Manuel Finotti: esce il singolo “Come le onde”

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Cover di Manuel Finotti

Esce il 24 dicembre, in digitale, il singolo “Come le onde” di Manuel Finotti.

Chi è Manuel Finotti?

Manuel Finotti nasce il 21 marzo 1995. È un polistrumentista, cantautore e autore romano. Nonostante la giovane età, i suoi testi hanno una poetica d’altri tempi, nella cui sincerità ci si può ritrovare. Tra le attività live ha all’attivo diversi concerti e manifestazioni in tutta Italia, dall’Auditorium Parco della Musica di Roma alla rassegna d’autore conosciuta col nome di Premio Lunezia. Nel 2019 ha collaborato con diversi artisti di fama nazionale, tra cui Giordana Angi. Tra i due nasce un sodalizio artistico che li vede scrivere insieme diversi brani pubblicati nell’album d’esordio “Casa”, che ha conquistato due dischi d’oro e un disco di platino. C’è poi la partecipazione al Festival di Sanremo 2020, con il brano “Come mia madre”, che apre le porte a una collaborazione – in qualità di autore – con Serena Brancale, Raffaele e Giulia Molino.

Manuel Finotti: “Che bello stare in equilibrio e poi cadere”

Dal 24 dicembre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “Come le onde” (Isola degli Artisti/ADA), nuovo brano di Manuel Finotti. “Che bello stare in equilibrio e poi cadere, come le onde. Che bello se poi qualcuno che ti riporta a riva, come le onde”: così canta Manuel nel ritornello di “Come le onde”, sua ultima release. Una canzone che, grazie a un testo intimo e al delicato suono di un pianoforte ad accompagnare la voce di Finotti, vuole trasmettere un messaggio di speranza e infondere coraggio.

Come le onde

Come le Onde è figlia di quei giorni in cui siamo costretti a fare i conti con noi stessi, perché non abbiamo altre distrazioni che possano distogliere l’attenzione delle cose importanti della vita”, spiega Manuel Finotti a proposito del nuovo pezzo. “Allo stesso tempo è un mio personale modo di reagire, di superare la paura, guardarmi intorno e comprendere di poter dare un valore concreto all’amore, senza dovermi aggrappare a questo disperatamente, ma lasciandomi trasportare, appunto, come le onde”.

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