La musica di Andrea ha i mille colori di un giardino in cui esplode la primavera. La sua “Magnitudo (ballad)” è l’affresco di una generazione che ha voglia di libertà individuale e collettiva.
Oltre che cantautore, mi dicono, sei un grande appassionato d’arte e di spettacolo.
“Mi piace inserire nella musica ogni lato di me, come la passione per la pittura, per il cinema ma anche per la letteratura. Amo molto la letteratura, in particolare il suono delle parole e mi piace inserire nei miei testi parole che abbiano un certo suono. Così come mi piace inserire citazioni di film. Una cosa che faccio nei miei brani, poi, è parlare attraverso le immagini, ma in generale cerco di mescolare un po’ tutte le mie passioni e incorporarle nella musica che creo. Vorrei che le mie canzoni fossero una sorta di galleria d’arte, ecco”.
Bella l’immagine della galleria d’arte.
“Se leggi il testo di ‘Magnitudo’ ti risulterà molto più evidente il concetto. Il testo evoca una successione di immagini e, se chiudi gli occhi, ti pare quasi di vedere un film o di essere in una galleria d’arte. In questo senso è molto efficace”.
Ho letto che tra le tue fonti di ispirazione più luminose c’è Miley Cyrus.
[ride] “Qui stai toccando un tasto… È un argomento al quale tengo molto, perché a Miley Cyrus devo la persona che sono oggi. Certo, anche la mia famiglia e i miei amici mi hanno molto aiutato, ma Miley mi ha dato il coraggio di liberarmi e di essere me stesso. Mi ha anche ispirato nel cercare di dare un senso a tutto quel che facevo. Insomma, è una fonte di ispirazione sia musicalmente (soprattutto per come mescola i generi nelle sue canzoni), sia umanamente, per come tenta di rompere certe barriere e certi schemi sociali. Che poi è quello che cerco di fare io con la mia musica”.
Miley che, tra l’altro, ha pubblicato il suo “Attention: Miley live” il 1° aprile, giorno in cui è uscito il tuo singolo “Magnitudo”. Convincimi che è una coincidenza.
“In realtà si tratta proprio di una coincidenza. ‘Magnitudo’ doveva uscire l’8 aprile, ma io ho insistito perché uscisse il 1° aprile, perché non volevo passasse troppo tempo. Dopo due giorni sono lì che guardo il concerto in streaming di Miley Cirus, il Lollapalooza in Brasile, dove ha annunciato il suo ‘Attention: Miley live’. Quando ho sentito la data di rilascio dell’album mi sono detto: ’Ecco qua’, ma è una coincidenza. Coincidenza della quale sono stato felicissimo. Ho fatto doppia festa quel giorno”.
E veniamo alla già nominata “Magnitudo”. Le intenzioni del singolo sono racchiuse nel titolo.
“Il brano è frutto di anni e anni di consapevolezza accumulata. Ho voluto scrivere ‘Magnitudo’ per raccontare un po’ la mia storia. Per raccontare di quell’energia dirompente che ho trovato dentro di me e che mi ha aiutato a diventare quello che sono oggi. Un traguardo che ho raggiunto dopo aver rotto barriere e allontanato pregiudizi che, purtroppo, oggi la società ci impone. In questo senso, possiamo dire che ‘Magnitudo’ è il mio modo di festeggiare questa mia vittoria personale, il mio inno di libertà e rivoluzione. Alla fine ho deciso di fregarmene degli altri e seguire la mia voce, e spero che il messaggio della canzone arrivi a chi ha bisogno di fare lo stesso e lo aiuti a farlo”.
Un inno così sentito che hai deciso di farne una versione ballad.
“Pensavamo che ‘Magnitudo’ avesse una sua forza anche in una chiave di lettura più intima e la mia etichetta mi ha spronato a tirarla fuori dal cassetto nel quale l’avevo riposta. Ma io voglio fare le cose quando hanno un senso e in quel momento non sentivo la necessità di far uscire questa nuova versione. Le varie vicissitudini accadute nel mondo, mi riferisco ovviamente al conflitto in Ucraina, mi hanno fatto riflettere. La mia indole mi spinge ad aiutare gli altri quando ne ho le possibilità, così ho pensato: ‘L’unico mezzo che conosco è la musica’. E lì ho capito che era il momento di far uscire questo pezzo”.
La cover del singolo è una vera e propria opera d’arte. Di’ la verità, c’è dietro il tuo zampino.
“Assolutamente, ma devo dividere i meriti con Giulio Capasso, il bravissimo fotografo che mi ha immortalato. L’idea era quella di rappresentare visivamente i limiti di cui parlavamo prima e così mi sono fatto legare i polsi con questi nastri rossi. Poi Giulio mi ha detto: ‘Andrea, secondo me possiamo renderla ancora più potente’. Mi ha quindi piazzato su un cavalletto, che abbiamo coperto con questa sorta di vortice di fuoco che scende sino a terra. Ne è venuta fuori un’immagine potente, che mostra una persona nell’atto di liberarsi dalle catene che la società le ha imposto”.
Hai girato il video di “Magnitudo” nei Lead Recording Studios. Cosa hai provato mentre eri lì, in stanze e corridoi dove sono passati artisti del calibro di De Gregori, Brian May e tanti altri?
“È stato motivo di grandissimo orgoglio. Per me gli Studios sono il tempio della musica italiana e internazionale. Ci sono passati artisti come Beyoncè, Britney Spears, Renato Zero e pensa che, mentre lavoravo al video di ‘Magnitudo’, nello studio accanto al mio c’era Nicola Piovani, Premio Oscar de ‘La vita è bella’. È stato un momento importantissimo e io sono molto soddisfatto di questi piccoli-grandi passi che sto facendo”.
Hai dichiarato che attraverso la tua musica vuoi “dar voce e speranza ai più deboli e agli emarginati, aiutare […] chi ha bisogno di una mano per riprendere in mano il proprio essere”. Un obiettivo ambizioso. Se fossi cinico ti chiederei: credi davvero che la musica possa fare tutto questo?
“Assolutamente. Io dico sempre che la musica mi ha salvato dalle situazioni peggiori e ha reso più belle le situazioni piacevoli. La musica va oltre tutto e tutti, è qualcosa di inspiegabile. Attraverso la musica puoi dire cose che non riesci ad esprimere con un discorso. Un semplice testo in musica può generare delle forze, delle emozioni. Ecco, io credo che la musica faccia cose che altre forme d’arte non possono fare, e questo perché è un linguaggio universale. Un linguaggio che comunica senza schemi o regole sociali”.
Cosa si prospetta all’orizzonte dopo “Magnitudo”?
“Io sono uno di quelli che guarda cosa c’è dietro l’angolo e non va a sbirciare dietro la montagna, nel senso che vado avanti a piccoli passi. ‘Magnitudo’ è un progetto che resta a sé, però mai dire mai. Magari più avanti uscirà fuori un concept album che avrà come tema predominante proprio il tema di questo singolo. Per ora sto lavorando a cose nuove. Sono il tipo di persona che guarda avanti e non sta mai ferma”.