“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sui Decibel.
“Punk prima di te”
Nel grande calderone, non sempre coerente, di nomi che hanno fatto la storia della prima ondata di punk italiano, il nome dei Decibel risulta il più famoso del lotto. Ciò è sicuramente dovuto alla presenza, in veste di frontman, di un giovane Enrico Ruggeri, il cui percorso artistico ebbe inizio proprio da qui.
I Decibel nascono per mano di Ruggeri, il tastierista Silvio Capeccia e il tastierista/chitarrista Fulvio Muzio, conosciutisi al liceo classico Giovanni Berchet di Milano. Appassionati di David Bowie, Sparks e Roxy Music, il trio incomincia il proprio percorso musicale attraverso varie esperienze collettive e non. Alla fine del 1976 prendono vita gli Champagne Molotov che vedono Ruggeri alla voce, Capeccia alle tastiere, Pino Mancini alla chitarra, Roberto Turatti alla batteria ed Erri Longhin al basso.
Nel 1977, con l’esplosione del punk in tutta Europa, la band si lascia influenzare da questa nuova corrente musicale. Nello stesso periodo Capeccia abbandona temporaneamente e i restanti componenti cambiano nome ufficialmente in Decibel.
1977-1978
In breve tempo il gruppo firma un contratto con l’etichetta Spaghetti Records. Tale obiettivo viene raggiunto tramite un’espediente ideato da Ruggeri, ispirato dalle trovate di Malcom McLaren (manager dei Sex Pistols), che avrà una grande risonanza mediatica: il 4 ottobre del 1977, attirati dalla finta pubblicità di un concerto dei Decibel alla discoteca “Piccola Broadway”, davanti al locale si scatena una violenta rissa tra punk (all’epoca accusati di fascismo) e militanti dell’estrema sinistra. Il tutto sotto lo sguardo, dal terrazzo di un’amico, di Ruggeri e compagni.
Da lì a poco la band realizza il suo primo album intitolato semplicemente “Punk” (1978). Un lavoro che risente molto di un’influenza rock’n’roll e hard rock e il cui sound quindi non è pienamente catalogabile come il punk a cui siamo abituati a conoscere, tuttavia risulta essere un esordio compatto, diretto e interessante. Da segnalare la voce di Ruggeri filtrata elettronicamente a mo’ di censura su “Paparock” (in modo che il testo risultasse incomprensibile), la profetica “Superstar” che sembra anticipare la tragica fine di John Lennon e la provocazione, forse un po’ ingenua di “Col Dito…Col Dito.”
Stampato in poche migliaia di copie, il disco incontra il disinteresse del pubblico e pessime recensioni. Ad oggi è stato ampiamente rivalutato e diventato una rarità da collezionisti. Una partecipazione al Cantagiro, il tour di supporto all’album e l’apertura a band quali Adam And The Ants e The Heartbreakers non bastano a fermare la fase discendente della band che da lì a poco vedrà l’abbandono di Longhin, Turatti e Mancini.
Il periodo New Wave
Ruggeri decide di ripartire daccapo. Torna Capeccia ed entra nelle file Muzio, assieme al bassista Mino Riboni con cui suonava insieme in una band di nome Il Vortice. Nasce così la formazione classica dei Decibel, che vedrà avvicendarsi diversi batteristi dietro le pelli.
Il primo risultato di questa nuova avventura è il 45 giri “Indigestione Disko/Mano Armata”, sempre inciso per la Spaghetti Records. Un lavoro di transizione in cui è presente ancora l’ironia e l’attitudine punk stavolta però sorretta da sonorità prettamente new wave, che da qui in avanti segneranno in modo indissolubile la loro musica e di cui questa non è la sede adatta per parlarne.
Il resto è storia ben conosciuta: la partecipazione a Sanremo 1980 con la famosissima hit “Contessa”, l’approdo al successo, la pubblicazione del secondo disco dal titolo “Vivo Da Re”, le divisioni interne tra i soci della Spaghetti Records. Sul finire dell’anno Ruggeri lascia l’etichetta e di conseguenza la band. A causa di alcuni vincoli contrattuali, per un paio d’anni nessuno di essi può rilasciare materiale discografico.
Reunion del 2017
Senza Ruggeri i restanti Decibel pubblicheranno altri due lavori: “Novecento” nel 1982 e “Desaparecida” nel 1998, di stampo ambient/new age e solo con Muzio e Capeccia in quanto Riboni ha lasciato la band nel 1985. In mezzo ai due dischi tanti progetti disparati di varia natura.
Enrico Ruggeri dal 1981 ha intrapreso una carriera solista di straordinario successo che l’ha imposto tra i grandi nomi del cantautorato italiano e a cimentarsi in altri ambiti quali la scrittura e la conduzione televisiva e radiofonica. Più volte ha ricordato la prima fase della sua carriera: nel 1990 con la celebrativa “Punk (Prima Di Te)” contenuta ne “Il Falco e Il Gabbiano e nel 2004 reincidendo alcuni brani dei Decibel (oltre che di Ramones, Sex Pistols, ecc) nel disco di cover “Punk Prima Di Te.”
Dopo vari eventi in cui si sono ritrovati a suonare insieme, nel 2017 Ruggeri, Capeccia e Muzio rifondano i Decibel. Il nuovo corso ha visto la pubblicazione di due nuovi album in studio (“Noblesse Oblige” nel 2017 e “L’Anticristo” nel 2018) e una partecipazione al Festival di Sanremo 2018 con il brano “Lettera Dal Duca.”
Curiosità
Il 4 ottobre del 1977, la stessa sera del finto concerto dei Decibel, su Rai 2 veniva trasmessa una puntata del programma “Odeon – Tutto quanto fa spettacolo” dedicata al punk rock. Passerà alla storia per aver fatto conoscere tale fenomeno al grande pubblico italiano. E’ ricordata da molti musicisti come episodio importante della propria formazione, ad esempio da Piero Pelù che la cita nella sua autobiografia “PERFETTO DIFETTOSO” (2000).
Nella sua carriera solista, Enrico Ruggeri è stato sempre affiancato dal chitarrista Luigi Schiavone. Quest’ultimo ha fatto parte del gruppo punk dei Kaos Rock.
Fulvio Muzio è laureato in medicina e per quasi tutti gli anni’80 ha lavorato come medico negli Stati Uniti.
Tra i fondatori della Spaghetti Records spiccano i nomi Silvio Crippa (produttore storico di Ruggeri) e Shel Shapiro (ex cantante dei Rokes).
Canzoni consigliate:
- “LSD Flash” (1978)
- “Superstar” (1978)
- “Il Lavaggio Del Cervello” (1978)
- “Figli Di…” (1978)
- “Indigestione Disko” (1979)
- “Tanti Auguri” (1980)
- “Sepolto Vivo” (1980)
- “My My Generation” (2017)