Alla Deriva – l’acqua è il nemico in un horror ricco di tensione

"Alla Deriva" è un misto tra horror e drammatico in cui la tensione la fa da padrone: l'elemento naturale che dà la vita rischia di strapparla via a tutti.

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“Alla Deriva” è un film horror/drammatico del 2006, prodotto in Germania in maniera del tutto indipendente, riprendendo l’idea di un film americano girato e pubblicato pochi anni prima, “Open Water”; il film è ufficialmente un sequel di tale lavoro, nonostante regista e cast siano diversi. Diretto da Hans Horn e sceneggiato da Richard Spieight Jr ed altri quattro sceneggiatori, il film include nel proprio cast Susan May Pratt, lo stesso Spieight, Niklaus Lange, Ali Hillis ed altri interpreti non particolarmente famosi. Nonostante sia ambientato nell’Oceano Pacifico, “Alla Deriva” è stato girato in acque maltesi.

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TRAMA: un gruppo di amici partono per una crociera di lusso, affittando una nave tutta per loro. Quando però tutti decidono di tuffarsi al largo dell’Oceano Pacifico, nessuno di loro si ricorda di buttare già la scala per risalire: a bordo della nave rimane soltanto la figlia neonata di due degli sfortunati naufraghi, troppo piccola per riparare all’errore. La barca è troppo alta e scivolosa per poter risalire a mani nude, e inizia a provarci perché sopraffatto dalla disperazione inizia a provocarsi ferite anche gravi: le possibilità che qualcuno si salvi sono davvero esigue.

VALUTAZIONE: Se nel precedente “Open Water” la tragica vicenda scaturiva da un fatto credibile (per un errore di conteggio, la nave andava via ed alcuni sub venivano lasciati in mare aperto), l’espediente narrativo trovato in “Alla Deriva” è talmente poco credibile da minare alle fondamenta di un film che, del resto, a quelle fondamenta non prova ad aggiungere niente. La sensazione di fine imminente, a cui non si può sfuggire, è sicuramente in grado di scatenare una forte tensione, ma il problema è che oltre a questo elemento davvero non c’è nient’altro: le dinamiche che si susseguono sono viste e riviste, e lo scarso budget di produzione impedisce di arricchire il lavoro con qualche effetto speciale ben fatto che in una situazione del genere poteva servire a movimentare un po’ le cose. Un film abbastanza buono su questa tematica era stato già fatto, e questa sorta di sequel travestito da remake non riesce ad aggiungere alcunché di cui si percepisse la benché minima necessità: vengono quindi riproposte cose già viste, in una versione sbiadita. Operazioni del genere possono avere senso di epoche lontane dalla realizzazione di un primo film, quando la presenza di nuove tecnologie e dinamiche cinematografiche può permettere nuove chiavi di lettura di un’opera, ma in questo caso si è semplicemente voluto cavalcare un raro esempio di film indipendente di grande successo per cercare di farne un altro. Peccato che i film indipendenti siano, per antonomasia, proprio quelli in cui l’assenza di originalità e qualità impediscono anche di incontrare un barlume di accoglienza positiva. Film assolutamente bocciato.

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Di seguito il trailer di “Alla Deriva”. Il film è visionabile in streaming su un’unica piattaforma: “Now TV”.

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