La aspettiamo per il suo debutto in autunno, ma possiamo godercela già in anteprima. Adelasia Lazzari, in arte ADELASIA, è una delle figure più promettenti della scena musicale corrente, una vera e propria figura d’avanguardia. Un po’ indie, un po’ elettronica, con un’anima pop nascosta tra le righe. Il suo singolo di ritorno si chiamerà Acqua, in attesa dell’album in uscita 2021 fissato per l’autunno di quest’anno. Distribuito da The Orchard, per l’etichetta Sbaglio Dischi, si presenta come un’altra riuscitissima aggiunta a un catalogo ridotto, ma già ricco. Adelasia non è una diva da classifica, ma una personalità del tutto indipendente, che crea musica ai suoi termini. Acqua rappresenta il suo secondo singolo dell’anno, a seguito di Controcorrente, quarto singolo in totale, e un’ottima introduzione al suo stile per i profani.
Acqua: Cosa Aspettarsi?
Descrivendo la composizione e il messaggio di Acqua, Adelasia mette in mostra un’ottima cultura. Lo paragona al modo con cui la poetessa argentina Alejandra Pizarnik parla del suo libro, La Contessa Sanguinaria, capolavoro ignorato del 1965. Così lo descrive: “Una lentezza esausta da goccia d’acqua che cade di tanto in tanto” – e queste stesse parole sono quelle utilizzate da Adelasia in relazione alla “sua” Acqua. Non un’acqua turbinosa, scossa da tempeste e onde, ma uno stallo lento, opprimente, che non sembra volersene andare. È stato proprio il libro della Pizarnik a ispirare Adelasia a lavorare alla traccia. Così la cantante ne descrive la genesi: “Leggendo questo estratto un giorno di fine estate mi è venuta voglia di scrivere. Ero appena tornata da un viaggio bellissimo ed ero invasa dalla malinconia e la voglia di rivivere sensazioni estive. Così ho scritto Acqua che è un racconto fotografico, la descrizione dei momenti di tranquillità in cui ti perdi nei pensieri e nei ricordi”. Un vero e proprio quadro pittorico, con immagini bucoliche che ricordano le più conosciute Corinne Bailey Rae e Lianne La Havas. “Volevo restituire in musica quel misto tra felicità e tristezza che ti avvolge pensando a bei momenti passati: sei triste che siano passati, ma sei felice di averli vissuti e sei consapevole che ne verranno altri altrettanto belli. Acqua”, dichiara poi, “è un ossimoro, un’allegra tristezza”.
Adelasia, verso l’album
È dunque l’atmosfera a farla da padrone nella traccia, un’opera costruita attorno alla voce sottile della sua cantante, ma senza essere ad essa vincolata. La sagacia compositiva di Adelasia e della sua squadra si nota soprattutto nella strumentazione, creativa e interessantissima. Come nell’utilizzo del metallofono, che simula astutamente il suono di delle gocce d’acqua che tintinnano su una superficie, e le sottili percussioni che risuonano in sottofondo come il rumore della pioggia oltre la finestra. Un inizio più che promettente per la giovane di origini lucchesi, che sin da bambina è abituata ad affidare alla musica le proprie sensazioni e i propri pensieri. Qualcosa in cui tutti noi fan della musica possiamo riconoscerci, musicisti o meno, e sentire nostro. Conviene scoprire il suo talento melanconico e bizzarro, aspettando la data in cui il suo primo album vedrà la luce. E nel frattempo, in attesa di quella data, passerà molta altra “acqua” sotto i ponti.