ATMAEN: disponibile in digitale il nuovo album “CANTO SAGRADO” dal quale è estratto il singolo “GOCCIA GOCCIA”. Andiamo a saperne di più anche attraverso un’intervista scritta che riportiamo nei paragrafi successivi.
Atmaen, uscito il nuovo album “Canto Sagrado” col singolo “Goccia goccia”
Dal 15 marzo 2024 è disponibile sulle piattaforme di streaming digitale “CANTO SAGRADO”, il nuovo album di Atmaen dal quale è estratto il singolo “Goccia goccia”.
Cosa rappresenta il singolo “Goccia goccia” di Atmaen?
“Goccia goccia” è un brano in cui si racconta di una sciamana dei boschi che vive in profonda connessione con gli elementi della natura. Percepisce il respiro della foresta, ascolta i racconti delle rocce, conosce la storia di ogni albero e di ogni animale. In questo canto si rivolge alla pioggia, alle sue gocce che racchiudono memorie, all’acqua che dona la vita. Il temporale è in arrivo e la sciamana chiede alla pioggia di curare le ferite che l’uomo ha causato tanto a sé stesso, quanto a Madre Terra.
“Il videoclip di “Goccia goccia” di Atmaen
“Il videoclip di “Goccia goccia” è caratterizzato dai colori, dalla luce e dalla vita vibranti nel cuore della foresta, visti con gli occhi della sciamana dei boschi. Camminiamo con lei a passo lento lungo i sentieri, in un silenzioso dialogo con gli alberi, mentre nel cielo d’autunno si addensano nuvole di pioggia. Si leva il suo canto alla pioggia, una preghiera di guarigione per gli uomini e per Madre Terra.
Per guardare il videoclip su YouYube: https://www.youtube.com/watch?v=D955ZTy8rho
L’intervista
Realizziamo un’intervista scritta con l’artista Atmaen -che ringraziamo molto per la disponibilità, il garbo e la gentilezza e che si racconta- in occasione dell’uscita in digitale il nuovo album “CANTO SAGRADO” dal quale è estratto il singolo “GOCCIA GOCCIA”.
Domanda n.1
Donatella: “L’uomo è ferito e la natura è pronta a curalo. Che rapporto ha Valentina con la natura?”.
Atmaen: “Ogni ambiente naturale è per me un vero luogo di guarigione interiore, un luogo in cui corpo e spirito riescono a rigenerarsi profondamente. Che io sia cospetto degli alberi o immersa nel vento sulla riva del mare percepisco una trasformazione delle mie emozioni e dei miei pensieri. Trovo centratura, connessione con la mia interiorità, forza, serenità, chiarezza mentale. Tutto ciò si traduce poi in un miglioramento del benessere fisico. Ricerco quindi molto spesso il contatto con la natura, anche quando si tratta di un semplice parco cittadino. La mia permanenza in questi luoghi è sempre caratterizzato da grande rispetto e dalla volontà di non generare “tracce umane” quali, ad esempio, rifiuti, rumori e tutti quegli elementi che spesso indicano il passaggio di persone all’interno di ambienti naturali”.
Domanda n.2
Donatella: “Il videoclip di ‘Goccia goccia’ è ‘una preghiera di guarigione per gli uomini e per Madre Terra’, infatti troviamo questi versi ‘…Goccia goccia nuvole di pioggia Lava la ferita, acqua della vita”. Il potere dell’acqua e il potere della musica, come si conciliano?”.
Atmaen: “Il brano ‘Goccia goccia’ nasce dalla consapevolezza che l’uomo moderno si sta sempre più allontanando e disconnettendo dalla natura. Non solo in senso pratico (ad esempio con lo spostamento in massa verso le città), ma anche da un punto di vista interiore. Si stanno infatti perdendo il senso di appartenenza al pianeta Terra e la connessione alle altre creature che lo abitano (animali e vegetali).
Tutto ciò ha causato profonde ferite tanto nel nostro corpo (basti pensare al ruolo dell’inquinamento sulla nostra salute), quanto nella nostra anima poiché ci sentiamo spesso soli, alienati, privi di radici e incapaci di percepire noi stessi come parte di qualcosa di molto più grande e ricco di bellezza e di senso.
Contemporaneamente, tali comportamenti hanno creato anche danni e ferite al nostro pianeta. Ecco quindi che, nel brano Goccia goccia, la sciamana dei boschi invoca il potere purificatore dell’acqua affinchè lavi e curi queste ferite. L’acqua e il canto (o il suono) sono strumenti pratici, ancora prima che simboli, utilizzati dal genere umano fin dai tempi ancestrali per curare l’anima e il corpo. Sciamani, druidi, sacerdoti, uomini di medicina delle più diverse aree del mondo nel corso dei millenni hanno cantato, suonato e utilizzato l’acqua per compiere riti di guarigione, iniziazioni, cerimonie a carattere sociale. Trovo quindi una grande affinità tra questi elementi, peraltro ancora centrali nelle pratiche spirituali di molte fedi contemporanee”.
Domanda n.3
Donatella: “Nel finale del brano troviamo: ‘Goccia goccia nuvole di pioggia Canta la mia storia, goccia di memoria’. Quanto sono importanti le radici per Lei e per il Suo lavoro di cantante e musicista?”.
Atmaen: “Mi piace andare molto indietro nel tempo, alla ricerca di quelle forme espressive primordiali che i nostri antenati iniziarono a sperimentare già agli albori della storia umana. Ecco quindi la voce, primo e più immediato strumento di comunicazione. E poi il battito del tamburo, inizialmente forse nato percuotendo una pietra o un pezzo di legno.
Trovo essenziale recuperare la connessione a queste radici ancestrali che ci ricordano veramente da dove veniamo. Questa è anche la base su cui si sviluppa il mio percorso di ricercatrice, musicista e ascoltatrice. Partire da un principio così semplice e originario mi permette di mantenere uno sguardo molto ampio e di apprezzare molteplici espressioni musicali, anche molto diverse tra loro. Amo quindi tutta la musica etnica e tradizionale poiché in essa sento la storia, il viaggio di una cultura, l’autenticità dei suoi colori. E resto affascinata dalle voci e dagli stili di canto tipici delle diverse tradizioni musicali”.
Domanda n.4
Donatella: “Ho letto che ha all’attivo sei album con le etichette Dragonheart Records e Standing Stone Records, che spaziano dal rock all’ambient elettro-acustico e alla world music. Come si è avvicinata alla musica e in che modo attua la Sua ricerca sul canto sacro, rituale e sciamanico?”.
Atmaen: “Amo la musica da che ho memoria. Ho sempre cantato fin da piccola, inizialmente seguendo il mio istinto, fino a quando ho iniziato a prendere lezioni di chitarra, basso elettrico e canto a partire dalla pre-adolescenza.
Sono sempre stata anche un’avida ascoltatrice, spaziando tra generi e stili molto diversi tra loro. L’incontro con la musica folk irlandese e scozzese ha orientato i miei ascolti nella direzione della musica tradizionale in generale, indipendentemente dall’area geografica di provenienza.
Da lì è partita la mia ricerca, inizialmente resa possibile dal vasto e prezioso catalogo di OCORA Radio France, storica etichetta discografica che ha saputo raccogliere la musica tradizionale più autentica di innumerevoli culture e popolazioni.
Parallelamente sono sempre stata affascinata dal canto sacro e rituale nelle sue più diverse forme, sia esso il gregoriano, l’ars antica, i mantra della tradizione induista, il canto delle preghiere dell’Islam, il kargyraa dei monaci buddisti, i canti cerimoniali dei Nativi americani. Ho potuto ascoltare molti di questi canti dal vivo, realizzati da persone fortemente connesse alla cultura di origine e ne ho sempre percepito la grande forza spirituale. La mia ricerca si sviluppa quindi su più binari: da un lato l’aspetto “etnomusicologico”, attraverso lo studio e l’ascolto di fonti storiche e di rappresentanti contemporanei delle diverse tradizioni.
Contemporaneamente mi dedico all’aspetto olistico del suono e del canto. Sono infatti un’operatrice di Discipline Bio Naturali specializzata in tecniche suono-vibrazionali, con studi multidisciplinari sempre in corso e vasta esperienza sul campo. Canto e suono, come dicevamo in precedenza, vengono infatti considerati da tempo immemore come elementi capaci di produrre effetti molto profondi in chi li produce e in chi li riceve”.
Biografia
Da oltre vent’anni Valentina canta, compone musica e studia la voce da punti di vista differenti.
Si è formata in canto classico e moderno, musica antica, canto gregoriano, canto tradizionale irlandese e canto armonico. Suona inoltre il tamburo a cornice. Insegna canto moderno da molti anni ed è una docente certificata VoiceToTeach®.
E’ un’operatrice olistica ufficialmente inserita nel Registro dei professionisti in discipline bio naturali di Regione Lombardia, con specializzazione in Tecniche sonoro-vibrazionali olistiche. Utilizza quindi le campane tibetane, i gong, i tamburi e la voce come strumenti di crescita personale e per il miglioramento dello stato di benessere psico-fisico.
Da anni svolge ricerca sul canto sacro, rituale e sciamanico.
Nel corso degli anni ha inciso e pubblicato sei album con le etichette Dragonheart Records e Standing Stone Records, spaziando dal rock all’ambient elettro-acustico e alla world music.
Ha cantato dal vivo in alcuni dei più noti festival italiani e internazionali tra cui il Triskell Celtic Festival di Trieste, il Festival dell’Oriente di Milano e il Wave Gotik Treffen di Lipsia (Germania).
“Canto sagrado” è il nuovo album di Atmaen disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 15 marzo 2024 dal quale è estratto il singolo “Goccia a goccia”.
Instagram Atmaen | Instagram Valentina Buroni
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