“Arrivederci Professore”: Non lasciate che vi sfugga neanche un momento!

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Arrivederci Professore, uscito nelle sale il 20 giugno 2019, è attualmente in testa ai botteghini superando anche gli incassi di X-Men, Aladdin e Pets 2.

Nel ruolo protagonista, Johnny Depp: un attore da ruoli stravaganti, imprevedibili e a volte quasi grotteschi. Anche in questa nuova pellicola, diretta da Wayne Roberts, Johnny non si smentisce.

Una commedia drammatica che affronta temi forti come la malattia e la morte. Nel film, accanto a Johnny Depp, troviamo anche Rosemarie DeWitt, Danny Huston, Zoey Deutch, Ron Livingston, Odessa Young.

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Arrivederci Professore: la trama

Richard Brown, professore di letteratura, scopre di avere solo sei mesi di vita a causa del cancro. Consapevole del poco tempo rimasto da vivere, decide di rompere gli schemi, non badando più alle apparenze. Richard non ha paura della morte, ma vuole che il tempo rimasto davanti sia vissuto come, fino a quel momento, non è mai riuscito a fare. Un film ironico, seppur drammatico, che affronta delusioni e tradimenti.

I film sulla malattia e la morte sono innumerevoli, da I passi dell’amore (2002) fino ad arrivare alla recente pellicola, A un metro da te (2019). La malattia è vissuta come una seconda opportunità, un viaggio che rimette in discussione tutti gli aspetti della vita. In ognuno di questi film l’amore salva, crea nuove opportunità dando una pienezza maggiore alla vita e, quindi, più consapevolezza della morte.

È proprio per questo motivo che Arrivederci Professore irrompe gli schemi. Non è il “solito film sul cancro”. Non è l’amore che salva il professor Richard, ma è cambiare prospettiva sulla sua vita, apparentemente perfetta e felice, ad aiutarlo.

“Non lasciate che vi sfugga neanche un momento”

Molti hanno associato alcuni momenti del film alla filosofia di vita del professor Keating, ne L’attimo fuggente. Richard invita più volte i suoi studenti a non fuggire dal presente, ma di coglierlo come unica opportunità per stravolgere la vita: <<Voi avete un’occasione, afferratela, stringetela, fatela vostra. Non lasciate che vi sfugga neanche un momento>>. Proprio come lui stesso decide di fare. Il cancro è la scintilla che lo spinge ad andare oltre la monotonia della sua vita da insegnate borghese in un collage prestigioso.

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Ma l’accostamento fra i due film è possibile farlo solo attraverso questo aspetto del tempo presente come occasione; per tutto il resto della pellicola, Arrivederci Professore si discosta tantissimo dal Professor Keating. La sua passione per la letteratura non emerge mai pienamente, piuttosto viene messo in risalto il modo in cui Richard vive la sua vita e i suoi affetti. A lui non importa diventare una persona migliore prima della fine dei suoi giorni, come solitamente accade nei film che affrontano il tema della morte. Infatti inizia a vivere di trasgressioni, a distruggere ogni regola, anche all’interno del college. Rivoluziona la sua vita attraverso ciò che sente di voler fare, come il sesso, la marijuana e l’alcool.

Arrivederci Professore, nello stravolgere i piani, dimostra che non ha importanza “chi sei” o “cosa fai”, né conta il modo in cui decidi di reagire davanti alla paura di una malattia: ogni essere umano è uguale davanti alla morte. Un dolore che, a prescindere dai modi, smaschera l’uomo rendendolo vero. Lasciandolo solo con le proprie verità. Niente più apparenza e finzione, ma solo la vita che scorre inesorabilmente e, ad ogni minuto, chiede di essere vissuta pienamente: perché ogni attimo è unico ed irripetibile e il futuro è solo la somma di ciò che, nell’oggi, riusciamo a costruire. È questo che insegna, attraverso la sua ironia, il professor Richard.

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