The Prom: un viaggio nel mondo di Ryan Murphy

Recensione del nuovo musical con Meryl Streep e Nicole Kidman disponibile su Netflix dall' 11 Dicembre

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The Prom

Scintillante, divertente, esagerato. Questi sono i tre aggettivi in grado di descrivere alla perfezione The Prom nuovo musical Netflix diretto da Ryan Murphy. Il regista ci catapulta in un’ atmosfera fatta di paillettes, colori esplosivi e voglia di vivere, in un musical che cerca di raccontare l’ universalità dell’amore. I difetti ci sono (e non sono pochi) ma passano in secondo piano davanti ad una storia così genuina e dolcemente raccontata. The Prom cerca di narrare l’amore e il mondo LGBTQ+ attraverso gli occhi dei giovani e della loro voglia di vivere un sentimento. Tratto da un musical originale messo in scena a Broadway nel 2016, il film di Ryan Murphy è un esplosione di vita e un riscatto per tutti quelli che non hanno potuto vivere il proprio ballo.

The Prom: cosa vuole raccontare?

Il desiderio della giovane Emma, liceale dell’ Indiana, è quello di andare al ballo con la propria ragazza. Questo suo sogno però sarà distrutto dal comitato dei genitori, capeggiato dalla rigida e bigotta Mrs.Greene. Nonostante l’appoggio del giovane preside, la ragazza sembra non riuscire nel proprio intento. Nel frattempo a Broadway, la due volte vincitrice del Tony Award Dee Dee Allen (Streep) e il suo compare artistico Barry Glickman (Corden) sono stati stroncati dalla critica per il loro nuovo spettacolo teatrale Eleonor.

Per risollevare la propria carriera, insieme a Angie Dickinson (Kidman) – ballerina di fila che da anni cerca di arrivare al ruolo di Roxie in Chicago- e Trent Oliver (Rannells) – ex divo di una sitcom anni 80 e attore in declino- cercheranno di darsi all’attivismo. Nel giro di poco tempo si troveranno in una retrograda e bigotta scuola dell’ Indiana nel quale la giovane Emma sembra non essere mai stata accettata. Tra coreografie e canzoni sfavillanti e buone interpretazioni (non di tutto il cast) The Prom è un prodotto in grado di divertire ed intrattenere.

Ariana DeBose e Jo Ellen Pellman in una scena di The Prom

Un tema attuale per una storia che punta sul divertimento

The Prom ruota intorno ad una sola cosa: l’egocentrismo. Meryl Streep è totalmente a suo agio nell’interpretare l’egocentrica diva capace di mostrare i propri Tony pur di ottenere una suite. La sua interpretazione ci mostra che grande attrice è e la sua capacità di sapersi muovere in qualsiasi genere in maniera sopraffina. Ogni personaggio, racconta una storia diversa, in maniera del tutto personale. Nell’ insieme The Prom racconta una vicenda abbastanza prevedibile e tendente all’ happy ending, ma in grado comunque di farci pensare. Il tema è attuale e, nonostante potesse essere sfruttato meglio, è in grado di toccare il cuore dello spettatore. Più che strappare lacrime The Prom è in grado di divertire grazie ad uno spiccato utilizzo dell’ ironia e dei doppi sensi delle canzoni (già presenti nei libretti originali).

Il regista sa fare il suo lavoro, nonostante rischi di cadere infinite volte nel clichè di genere. In alcuni momenti sembra di essere catapultati nell’ universo di Glee, ma ormai questa tendenza è un vero e proprio marchio di fabbrica di Murphy. Non ci avviciniamo minimamente al kitch di inizio carriera del regista, ne all’esagerazione etica della serie Hollywood. The Prom è l’ennesimo progetto della produzione Murphy, ma mai come stavolta riesce a trasmettere vibes positive.

The Prom: la grandezza del musical

James Corden, Nicole Kidman, Andrew Rannells e Meryl Streep in una scena di The Prom
James Corden, Nicole Kidman, Andrew Rannells e Meryl Streep in una scena di The Prom

Se Meryl Streep conferma la sua poliedricità, un pò deludente risulta essere Nicole Kidman nei panni della ballerina di fila Angie Dickinson. Più che la sua performance ad essere deludente è il ruolo secondario di un personaggio che avrebbe potuto dare molto di più. Nonostante ciò uno dei momenti più alti del film è affidato a lei, con le sue movenze e la sua innaturale eleganza. L’esibizione è un tributo al grande musical, in un lavoro che strizza molto l’ occhio a Bob Fosse. Sarebbe piaciuto molto vedere qualcosa in più su di lei, soprattutto perchè la Kidman ha un background nel mondo del musical cinematografico non indifferente.

Eccelle anche Andrew Rannells nel ruolo del sofisticato ed egocentrico Trent Oliver, con un’ interpretazione ironica e sorprendente. L’attore, conosciuto in Italia principalmente per il ruolo di Elijah nella serie Girls, sono ormai anni che calca i palchi di Broadway e The Prom è stato solo un modo per confermare il suo talento poliedrico. Al suo Trent è affidato uno dei numeri più complessi e articolati dell’ intera pellicola, unico in grado di raggiungere la grandezza della versione originale.

Una visione fin troppo steroetipata

Unica vera pecca di The Prom è il coprotagonista Barry, interpretato da James Corden. Nonostante il personaggio sia un pò una macchietta anche nella versione teatrale, il lavoro fatto dall’attore risulta essere eccessivamente caricaturale. Ad essere riproposti sono i soliti clichè svilenti sull’ omosessualità che, in un certo senso, limitano molto l’impatto emotivo del personaggio. Kerry Washington veste i panni di Mrs.Greene in maniera perfetta, nonostante sia una figura poco approfondita e troppo stereotipata. Sembra che la sceneggiatura sul finale voglia portare obbligatoriamente al lieto fine e il personaggio della Washington è quello che risente di più di questa tendenza. Sorprendente Keegan-Michael Key nei panni del preside Hawkins, appassionato di musical e sostenitore della battaglia della giovane Emma. Ariana DeBose e Jo Ellen Pellman raccontano con dolcezza e energia la storia di due giovani ragazze innamorate che non riescono a raccontarsi al mondo. Dolci, talentuose e affiatate.

Nicole Kidman e Jo Ellen Pellman in una scena di The Prom
Nicole Kidman e Jo Ellen Pellman in una scena di The Prom

Nel mondo di Ryan Murphy

In generale, The Prom è la rappresentazione all’ennesima potenza del lavoro svolto da Ryan Murphy negli ultimi anni. Un tentativo di educare. Già con Glee, il regista ha cercato di educare all’amore, riproponendo lo stesso schema in Hollywood e anche su questo nuovissimo The Prom. Nonostante i difetti e piccole forzature funziona. E anche bene. Una storia che vuole semplicemente raccontare l’ universalità dell’amore e la bellezza dell’essere brave persone. Un lieto fine di cui abbiamo bisogno, soprattutto in un periodo come questo.

Dove vedere The Prom?

The Prom di Ryan Murphy è disponibile su Netflix dall’ 11 Dicembre.

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