Cinema e casinò, un legame inscindibile

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Nel mondo del cinema si utilizzano etichette come film d’azione, film in costume, film biografico e simili per predisporre degli schemi entro i quali far ricadere i più diversi film. Tali categorie, in realtà, per la loro stessa natura generica non possono esaurire i possibili raggruppamenti cinematografici: per esempio, è raro che un’etichetta raccolga tutti i film che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con un casinò. Non una vera e propria mancanza, sia chiaro: dal momento che il casinò ha con il mondo del cinema un rapporto di enorme successo, si contano sia pellicole che gravitano attorno a esso sia altre che lo utilizzano come ambientazione per alcune scene. Sebbene non si possa forse parlare di un genere di film sul casinò, tuttavia, bisogna comunque riconoscere che questo compaia nei più diversi contesti cinematografici: protagonista nelle più diverse circostanze, il cinema ha spesso confidato nel tavolo verde.  

Inevitabile pensare a un’occasione nella quali il casinò è protagonista, come sottolinea già il titolo della pellicola: si parla ovviamente di Casinò, capolavoro del 1995 di Martin Scorsese. Considerato parte conclusiva di una trilogia iniziata nel 1975 con Mean Streets e proseguita nel 1990 con Goodfellas, si tratta di uno dei più apprezzati lavori del regista italoamericano e di uno fra i più apprezzati gangster movies. Come per gli altri due film, protagonisti di Casinò sono dei malavitosi: a uno di essi viene affidata la gestione di un casinò di Las Vegas per conto della famiglia criminale alla quale appartiene. L’intera trama ruota attorno al casinò, che non è esagerato includere tra i protagonisti del film.

 Al genere biografico, sebbene profondamente romanzato, appartiene invece 21: film del 2008 diretto da Robert Luketic, mette in scena la vera storia del MIT Blackjack Team. Segue le vicende di un gruppo di studenti del prestigioso Massachusetts Institute of Technology che, capitanati da un professore interpretato da Kevin Spacey, mettono fruttuosamente in pratica un metodo per contare le carte nelle partite di blackjack, ottenendo importanti vincite in diversi casinò di Las Vegas. Anche in questo caso la trama, ispirata a eventi di cronaca degli anni ’90, ruota fortemente intorno al casinò e più nello specifico al blackjack.

Sempre il blackjack è protagonista in un film drammatico, nella specie di un’iconica sequenza: Rain Man. Pellicola del 1988 diretta da Barry Levinson, mette in scena la storia di due fratelli: Charlie, interpretato da Tom Cruise, e Raymond, interpretato da Dustin Hoffman. Charlie, approfittando dell’eccezionale memoria del fratello affetto da autismo, conduce quest’ultimo a un casinò dove intende sfruttarne le doti al tavolo da blackjack. Si tratta di una delle migliori rappresentazioni cinematografiche di un aspetto fondamentale del blackjack, presente anche nelle moderne interpretazioni online: quello legato alla valorizzazione dell’approccio mnemonico, che nel film permette a Raymond di tenere il conto delle carte facendo le fortune, sebbene brevemente, del cinico fratello. Il casinò è in questo caso solo una tappa, sebbene significativa, del percorso dei due fratelli: non certo una scelta casuale.

Passando al genere heist movie, non sorprende che sia proprio il mondo del casinò al centro delle mire di Ocean’s Eleven, nel classico del 1960 come nel suo rifacimento del 2001. Entrambe le pellicole, interpretate da un cast corale, vedono un gruppo di specialisti collaborare per colpire proprio diversi casinò di Las Vegas seguendo gli ordini del carismatico Danny Ocean, interpretato prima da Frank Sinatra e poi da George Clooney. In questo caso il casinò rappresenta un perfetto bersaglio per un heist movie, al tempo stesso sfida e ricompensa delle trame dei protagonisti.

Difficile poi racchiudere in una sola etichetta una saga cinematografica che conta quasi trenta film, ma dovendo sceglierne una potrebbe essere quella di film d’azione. La serie di James Bond in più occasioni ha visitato un casinò: dallo storico debutto con Dr. No del 1962 a Una Cascata di Diamanti del 1971, fino a Casinò Royale del 2006, l’agente 007 ha mostrato estrema familiarità con il tavolo verde: per l’occasione, il casinò è simbolo perfetto di lusso e classe, due concetti con i quali Bond mostra parecchio feeling.

Infine, il casinò trova spazio persino nel genere comico: basti pensare a Il Secondo Tragico Fantozzi, diretto nel 1976 da Luciano Salce. Anche in questo caso il casinò, nello specifico quello di Monte Carlo, diventa simbolo del lusso: è infatti la meta del Duca Conte Semenzara, facoltoso dirigente che si fa accompagnare proprio dal ragionier Fantozzi nel suo viaggio. Se per il primo il casinò è lusso, tuttavia, per il secondo è una costante beffa, culminante nell’inaspettata vincita alla roulette il cui risultato è amaramente requisito dal nobile superiore.

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