L’immortalità dell’artista passa per i fan
Il 23 novembre 1991, Freddie Mercury nato come Farrokh Bulsara, tramite il suo manager, diffonde un comunicato stampa in cui da conferma della sua malattia.
Poco più di 24 ore dopo, quindi il 24 novembre, l’artista morirà a causa di una broncopolmonite aggravata dagli effetti dell’AIDS. I funerali si svolsero nel cimitero di Kensal Green Cemetery, per sua volontà fu cremato e le sue ceneri vennero affidate a Mary Austin, donna con la quale ha passato la maggior parte della sua vita, nonostante Freddie avesse uno stile dissoluto ed al limite, Mary era il suo punto fermo che definì “moglie”. Era amante della trasgressione quella stessa che lo porterà ad ammalarsi di una malattia ancora poco conosciuta all’epoca e, probabilmente, demonizzata all’inverosimile.
Mary, in un’intervista, disse che il cantante non voleva essere seppellito in un qualsivoglia cimitero:
“Lui non sopportava il pensiero di poter essere dissotterrato da qualcuno, come a volte succede ad alcuni personaggi famosi. I fans possono essere davvero ossessivi. Voleva che rimanesse un segreto e tale rimarrà”.
La donna per due anni ha conservato le sue ceneri in un’urna nella camera da letto di Freddie; un giorno mise in scena una complicata opera di copertura, sgattaiolò dalla villa allo scopo di esaudire l’ultimo desiderio di Mercury.
Per evitare occhi indiscreti, evitò di portare con sé l’autista: “Non volevo che nessuno sospettasse che stavo per fare qualcosa di diverso dal solito. Dissi che uscivo per un trattamento al viso. Dovevo essere convincente. E’stato molto difficile trovare il momento giusto. Una mattina, sono sgattaiolata fuori della casa con l’urna. Doveva sembrare un giorno come un altro in modo che il personale non avrebbe sospettato nulla – perché il personale è pettegolo. Ma nessuno saprà mai dove è seppellito, perché quello era il suo desiderio”.
Ma, non molto tempo fa, qualche fan ha trovato in un cimitero una tomba con il vero nome dell’artista, ma Mary smentisce categoricamente che quella sia la tomba di Freddie; nemmeno i suoi genitori hanno mai saputo nulla al riguardo.
In Svizzera, nel 1996, un’artista, realizzo una statua di Freddie che guarda al Lago Lemano a Montreux, zona dove l’artista visse per un periodo di tempo prima di ritirarsi nella sua casa in Inghilterra.
Freddie era, ed è, un artista unico, mescolava le sue doti d’attore alla sua grande capacità canora, inimitabile.
Film Biografico di Freddie
Sembrerebbe essere arrivata quasi la fine di questo “parto”. sembrerebbe che il film dedicato alla vita di Freddie Mercury stia per giungere sul grande schermo (in Italia ancora non viene proiettato).
Ci sono delle storie che aleggiano intorno a questa produzione, che ormai dura da quasi un decennio. Ad esempio Sasha Baron Cohen fu l’attore che inizialmente avrebbe dovuto interpretare il cantante, i motivi che lo portarono a declinare l’offerta fu per una “chiacchierata” fatta con Brian May.
In sostanza May disse a Cohen che a metà del film sarebbe accaduto qualcosa di sbalorditivo, ovvero Freddie sarebbe morto e nella seconda parte si vede la band che in qualche modo va avanti. Coeh rispose che:”ascoltatemi, nessuno andrà mai a vedere un film dove il personaggio principale muore per AIDS e voi andate avanti!“.
Cohen fu sostituito ed il film è stato realizzato.
Un ricordo personale che ho, fu il funerale di Freddie. Guardai in tv questa macchina che passava tra la folla; tantissimi fan in lacrime e disperati, per aver perso un qualcuno che, seppur sconosciuto, era entrato nelle loro vite emozionandoli. Ero una bambina di 9 anni, ma ricordo tutto, già ascoltavo musica rock e conoscevo i Queen, e sento ancora oggi le emozioni di allora.
L’Ultimo videoclip che Freddie realizzò!