Il mondo della recitazione è misterioso e particolarmente vario. Ci sono attori e attrici in grado di buttare (letteralmente) il loro talento su schermo con interpretazioni folli e sopra le righe. Altri invece, riescono a parlare con le espressioni, i movimenti o più semplicemente con gli occhi. Parlare con gli occhi è quello che un grande attore/attrice deve essere in grado di fare. Trasmettere l’essenza di un personaggio, farci dimenticare totalmente il lavoro che c’è alle spalle.
Molto spesso gli Academy non sono in grado di capire le potenzialità di un lavoro recitativo, premiando solo coloro che sono in grado di portare su schermo perfomance più mainstream. Il New York Times ha cercato di compensare a questa grave mancanza, pubblicando un articolo che riassume in sè la grandezza (non riconosciuta) del cinema degli ultimi anni. Critici, registi, attori hanno collaborato alla stesura di una lista dei 25 più grandi attori/attrici del 21esimo secolo.
25. Gael Garcìa Bernal
Lo vediamo per la prima volta al cinema nel 2000 nel thriller di Alejandro González Iñárritu Amores Perros. La sua presenza in grado di sfondare lo schermo non in maniera rumorosa ma timida e quasi impacciata. Lo ritroviamo nel road movie del 2001 Y Tu Mamá También di Alfonso Cuaròn. Il film, distribuito anche negli Stati Uniti, fu in grado di lanciare lui e un giovanissimo Diego Luna nell’ olimpo del cinema mondiale. Un attore dalla recitazione muscolare, ma che stesso tempo risulta essere incredibilmente profondo e riflessivo. Capace di essere fisico, ma allo stesso tempo tenero nella sua sensibilità.
24.Sônia Braga
Poco conosciuta in Italia, la Braga può essere definita quasi come la Sophia Loren brasiliana. Attrice affascinante, contagiosa nel suo immenso talento, riesce a portare su schermo emozioni sempre diverse, in maniera sempre nuova e mai banale. Un’ attrice in grado di raccontare con il suo lavoro, la grandezza del cinema brasiliano e l’ internazionalità della nuova Hollywood. Sônia Braga è la rappresentazione impietosa della grazia, dell’eleganza e della bellezza di un’ attrice della vecchia scuola, in grado di trasmettere sensazioni che non passano mai di moda.
23. Mahershala Ali
Mahershala Ali è uno degli attori più talentuosi di questa generazione e su questo non ci piove. Due premi Oscar vinti nel giro di tre anni, una capacità di scivolare da un personaggio all’altro invidiabile. Le sue struggenti interpretazioni in Green Book e Moonlight, sono forse, tra le più grandi degli ultimi anni. Ma qual è il suo più grande pregio? La semplicità. Qualsiasi personaggio impersoni Ali sembra lo stia facendo con una facilità disarmante. Un’ immagine di innata virilità che si scontra con la dolcezza dei suoi occhi che sembra siano in grado di trasmettere quasi di più del suo modo di recitare. Paura, debolezza, gioia, disperazione tramite un espressione, Ali è capace di cambiare, per sempre il destino di un personaggio.
22. Melissa McCarthy
Essere un’attrice comica, nel 21esimo secolo non è semplice. Soprattutto dimostrare che hai sul serio talento. Melissa McCarthy, soprattutto negli ultimi anni sembra ci stia riuscendo alla grande. Con la sua recitazione immersiva, stravagante (ma mai esagerata) riesce a passare dal comico demenziale al drammatico con una facilità disarmante. Dal divertente Spy all’ intelligentissimo Copia originale, la McCarthy non passa mai inosservata grazie al suo enorme talento e alla suo essere camaleontica. La sua grandezza è proprio nell’essere unica nel suo genere. Nel suo modo di recitare o più semplicemente nel suo modo di porsi davanti ad una telecamera.
21. Catherine Deneuve
Se si parla del cinema francese è impossibile non parlare della grande Catherine Deneuve. Rappresenta, da anni, un tipo di donna elegante, sofferente ma in grado di camminare sempre a testa alta. Sia che interpreti una normalissima moglie, una coraggiosa donna iraniana o una proprietaria di uno sfortunato Bistroit, la Deneuve porta con sè tutta la grandezza e profondità della sua recitazione. Polanski, Monicelli, Von Trier, Ozon sono un esempio dei registi rimasti folgorati dall’elegante e altera recitazione di questa magnifica attrice e diva francese del Novecento.
20. Rob Morgan
Il ruolo del caratterista è sempre stato molto snobbato nel cinema. Si tende a non dargli importanza, nonostante sia la chiave di volta per la riuscita di un ottimo film. E’ prigioniero nel braccio della morte ne Il diritto di Opporsi, è padre silenzioso, è sempre una figura nell’ ombra che con poche battute e tante espressioni ha la capacità di raccontare una storia che nessuno ha il coraggio di narrare.
19. Wes Studi
Ai registi piace usare il viso di Wes Studi per racchiudere tutte le sofferenze vissute dai nativi. Volto spigoloso, espressione di chi nella vita ha dovuto combattere, Studi è in grado di mantenere in ogni sua performance una dignità ed una regalità rara. Una maschera di sofferenza che comunque cerca in tutti i modi di mantenere compostezza e rigidità. Definito dal New York Times, come il maestro dell’ opacità espressiva, Studi è in grado di indossare una maschera diversa in ogni sua performance. Ancora più impressionante però è la sua capacità di mostrarti sempre, cosa c’è al di sotto.
18. Willem Dafoe
Assurdo che con una carriera di questo tipo alle spalle, Dafoe non abbia ancora vinto la tanto ambita statuetta. Lo conosciamo tutti ormai no? Attore capace di essere credibile sia nel cinema d’autore che in quello mainstream è il simbolo di un modo di fare cinema che quasi non esiste più. Con il suo volto lui ci gioca, muta forma, muta carattere, si abbandona alla follia pura come vediamo nel piccolo capolavoro The Lighthouse di Robert Eggers. Con il viso, con la voce, con il corpo, lui ci fa tutto quello che vuole. Generoso con il pubblico, generoso con l’arte, ma soprattutto generoso con se stesso e con il suo immenso (e non ancora riconosciuto) talento.
17. Alfree Woodard
La regalità che trasmette questa grande attrice è unica. Relegata, quasi sempre, a ruoli minori rimane comunque una presenza difficilmente dimenticabile. Con la sua espressione algida e recitazione sofisticata si rende regale e reale al pubblico. I due film in cui le è stato dato più spazio sono sicuramente 12 anni schiavo e Clemency. In entrambe le pellicole la giustizia è centrale e lei riesce ad incarnarla in maniera fenomenale.
16. Kim Min-hee
Attrice sudcoreana letteralmente sconosciuta in Italia, ha raggiunto il successo grazie alla sua grande collaborazione con il regista Hong Sang-soo cominciata per il film Right Now, Wrong Then. La pellicola, arrivata nelle sale americane del 2016, ha mostrato al pubblico americano l’espressività recitativa di questa giovane ex modella. Il lavoro con Hong Sang-soo è andato avanti per ben quattro film, con un’esaltazione costante della sua espressività fine ed elegante.
15. Michael B. Jordan
Eletto da pochi giorni ‘Uomo più sexy del mondo’ dalla rivista People, Michael B. Jordan è uno di quei talenti scoppiati all’ improvviso senza un motivo ben preciso. Film d’autore, mainstream, blockbuster, è capace di fare tutto con una naturalezza disarmante. Riesce a far empatizzare il pubblico con il proprio personaggio senza risultare forzato o fuori luogo. Partito dalla tv, la sua scalata al successo è stata veloce grazie allo slancio mediatico dato da (ottime) pellicole da grande pubblico. Creed e Black Panther sono stati il trampolino di lancio per quello che sicuramente sarà uno degli attori più interessanti e da seguire con più attenzione del nuovo decennio.
14. Oscar Isaac
Siamo davanti, anche in questo caso ad un attore che recita con gli occhi. Occhi che trasmettono, nella maggior parte dei suoi ruoli, un’ infinita tristezza. Tristezza di personaggi che perdono lo slancio alla vita, proprio come l’arrendevole Davis interpretato da Isaac nel bellissimo A Proposito di Davis dei Fratelli Coen. Occhi che parlano, in grado di trasmettere sensazioni nuove, anche attraverso cambiamenti minimi: follia (Ex-Machina), angoscia (1981: Indagine a New York), forza di volontà (Show Me a Hero). Oscar Isaac gioca continuamente con la macchina da presa come se fosse la sua più cara amica. In ogni pellicola, sembra interpreti semplicemente se stesso.
13. Tilda Swinton
Il volto alieno. Tilda Swinton è la rappresentazione di quella bellezza impossibile sia dal punto di vista della recitazione che estetico. Impalpabile, sembra quasi un sogno nel suo tono di voce soffiato, le sue movenze melliflue e la naturalezza che solo le grandi attrici sanno avere. Musa di innumerevoli registi, la Swinton nella sua carriera ha giocato sulla sua bellezza aliena interpretando personaggi sempre diversi e sempre più sfaccettati. Un’ attrice che con la sua espressività vocale e gli occhi da un colore quasi innaturale buca lo schermo. L’abbiamo vista nei panni della strega, dell’alieno, di una rockstar senza voce, di una romantica vampira. Ma è sempre lei, la Tilda dai centomila volti.
12. Joaquin Phoenix
Vincitore del premio Oscar per il suo magnifico Joker, Phoenix è in questo momento il volto del cinema americano. Intenso, vivido, fuori dalle righe, riesce a portare allo stremo qualsiasi ruolo ma con una naturalezza invidiabile. Gioca con la macchina da presa con impressionante capacità ed è in grado di calarsi totalmente nel personaggio sotto ogni punto di vista. Quando si guarda una sua performance sembra si entri in un mondo alternativo. La sua maggiore capacità è quella di trasmettere la sua essenza, la sua interiorità senza neanche aprir bocca. Con un movimento, uno sguardo o una semplice intenzione Phoenix è capace di metter su una interpretazione da premio Oscar, capace di attirare milioni di persone in sala.
11. Julianne Moore
Julianne Moore è la rappresentazione di un tumulto interiore. Ogni suo ruolo, in modo sempre diverso, sembra esplorare la sua interiorità, svelandoci un lato sempre nuovo e sempre inedito di questa immensa attrice. Interprete poliedrica, è capace di rappresentare su schermo l’ infelicità e l’angoscia umana come poche attrici sono state in grado di fare. Un pianto silenzioso, un paio di occhi lucidi. Con la sua bellezza regale ed elegante Julianne Moore non è mai sciatta, sopra dalle righe, ma sempre composta nel suo immenso e non compreso dolore. Una madre, una casalinga infelice, un boss criminale (nella divertentissima interpretazione ne Il Cerchio D’Oro) la Moore si mette sempre in gioco, con una maestria impressionante.
10. Saoirse Ronan
Rappresentazione della new generation dei giovani attori la Ronan (insieme a Chalamet) è il meglio che il mercato della recitazione ha da offrirci. Esplosa nel 2007 grazie ad una magnifica interpretazione nel dramma Espiazione è diventata attrice di punta della regista Greta Gerwig e unica in grado di impersonale in modo veritiero l’ incertezza giovanile. Già da piccolissima mostra la sua capacità di saper padroneggiare perfettamente il suo rapporto con la telecamere. Inquietante per la sua precisione, Saoirse Ronan, nonostante una recitazione in certi momenti troppo algida, crea empatia con il pubblico che rimane affascinato dalla sua unicità e dalla sua capacità comunicativa.
9. Viola Davis
Forse una delle migliori attrici viventi, sia sul grande che in TV. Sfonda lo schermo con un’ intensità recitativa senza precedenti. Sia nei suoi lavori al cinema che sul piccolo schermo è capace di empatizzare immediatamente con il pubblico che comprende la sofferenza dei suoi personaggi in maniera immediata. Una donna forte, coraggiosa che interpreta a sua volta donne forti e coraggiose. La sua magnifica interpretazione in Barriere è stata premiata con l’Oscar, mentre il suo lavoro sul personaggio di Annalise Keating nel legal drama televisivo Le Regole del Delitto perfetto rimane uno dei migliori mai fatti in TV. Immensa e pienamente consapevole della sua bravura.
8. Zhao Tao
Fin dal 2000, l’attrice cinese e il regista Jia Zhangke hanno realizzato insieme progetti di qualsiasi tipo. Lungometraggi, corti, serie tv e anche opere che non hanno voglia di essere categorizzate in questi sterili limiti. Sembra impossibile immaginare la produzione cinematografica di Zhangke senza il volto etereo e segnato della Tao. Lei, sua moglie, non nonchè la sua musa, è capace di portare su schermo tutta l’essenza delle sue opere in maniera naturale e attraverso un simbolismo che solo lei è in grado di trasmettere.
7. Toni Servillo
Un pò di Italia anche in una classifica così internazionale. Noi italiani Toni Servillo lo conosciamo bene. Con 4 David di Donatello all’attivo, è a mani basse uno dei migliori attori italiani in circolazione non solo a livello nazionale. La sua lunga collaborazione con Sorrentino lo ha portato ad interpretare ruoli sempre diversi, ma con una stanchezza di vivere di fondo, che sembra inseguirlo in ogni sua opera. Dal celeberrimo Jep Gambardella in La Grande Bellezza, passando per Andreotti ne Il Divo, fino a Berlusconi in Loro, Toni Servillo è il volto indiscusso della capacità del cinema italiano di essere multiforme e sempre in movimento. Un volto, una figura che cambia, si muta e si trasforma in funzione del personaggio, creando una seconda pelle.
6. Song Kang Ho
A volte dimentichiamo che le grandi collaborazioni non esistono solo nel cinema hollywoodiano. Song Kang Ho arriva all’attenzione del grande pubblico nel 2020 con l’arrivo nelle sale di tutto il mondo del fenomeno cinematografico dell’anno ‘Parasite‘. Qui porta sullo schermo una delle più incredibili ed inquietanti interpretazioni dell’anno, quella di un patriarca impoverito e con poche aspettative. Attore simbolo del cinema di Bong Joon Ho è l’ unico a saper riportare a pieno le idee cinematografiche del grande cineasta sudcoreano.
5. Nicole Kidman
La prima cosa che ci viene in mente pensando a lei è il suo essere irrimediabilmente una diva. Ma non nel senso brutto del termine. Una diva del cinema di altri tempi, che tutti i registi cercavano di accaparrarsi pur di averla per qualche secondo in un loro film. Nonostante negli anni 90 avesse già affermato tutto il suo talento, la Kidman mostra la sua capacità di saper fare di più grazie alle indimenticabili interpretazioni in The Hours e Moulin Rougue. La sua recitazione distrugge ogni sicurezza mettendo lo spettatore davanti alle sue paure. Mostra insicurezza, follia, amore, paura con una facilità disarmante. Il corpo cambia insieme al viso in una trasformazione totale che solo le grandi attrici sanno avere.
4. Keanu Reeves
Sembra impossibile trovare un attore come Keanu Reeves così in alto vero? In realtà non lo è più di tanto. Nonostante scelte non particolarmente felici, Reeves è stato in grado, negli ultimi anni di portare su schermo personaggi di rara credibilità. Il suo John Wick è uno degli eroi action più apprezzati degli ultimi anni, per non parlare del ruolo di Neo che riprenderà il prossimo anno nel quarto capitolo di Matrix. Un attore che, alla sua caratteristica innocenza, ha aggiunto una nuova consapevolezza e un tocco di tristezza che approfondisce sempre di più i ruoli da lui interpretati.
3. Daniel Day Lewis
Daniel Day Lewis è uno degli attori più venerati e amati di sempre. Circondato da sempre da un’ aura di mistero è riuscito, con gli anni, a costruire con cura una filmografia fatta di grandi film, di grandi registi e di immense interpretazioni. Con tre premi Oscar all’attivo è uno dei pochi ad esser stato premiato per ben 3 volte con la statuetta al miglior attore. La sua recitazione non ha punti di riferimento. E’ immersiva, totale e basata su una profonda consapevolezza delle proprie capacità, sfociando quasi nella follia. Le sue interpretazioni fatte di realismo e sofferenza sono, al 90% delle volte, la chiave di lettura dell’ intero film. Occhi tristi, angosciati, in grado di comunicare più di qualsiasi dialogo. Daniel Day Lewis è esibizionismo, genio e sregolatezza.
2. Isabelle Huppert
Ipnotizzante, magnetica, anche lei, in qualche modo, esibizionista. Isabelle Huppert ha ricoperto nel corso della sua carriera un impressionante numero di ruoli diversi. La sua capacità di passare senza il minimo sforzo dalle lacrime a un folle sorriso, passando per le urla, l’hanno resa una delle attrici più apprezzate e richieste dal cinema europeo. Un’operosità può essere tradotta più che in una voglia di popolarità in una fame di arricchire il proprio bagaglio. La sua recitazione si basa sul rubare particolari, momenti elementi con l’ obiettivo di rendere l’ insieme unico ed inimitabile.
1. Denzel Washington
Denzel Washington è oltre ogni categoria. Un mostro del grande schermo in grado di muoversi davanti la macchina da presa come pochi sono stati in grado di fare. Cattura l’attenzione non solo attraverso il suo immenso talento ma grazie ad una fisicità. Washington è il simbolo dell’ attore in grado di recitare senza strafare. La semplicità e la generosità con cui è in grado di donare il proprio lavoro al pubblico lo rende uno dei più grandi professionisti del mestiere. Per essere un buon attore, prima di saper recitare devi essere generoso. Quella generosità che a Denzel Washington non è mai mancata. Fa sembrare il suo lavoro facile, senza superare limiti imposti, sia come attore che come regista. E’ un talento naturale, che solo lui è in grado di avere.