Dr. House – Medical Division
Hugh Laurie, grandissimo artista inglese, nella sua carriera da attore ha preso parte a tante produzioni televisive, quella che però l’ha reso celebre agli occhi del mondo intero è stata la serie statunitense Dr. House – Medical Division, un cult del genere medico seriale. La serie, House, M.D. in originale, è composta da 8 stagioni e 177 episodi complessivi, realizzati tra il 2004 ed il 2012. Hugh è stato il protagonista assoluto dello show, un vero e proprio mattatore. Il suo personaggio, il geniale Primario del reparto di medicina diagnostica Gregory House, burbero, menefreghista, cinico e senza peli sulla lingua, catalizza tutta l’attenzione su di sé. Nonostante i sui metodi discutibili e la sua apparente mancanza assoluta di tatto e sensibilità, riesce comunque sempre a risolvere i casi, anche quelli apparentemente più irrisolvibili (è a tutti gli effetti lo Sherlock Holmes dei dottori, da ammissione stessa degli sceneggiatori che ne hanno tratto ispirazione). Ha anche una forte dipendenza dal Vicodin, che gli serve per alleviare il suo lancinante dolore alla gamba. Il suo modo di rapportarsi coi superiori, col suo staff e coi pazienti è tutto da godere, e celebre è la sua frase “Tutti mentono”. Dr. House è stata una serie televisiva diventata ben presto un cult, entrata nell’immaginario collettivo e nella cultura pop, citata in ogniddove; inoltre è stato il programma televisivo più seguito al mondo nel 2008. A contribuire a questo enorme successo ci ha pensato sicuramente l’interpretazione magnetica di Laurie, osannato da pubblico e critica. Grazie a questa serie Hugh ha vinto 2 Golden Globe (più altre 4 candidature) ed è stato nominato a 6 Emmy.
The Black Adder, A Bit of Fry and Laurie, Fortysomething, The Night Manager e Chance
The Black Adder. Le prime fortune televisive l’attore le riscosse già verso la metà degli anni ottanta, quando tra il 1986 ed il 1989 recitò in 14 episodi della brillante serie inglese The Black Adder, in cui interpretò George al fianco del protagonista Rowan Atkinson, il quale pochi anni dopo sarebbe diventato celebre grazie al fenomeno mondiale Mr. Bean.
A Bit of Fry and Laurie. Quasi nello stesso periodo, dal 1987 al 1995, fu anche protagonista di A Bit of Fry and Laurie, una serie televisiva comica composta da 4 stagioni e 26 episodi che andò in onda solo nel Regno Unito. Lo show era composto da brevi sketch e gag comiche dove il duo protagonista, formato dagli attori Stephen Fry ed appunto Hugh Laurie, amici sin dai tempi dell’università, faceva sfoggio di una notevole abilità trasformista e di un bizzarro e sapiente uso della lingua inglese.
Fortysomething. Nel 2003 è stato poi anche il protagonista di Fortysomething, stagione unica composta da 6 episodi basata sul romanzo omonimo di Nigel Williams. Qui ha vestito i panni del Dottor Paul Slippery, 44enne da poco entrato in crisi di mezza età il quale ha anche iniziato a sentire le voci. Nello show comico/drammatico hanno recitato anche Peter Capaldi ed un ancora giovane Benedict Cumberbatch (nelle vesti del figlio di Laurie).
The Night Manager. Nel 2016 è stato il co-protagonista Richard Onslow Roper, al fianco dell’attore Tom Hiddleston, nelle miniserie televisiva in 6 puntate The Night Manager. Il suo personaggio è un magnate oltre che un insospettabile e spietato trafficante d’armi. Questo ruolo è valso all’attore un Golden Globe ed una nomination all’Emmy.
Chance. Infine tra il 2016 ed il 2017 è stato il protagonista delle due stagioni della serie thriller Chance, in cui ha interpretato il neuropsichiatra Eldon Chance.
Tra le apparizioni significative che ha svolto in altre serie televisive ricordiamo i 15 episodi recitati come personaggio ricorrente in Veep – Vicepresidente incompetente tra il 2015 ed il 2017 nel ruolo del senatore Tom James.
Il cinema
Hugh come attore ha lavorato spesso anche al cinema, seppur non raccogliendo gli stessi risultati di quanto ottenuto in televisione. I film in cui ha avuto i ruoli più di rilievo sono stati: Gli amici di Peter (Kenneth Branagh, 1992), La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera (Stephen Herek, 1996), La cugina Bette (Des McAnuff, 1998), Stuart Little – Un topolino in gamba (Rob Minkoff, 1999), Maybe Baby (Ben Elton, 2000), Stuart Little 2 (Rob Minkoff, 2002), Il volo della fenice (John Moore, 2004), La notte non aspetta (David Ayer, 2008), Scusa, mi piace tuo padre (Julian Farino, 2011), Mr. Pip (Andrew Adamson 2013), Tomorrowland – Il mondo di domani (Brad Bird, 2015) e Holmes & Watson – 2 de menti al servizio della regina (Etan Cohen, 2018).
E oggi?
Musicista, scrittore, regista, doppiatore e comico costantemente impegnato su più fronti, quest’anno Hugh ha recitato tra i protagonisti nella miniserie televisiva in 6 episodi Catch-22 in cui ha ricoperto il ruolo del Maggiore de Coverley. La serie, adattamento del romanzo Comma 22 (Catch-22) del 1961 scritto da Joseph Heller, è una satira ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale.