“More Heroes” – Riflettori sul Punk: The Undertones

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La band The Undertones

“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sugli Undertones.

Un’ingiustificata fama di meteore

Provenienti dalla città di Derry, nell’Irlanda Del Nord, gli Undertones hanno incrociato il punk nella prima fase della loro carriera avviata nel 1975. Ai due fratelli chitarristi John e Damian O’Neill s’affiancarono il bassista Michael Bradley, il batterista Bill Doherty e il cantante Feargal Sharkey.

Gli Undertones in passato sono stati considerati una band minore dell’universo punk rock. Ciò è dovuto alla forte vena pop che caratterizzava la loro musica, alla voce gentile e delicata di Sharkley e per la natura spensierata, adolescenziale e allegra delle loro liriche, in netto contrasto con l’atmosfera cupa e violenta in cui riversava il Paese negli anni ’70 a causa del Conflitto Nordirlandese. Da ciò deriverebbe la fama di meteore. Ma secondo il libro “100 Dischi Ideali Per Capire Il Punk” Stefania De Lorenzo, autrice della scheda a loro dedicata, afferma che la natura della loro musica sia perfettamente in linea con il punk, in quanto esso va interpretato come “una reazione contro l’establishment […] una vitale affermazione della propria individualità”.

Oggi sono molti i critici che vedono nella musica degli Undertones i precursori, assieme ai Buzzcocks, di quella corrente pop punk che anni dopo sarà la fortuna di band come i Green Day.

Gli anni del punk e la “benedizione” di John Peel

Dopo diversi anni di dura e solitaria gavetta, ben presto influenzati da band quali Ramones e Sex Pistols, nel 1978 la band pubblica il primo singolo dal titolo “Teenage Kicks” per l’indipendente Good Vibrations Records. Fondamentale però risulterà l’influenza del celebre dj inglese John Peel, il primo a trasmettere un loro pezzo alla radio. Ciò attira l’interesse della Sire Records che li mette sotto contratto. Nell’aprile del 1979 viene pubblicato l’omonimo disco d’esordio che arriva alla 13° posizione della UK Albums Chart.

Il giornalista e dj John Peel (1939-2004), storica voce della BCC. Il suo programma dal titolo “John Peel Sessions” ha ospitato le esibizioni di decine di band storiche della musica rock, molte delle quali pubblicate su disco.

Da qui in avanti il legame che unisce gli Undertones con il punk rock inizia lentamente a sfaldarsi. Già il secondo album, “Hypnotised” (1980), vede delle contaminazioni musicali leggermente differenti. Con i successivi “Positive Touch” (1981) e “The Sin Of Pride” (1983), incisi per la EMI, scompare definitivamente e la band, nello stesso anno, decide di chiudere la sua avventura a causa dello scarso successo degli ultimi lavori e di tensioni interne tra i componenti.

Reunion

Bisogna attendere il 1999 per ritrovare la band, la quale decide di riformarsi in pianta stabile e inciderà, nel corso degli anni, due nuovi album in studio nel 2003 e nel 2007 e un singolo nel 2013. Band che vede come nuovo frontman il cantante Paul McLoone. Sharkley infatti, dopo una breve carriera solista, dall’inizio degli anni ’90 è diventato manager e produttore musicale.

Gli Undertones oggi, con il nuovo cantante Paul McLoone (il primo da sinistra)

Curiosità

John Peel per tutta la vita ha indicato “Teenage Kicks” (ormai un classico del punk inglese) come la sua canzone preferita di tutti i tempi. Sulla sua lapide è stato inciso come epitaffio il verso iniziale che recita “Teenage dreams so hard to beat” (I sogni della gioventù, così difficili da sconfiggere).

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