Tyga – Legendary | Recensione Album

Una rapida occhiata a "Legendary", nuovo album del rapper americano Tyga. Contiene i recenti successi "Taste" e "Haute"

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In un universo musicale come quello attuale, in cui la musica rap vive uno dei periodi di maggior rilevanza sulla scena mondiale, i rapper già attivi da tempo in questo ambito devono fare una scelta: restare nel loro stile originale, mescolarlo alle nuove mode oppure darsi completamente a quelle che sono le mode lanciate dalla generazione di rapper più giovani. Tyga fa sicuramente parte di quella fascia di rapper che, facilitati dalla loro giovane età, non hanno avuto problemi a scegliere la seconda opzione. Questo ha portato l’artista ha pubblicare un album intitolato “Legendary”, un disco principalmente hip-hop e dotato del piglio perfetto per competere con i rapper più giovani senza rinunciare ad uno stile riconoscibile.

Con 14 tracce ed una miriade di featured artists (Chris Brown, J Balvin, Lil Wayne, A Boogie Wit Da Hoodie, Offset, Bazzi), Tyga confeziona un album abbastanza corto e digeribile, con produzioni permeate dello stile trap che va di moda attualmente ma non troppo, in grado quindi di conservare un’impronta stilistica leggermente più classica. Il flow del rapper è sempre deciso, carismatico, energico, ed allo stesso modo i vari ospiti riescono ad aggiungere un elemento alla loro personalità ai brani mantenendosi però nelle linee guida tracciate dal padrone di casa. “Legendary” è quindi un album che segue uno stile preciso, ci gira intorno con produzioni intelligenti e testi ben fatti, e colpisce nel segno senza problemi.

Molte sono le canzoni che potrebbero essere pubblicate come singoli e fare bene nelle radio americane. Attualmente, Tyga punta su “Haute” con J Balvin e Chris Brown, ed in effetti l’incontro fra nordamericani ed un latino su quel beat ha prodotto una formula estremamente efficace che sta funzionando molto bene, tuttavia sono ancora vari i proiettili che l’artista potrebbe sparare nei prossimi mesi: si tratta sia di canzoni da solista come “Werkkkk” (non a caso prodotta dall’incredibile DJ Mustard) che di brani in collaborazione con altri artisti come “On Me” feat. Lil Wayne. Un’unica delusione arriva nella traccia finale, “Made Me”, in cui il featured artist Bazzi si ritrova in un contesto poco adatto alle sue capacità, sicuramente più inclini al pop/R&B che all’hip hop.

Le classifiche per ora non sono generose con “Legendary”, ma lo sono sicuramente con alcuni dei singoli finora estratti, dunque una buona tattica per accrescere il successo dell’era discografica potrebbe essere quello di continuare ad estrarre singoli per qualche mese. Tyga non è esattamente il rapper migliore che ci sia in America, ma nel contempo le sue capacità sono sicuramente mille volte superiori a quelle di tanti altri, soprattutto fra i coevi e quelli venuti fuori successivamente: per questo auspico che nonostante la concorrenza possa continuare a galleggiare nell’universo musicale hip-hop, grazie anche alle collaborazioni giuste che mai si è fatto mancare nel corso della sua carriera.

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