Glam Rock: dove nasce, cos’è e perchè Achille Lauro non ne fa parte

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In questi giorni di tanta musica italiana uno dei termini più usati, e abusati, è glam rock. La colpa è di Achille Lauro che nella sua canzone Sbandati della prima serata canta “Io sono il glam rock“. Va detto che ritengo Achille Lauro un artista coraggioso e lo apprezzo molto. Ma glam rock no. E per chi come me ha più di 40 anni associare Lauro a gruppi come i Roxy Music o i T Rex fa venire la pelle d’oca. E allora eccovi un po’ di storia (vera) sul Glam Rock (vero).

Cosa rappresenta il Glam Rock?

Il glam rock era un genere musicale rock & roll che ha preceduto il movimento della musica punk nei primi anni ’70. Insieme alla musica che ha sfruttato la musica rock in un modo molto più sgargiante, il Glam Rock ha anche avuto un impatto significativo sulla moda, sugli atteggiamenti e sulle identità sessuali. Glam descrive una sensibilità, uno spirito dell’epoca emerso intorno all’inizio degli anni Settanta e fiorito per circa quattro anni, prima di esaurirsi poco prima dell’esplosione punk. Al di là di questa realtà storica generalmente accettata del glam – come epoca, genere, scena, movimento – può anche essere visto come un continuum che racchiude sia i precursori all’interno del rock stesso (Rolling Stones, Velvet Underground, Little Richard e altri) sia gli antenati che precedono il rock & roll e formano un lignaggio che risale al XIX secolo, o anche prima.

La lente sfocata del Glam

Glam funge da etichetta elastica che copre tutti i candidati ovvi ma anche alcuni insospettabili di art pop e rock teatrale, tra cui The Sensational Alex Harvey Band, The Tubes e Queen. Come la maggior parte dei generi e delle scene musicali, il glam è sfocato e si sovrappone ad altre categorie sfocate come il teenybop, il prog rock, il cantautore e l’hard ‘n’ heavy rock. Essendo un’epoca storica, anche il glam è sfocato a ogni estremità: artisti come Bowie, T. Rex, Alice Cooper e Roxy Music sono emersi dall’underground dei capelli lunghi e hanno impiegato un po’ per scrollarsi di dosso i loro tratti post-psichedelici. Molte delle figure glam del tardo periodo puntano verso il punk o godono effettivamente di una seconda fase dell’esistenza durante la fine degli anni Settanta della new wave.

Cos’è che rende il glamour del glam diverso dallo sfarzoso abbagliamento standard della musica pop?

Dopotutto, vari gradi di eleganza, scenografie coreografiche e spettacolo sono caratteristiche fondamentali del pop e dello spettacolo in generale. Una distinzione cruciale è la pura autocoscienza con cui gli artisti glam hanno abbracciato aspetti come il costume, la teatralità e l’uso di oggetti di scena, che spesso rasentavano una parodia del glamour piuttosto che il suo semplice abbraccio. Il glam rock ha attirato l’attenzione su di sé come falso. Gli artisti glam erano dispotici, dominando il pubblico (come fanno tutti i veri intrattenitori dello spettacolo). Ma spesso si sono anche impegnati in una sorta di beffarda auto-decostruzione delle proprie persone e pose, invocando l’assurdità della performance. Il glam rock ha anche attirato l’attenzione sul suo fascino perché stava reagendo contro ciò che lo precedeva. Un-glam rock, il rock tutto adulto e tutto vestito del 1968-1970, ha reso il gesto glam sia possibile che acuto: un abbraccio provocatorio di flash, frivolezza e follia.

Lo stacco dal rock dolce di fine anni ’70

Il triennio 1968-70 – l’epoca di Abbey Road, Music from Big Pink, Atom Heart Mother, At Fillmore East, Déjà Vu, Tommy, Blind Faith – fu quando il rock maturò, lasciandosi dietro cose infantili come sette pollici singoli e immagine pop. Sia le arene che le onde radio erano dominate da un dolce country rock, cantautori seri, jam band hippy dai toni terrosi e innumerevoli abiti blues boogie dall’aria anonima. Che fossero orientati alle radici o espansivi, tutti questi gruppi concordavano sul fatto che il rock riguardava solo la musica e nient’altro che la musica. Prendersi cura dell’immagine o mettere in scena uno spettacolo era visto come giovanile, quadrato, commerciale. Divampando su questo sfondo grigio di barbe e denim, il glam è stata la prima vera furia adolescenziale del nuovo decennio.


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Glam Rock come resurrezione: di musica, teatro e spirito

In un certo senso è stata la resurrezione dello spirito originale degli anni Cinquanta, quando il rock & roll era qualcosa da guardare oltre che da ascoltare: lo sfarzo da campo di Little Richard, lo spettacolo fragoroso di Jerry Lee Lewis. Per ottenere un impatto audiovisivo equivalente, i rocker glam hanno dovuto andare molto oltre. Amplificando le correnti androgine e omoerotiche già presenti nel pop degli anni Cinquanta e Sessanta, gli artisti glam hanno usato costumi spaventosamente esagerati e hanno inscenato indignazione per stordire il pubblico.

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