Evanescence The Bitter Truth | La Recensione

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Evanescence, copertina di The Bitter Truth

Dopo un iato lungo anni, gli Evanescence tornano con The Bitter Truth. Un lavoro diverso dal loro consueto, ma speciale

Evanescence: di che parla The Bitter Truth?

Niente porte aperte, pizzi neri e foreste di rovi. L’ultimo lavoro degli Evanescence è The Bitter Truth, la dura verità, e di quella vuole parlare. Senza peli sulla lingua, ma con in compenso una pillola di chissà quale stupefacente. Ma quella pillola va sputata, presto o tardi, perché nelle bugie non si può più vivere. Un album di denuncia fatto dagli Evanescente sarebbe potuto risultare sciocco anni fa, ma non nel 2021, non con i fattori giusti. La giusta combinazione di poptimism, tempi difficili e un impegno genuino da parte del gruppo fa di The Bitter Truth un album forte, che arriva al suo punto e non delude. Pur essendo ben diverso da come ci si aspetterebbe. 

La linea musicale scelta dagli Evanescence per The Bitter Truth riprende un concept già ottimamente utilizzato dai colleghi underground Within Temptation in Resist. Le atmosfere gotiche, macabre e solenni si fanno da parte per un mondo di freddo metallo, pesante e opprimente. E anziché vagare nella neve nel suo lungo abito nero, impugna un fucile e parte all’attacco. Ma rimane altrettanto regina, altrettanto “nobile” – le immagini legate alla legalità compaiono spesso in The Bitter Truth. 

Deviazione, ma che funziona

A differenza del discusso Simulation Theory dei Muse, gli Evanescence . Piuttosto una sperimentazione, un passo in una direzione ancora mai sperimentata, ma che si rende necessaria in un’epoca che è tutto fuorché famigliare. È come se – tornando in territorio fiabesco – Amy Lee e i suoi compagni si fossero svegliati da un lungo sonno. Inutile restare ad aspettare, è ora di andare avanti e mostrare ai mali della società moderna di che pasta si è fatti. Il sound riflette l’indole battagliera di The Bitter Truth: metallico, con piccoli tocchi industrial. Crea un contrasto speciale con la voce di Amy Lee, e fa dell’atmosfera il punto vincente. Si vede un’evoluzione degli Evanescence, in The Bitter Truth. Un’innovazione che, a differenza della tecnologia che mostrano di temere, va nella direzione giusta. E per questo meritano tutto il plauso che hanno. 

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