Arancia Meccanica: Scheda e trama del film

Arancia Meccanica, un film controverso e "alucinogeno", in poche parole un capolavoro

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arancia meccanica

Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), con i suoi Drughi, è un film del 1971, è visionario, violento che non lasica nulla all’imaginazione. Quando 38 anni fa uscì la pellicola, i critici ed il pubblico si divisero in due fazione, quelli totalmente entusiasti per il taglio visionario ed altri diametralmente opposti.

arancia meccanica . i Drughi
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Arancia Meccanica: Trama del Film

La storia narra le vicende di un giovane inglese, Alexander DeLarge detto Alex, e dei suoi amici Pete, Georgie e Dim, i quali formano un gruppo conosciuto come i Drughi.
Alex è un sociopatico, eccentrico dedito alla violenza, al sesso, furti ed al sesso violento e promiscuo.

I quattro “teppistelli” dedicano il loro tempo libero a seminare il panico e violenza fra i sobborghi londinesi. Il loro ritrovo è il Korova Milk Bar dove i giovani usuano consumare la bevanda must del locale, il latte più, una miscela di latte rinforzato con mescalina ed altre sostanze stupefacenti.

Le malefatte dei Drughi avvengono dal calar della notte, tra cui aggrediscono, a calci e bastonate, un senzatetto alcolizzato, affrontano una band rivale per poi arrivare al “gioco” preferito da Alex, quella che lui definisce “Visita a Sorpresa“. Bussano alla porta di una casa scelta casualmente, la villa dell’illustre scrittore Frank Alexander, fingono di aver avuto un incidente quindi chiedono aiuto ai padroni di casa.

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Il ponte dove è stato malmenato il senzatetto

Abbassate le difese Alexander e la moglie lasciano entrare i quattro ragazzi che si riveleranno violenti all’inverosimile, stuprando la donna e picchiando selvaggiamente l’uomo.
Orgogliosi e soddisfatti delle azioni compiute, i Drughi, vanno a farsi una “dose” di lattepiù.

Ma non è sempre tutto oro ciò che luccica, ed è così che iniziano le prime avvisaglie di ribellione da parte dei componenti della banda verso Alex.
Una sera al Korova Milk Bar, una donna improvvisa l’Inno alla Gioia di Schiller composto da Beethoven (artista amtissimo da Alex il Drugo che lui stesso chiama affettuosamente Ludovico Van). Mentre Alex è in estasi per l’esibizione, Dim osa sbeffeggiare la cantante ma il capo indignato e furioso lo colpisce con il suo bastone.

Dim non è felice dell’azione di Alex. così gli propone una sfida che di certo non lo intimorisce, anzi gli propone una sfida con i coltelli. Dim rendendosi conto della situazione lascia correre, e così tutti e 4 i Drughi se ne tornano a casa.
Alex, sulle note della Nona sinfonia di Beethoven si addormenta. Il giorno dopo si sveglia, le scorribande notturne gli hanno creato un forte ml di testa che gli impedisce di recarsi a scuola. Ma il giovane ben presto scoprirà che i suoi genitori (che per pigrizia o per evitare la verità, non hanno mai chiesto nulla a riguardo delle serate del figlio anzi le hanno accettate passivamente) hanno un ospite in casa, l’ispettore giudiziario minorile che tiene sotto controllo il giovane Alex.

DeLarge svolge come solito fare la sua giornata, finchè arriva l’ora di uscire con i Drughi, ma qualcosa è cambiato.
Dim è sarcastico, fin troppo, Georgie blocca Alex lo avverte: Primo, non sfottere più Dim, la seconda è una rimostranza in quanto il bottino dei furti va ripartito in parti uguali. Ad Alex non va proprio giù che Georgie sia il nuovo capo spalleggiato da Dim, e mentre stanno camminando intorno ad un lago, Alex, ispirato dall’ouverture della Gazza ladra (celebre pezzo di Rossini) in sottofondo, assale selvaggiamente i due e li getta in acqua, ferendo Dim a una mano.

Dopo la rissa, il gruppo si ritrova in un pub, dove Alex ribadisce la sua leadership. Ma qualcosa in realtà stanno covando gli altri componenti della banda, durante una “Visita a sorpresa” fanno in modo di avvertire la polizia e di lasciare Alex in balia dei poliziotti che lo picchieranno e arresteranno, incarcerandolo per 14 anni mentre gli altri tre scapperanno.

Alex, in carcere, si sente come una preda tra i predatori, tra uomini violenti e perversi quanto e più di lui. Decide così di mantenere una buona condotta, guadagnandosi le simpatie del cappellano e imparando a memoria versi della Bibbia, naturalmente prediligendo le parti che gli richiamano episodi di violenza, che evidentemente gli mancano.
Durante la sua prigionia qualcosa accade, sale al potere un nuovo governo che mette in atto un progetto per la rieducazione dei giovani: il trattamento Ludovico.
Alex non può lasciarsi sfuggire questa occasione e fa in modo di essere scelto.

Alex viene trasferito in un centro medico dove incomincia la cura, la quale consiste nella somministrazione di farmaci unita alla visione di lungometraggi dove sono contenute scene di violenza. Le scene di violenza iniziano a provocare in lui delle sensazioni di dolore e di nausea, fino a coinvolgere, oltre alle immagini di violenza e di sesso, anche la musica di sottofondo della proiezione che, durante la visione di un documentario su Hitler, è la nona Sinfonia di Beethoven.

Trattamento Ludovico

Gli effetti del trattamento sono efficaci fin da subito, non appena torna a casa Alex scopre che la sua stanza è stata affittata ad un giovane il quale si mostra ostile verso di lui, e quando Alex sente l’impulso di picchiarlo subito accusa nausea e conati. Allora decide di scappare di casa, incontra il barbone che picchiò, questi decide allora di vendicarsi, ed alex non può difendersi per via degli effetti del trattamento. Inoltre scopre che i suoi ex amici sono diventati dei poliziotti, che si vendicheranno di tutto.

Ferito e dolorante chiede aiuto ad una casa li intorno, ma il destino vuole che quella è l’abitazione dello scrittore Frank Alexander, ora invalido e vedovo. La morte della moglie è stata causata dallo shock che la donna ha subito durante lo stupro. In un primo momento lo scrittore non riconosce Alex, per via del travestimento che portava all’epoca dell’aggressione, ma come una vittima del trattamento Ludovico. Gli promette di aiutarlo, quindi gli prepara un bagno caldo e convoca a casa sua altri oppositori politici allo scopo di screditare il governo e la sua terapia.

Ma mentre Alex è immerso nella vasca da bagno che pian piano si sta riprendendo, inizia a fischiettare un motivetto, Singin’ in the rain. E’ lo stesso che canticchiava quando con i Drughi aggredì lo scrittore e consorte.

La sua vendetta sta per consumarsi, lo chiude in una stanza e gli fa ascoltare ad alto volume la nona Sinfonia di Beethoven, provocandogli un dolore straziante. Alex si convince a cercare nella morte la liberazione dalla sua sofferenza e si getta dalla finestra.

Resta in coma per molto tempo, quando si sveglia vede i suoi genitori che respinge come loro hanno fatto con lui, e scopre una novità, il trattamento Ludovico è andato in fumo, non ha più reazioni di disgusto e malori.

scena finale dove mostra quello è dentro la testa di Alex dopo il coma.

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