Vendite stream UK 2020: Capaldi e The Weekend in testa

Secondo la British Phonographic Industry l’aumento su base annua del consumo di musica registrata è dell’8,2%

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Vendite stream

La British Phonographic Industry, un’associazione che raggruppa i principali operatori discografici in UK, ha pubblicato un rapporto sull’andamento delle vendite di musica stream del 2020. L’aumento di consumo di musica registrata su base annua è dell’8,2%. I più ascoltati risultano essere Lewis Capaldi e The Weekend.

Come sono andate le vendite di stream nel 2020 nel Regno Unito?

Nel 2020 il consumo di musica registrata nel Regno Unito ha subito un aumento pari all’8,2% rispetto ai dati del 2019. A segnare questo risultato è sicuramente l’incremento dell’uso dello streaming durante i lockdown che si sono succeduti a causa della pandemia di coronavirus. Infatti, lo streaming ha segnato quest’anno un aumento di passaggi di circa il 20% su base annua, con cifre che sfiorano i 140 miliardi. Poco meno di duecento artisti sono riusciti a superare 100 milioni di produzioni a testa. Si tratta del tredicesimo anno di incremento vendite nell’industria discografica britannica, in un Paese dove la fruizione su piattaforme digitali di musica costituisce l’80% del totale. Anche il mercato dei CD sembra aver avuto un suo successo, con una percentuale di poco superiore al 10% del totale di vendite.

Lewis Capaldi il più venduto negli stream di album

Le vendite di stream sembrano avere avuto un particolare successo per Lewis Capaldi, con il suo album “Divinely Uninspired To A Hellish Exent”. A lui fanno seguito Harry Styles con “Fine Line”, Dua Lipa con “Future Nostalgia”, Billie Ellish con “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?” e Stormzy con “Heavy Is The Head”.

“Blinding Lights” di The Weekend è il singolo stream più venduto

Per quanto riguarda la graduatoria dei singoli più venduti, è in testa alla classifica “Blinding Lights” di The Weekend. Seguono poi “Dance Monkey” di Tones & I, “Roses” di SAINt JHN, “Before You Go” di Lewis Capaldi e “Head & Heart” di Joel Corry ft. MNEK.

La BPI beneficia dello streaming sulle piattaforme digtali

La British Phonographic Industry (BPI) ha ottenuto una buona prestazione nonostante la pandemia abbia costretto l’annullamento degli eventi live. A giocare un ruolo importante sono stati gli investimenti delle major sugli artisti di maggior successo sulle piattaforme digitali di musica. La BPI osserva inoltre che i tre big della discografia Universal, Sony e Warner generano da soli un milione di dollari in revenue grazie ai passaggi sulle piattaforme digitali che avvengono globalmente ogni ora.

Le dichiarazioni dei membri della British Phonographic Industry

Un portavoce della BPI ha dichiarato al Financial Times: “L’exploit sarebbe da far risalire alle massicce operazioni di promozione messe a punto dalle major, che starebbero spendendo il 40% delle loro entrate su A&R e marketing, soprattutto alla luce della concorrenza sempre più spietata che sta caratterizzando il mercato attuale in Occidente”. L’ad di BPI Geoff Taylor ha invece detto: “Questa è un’ottima notizia per i fan, ma significa che è sempre più difficile per gli artisti raggiungere il successo. Di conseguenza il supporto e gli investimenti continui delle etichette nel marketing e nella produzione sono diventati cruciali”.


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