A Quiet Place – Un Posto Tranquillo | recensione film con Emily Blunt

"A Quiet Place - Un Posto Tranquillo" è uno dei film più particolari di questi ultimi anni. Ecco la nostra recensione di un'opera quasi completamente muta.

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“A Quiet Place” è un film horror diretto da John Kransiski (che ne è anche il protagonista) e sceneggiato dal regista insieme a Scott Beck e Bryan Woods. Il cast include pochi interpreti, per via della particolare natura dell’opera: oltre Kransiski abbiamo Emily Blunt, Millicent Simonds e Noah Lupe. Altri eventuali volti che appaiono lo fanno per durate davvero brevi, degni di una comparsa. La particolare idea alla base di questo film è stata successivamente ripresa da Netflix per “Bird Box”, film con Sandra Bullock in cui invece che della parola bisogna fare a meno del senso della vista.

TRAMA: In un futuro prossimo ma profondamente distopico vi sono delle creature enormi e cieche, ma anche affamate di carne umana e dotate di un udito sensibilissimo. Una famiglia ha appena perso un bambino piccolo per mano di queste creature e vive in un terrore costante ma motivato: non solo mamma e papà devono far fronte ad altri due figli da allevare in questa terribile situazione, ma lei sta anche per partorire ed è quasi impossibile riuscire a farlo senza attirare le bestie. Le possibilità sono due: affrontare i mostri e sconfiggerli o riuscire a costruire in tempo una stanza completamente insonorizzata.

Recensione di A Quiet Place – Un Posto Tranquillo

“A Quiet Place” è un film profondamente atipico, con una caratteristica che ha fra l’altro reso la sua distribuzione nei cinema italiani praticamente a costo zero: l’assenza di parti parlate, di voci narranti, di dialoghi. Gli attori devono dunque fare a meno delle loro voci e sono costretti a calarsi nei panni di personaggi tutt’altro che semplici attraverso il solo ausilio della loro gestualità, della loro mimica facciale, del loro carisma visivo. Allo stesso modo, lo spettatore deve fare a meno dei dialoghi e deve introdursi in un’atmosfera malata in cui ogni singolo rumore costituisce una fonte di pericolo ed incute giustamente una profonda paura: per tali ragioni si tratta di un film unico nel suo genere, di un’opera la cui visione garantisce un’esperienza davvero irripetibile. Vederlo al cinema, certamente, è stata un’altra cosa, ma anche in tv il film sarà sicuramente in grado di garantire un effetto simile.

La paura che l’opera incute non è di stampo classico, tant’è che alcuni hanno accusato il regista di aver imbastito qualcosa di troppo tecnologico e sofisticato. In realtà, il film si basa su due pilastri tanto semplice quanto terribile: il vivere costantemente sotto la minaccia di creature che non si sa nemmeno bene da dove siano spuntate fuori, il dover fare affidamento soltanto sui 5 sensi che recepiscono informazioni dall’esterno senza poter quasi comunicare all’altra persona quello che si ha dentro. Si tratta di situazioni forse innaturali, ma che tutti siamo in grado di comprendere quanto siano terribili, e che permettono dunque di costruire un tessuto narrativo solido, potente, efficace. La regia e la sceneggiatura seguono la vicenda in maniera relativamente vaga, non spiegano ciò che non si potrebbe spiegare in maniera coerente, ma in un film del genere questo non può non essere un pregio. Film promosso a pieni voti, da seguire con attenzione.

Come guardarlo

“A Quiet Place” va in onda oggi, 3 febbraio 2020, in prima visione su Italia 1. Il film è disponibile anche in streaming sulle piattaforme Rauken TV, Infinity, Chili, iTunes, Google Play, YouTube. Di seguito il trailer.

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