Eurovision Night: talento e passione all’Ahoy Arena

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Eurovision Night

Sono le 20.45 del 18 maggio e le luci dell’Ahoy Arena brillano nella notte di Rotterdam: è tutto pronto per l’Eurovision Night.

Eurovision Night: cos’è successo?

L’Ahoy Arena risuona delle voci dei fan: sono 3.500 e sventolano la bandierina del proprio Stato. Le delegazioni sono sparse per il proscenio, sedute su lunghi divani che somigliano a privée. Dopo un breve show di intrattenimento, sul palco salgono i 4 presentatori: Edsilia Rombley, Chantal Janzen, Jan Smith e Nikkie de Jager, che annunciano l’inizio della tanto attesa Eurovision Night. I Roop, per la Lituania, sono i primi ad esibirsi. Vestono di giallo e i colori delle luci gli saettano frenetiche intorno. L’esibizione fila liscia, sospinta dalle urla dei fan e dalla melodia dance che incalza. La seconda a salire sul palco è Anna Soklic. L’artista slovena inizia a cantare e subito l’atmosfera cambia. Sul ledwall alle sue spalle si susseguono paesaggi terrestri e stelle che esplodono nel nero spaziale: è un’esibizione da pelle d’oca. La Soklic ci dà dentro ed alla fine si lascia andare ad un sorriso emozionato e genuino.

Eurovision Night: esibizioni che rubano l’occhio

Tra le esibizioni di questa prima Eurovision Night, quella di Manizha ruba sicuramente l’occhio. La cantante russa indossa un vestito enorme, che la contiene come una matrioska fa con le sue sorelle più piccole. Ogni toppa dell’abito è cucita a mano e proviene da uno Stato russo. Montaigne, per l’Australia, si esibisce subito dopo ma a distanza. La cantante non lascia il suo Paese a causa delle restrizioni, ma la green room le va in soccorso. Entrambe superano la prova a pieni voti. Dopo una piccola pausa va in scena Elena Tasgrinou, per Cipro. Sensualità dirompente e luci sanguigne sono il fulcro della performance, che si conclude con la scritta El Diablo in fiamme sullo sfondo.

Fallen Angels

TIX, per la Norvegia, sfoggia due enormi ali d’angelo. Intorno a lui si muovono quattro demoni in catene ed è lo stesso TIX a tenerli al guinzaglio. I quattro diavoli danzano mentre esplosioni di fuoco illuminano il palco. Albina, per la Crozia, ci porta in un mondo futuristico saturo di led blu e rosa. La rumena Roxen, con la sua Amnesia, emerge invece dalla nebbia come un vampiro. I ballerini la circondano e interagiscono con lei nel corso della suggestiva esibizione. Il testo è impegnativo e racconta la storia di una ragazza in lotta col proprio mondo interiore.

Eurovision Night: i favoriti affilano gli artigli

Quando Destiny sale sul palco, quel che salta all’occhio è la sua età. Classe 2002, la cantante maltese ha grinta ed estensione vocale degne di una veterana. Con lei l’Eurovision Night acquista di colpo un senso e, sebbene il livello generale sia altissimo, diventa lampante il motivo per cui Malta sia tra le favorite. I nostri Måneskin, anche loro tra i favoriti, non si esibiscono. Li vedremo nella finale del 22 maggio, ma la regia manda in onda un piccolo spezzone registrato durante le prove. Sono pochi secondi, ma bastano per capire perché i bookmakers li tengano in così grande considerazione per il gradino più alto del podio.

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