Il 31 dicembre del 1977 i Ramones si esibirono in un concerto passato alla storia. Nella location del Rainbow Theatre di Londra lo spettacolo dei “fast four” fu registrato e in seguito pubblicato come album nell’aprile del 1979. Quell’album è conosciuto come “It’s Alive”, primo disco dal vivo della band e considerato uno dei live più importanti della storia del rock al pari di altrettanti celebri nomi come il “Live After Death” degli Iron Maiden o il “Made in Japan” dei Deep Purple.
In 28 tracce condensate in poco meno di un’ora, i Ramones eseguono una sorta di greatest hits delle canzoni dei loro primi tre lavori, ovvero “Ramones” (1976), “Leave Home” e “Rocket to Russia”, entrambi del 1977. Alla batteria inoltre troviamo Tommy Ramone (vero nome Thomas Erdelyi), batterista originario della formazione che lasciò il gruppo nei primi mesi del 1978 per intraprendere la carriera di produttore, lasciando il posto a Marky Ramone (vero nome Marc Bell).
In un certo senso “It’s Alive” è la rappresentazione perfetta della prima parte della carriera dei Ramones, tripudio perfetto di tutte le qualità del quartetto qua esaltate al massimo: energia, velocità, disimpegno e tantissima melodia. Basta ascoltare brani come “Pinhead”, “Blitzkrieg Bop” o “Teenage Lobotomy” per accorgersi di come abbiano una marcia in più rispetto alle versioni in studio. Inoltre si tratta dell’unico live nella carriera dei Ramones che non viene introdotto e concluso con segmenti tratti dalla colonna sonora de “Il buono, il brutto e il cattivo” di Ennio Morricone, vero e proprio marchio di fabbrica della band newyorchese negli anni a venire.
Parte del video del concerto si trova nel cofanetto uscito nel 2007 “It’s Alive 1974-1996” , un doppio dvd contente più di una trentina di performance da diversi paesi del mondo, videoclip inediti, interviste e foto.