La pimba è un sottogenere di musica popolare portoghese. E’ una musica divertente, coinvolgente e maliziosa, “brejeira”, ossia leggera, libertina. E’ puramente di intrattenimento ma i testi sono nella loro maliziosità, estremamente raffinati. La melodia è semplice, senza grandi variazioni, i ritornelli sono dei motivetti divertenti. Eppure nella sua semplicità parla di pensieri proibiti, di tabù sociali e di paure nascoste. E’ un genere che si prende gioco dell’ascoltatore, lo schernisce. Sprona la fantasia dell’ascoltatore e lo provoca con battute sessuali. La pimba è una beffa continua, è un gioco comico elegante in cui “niente è quello che sembra”.
Uno degli esponenti più interessanti della pimba è Quim Barreiros. La sua canzone “Bacalhau à portuguesa” è il manifesto di questo genere. Barreiros si prende gioco del popolo portoghese, facendo spirito proprio su un pesce sacro per la cultura: il baccalà. Trasforma il baccalà in un doppio senso malizioso. Maria è la protagonista del gioco seducente, proprio Maria, un altro nome sacro. Barreiros è uno scanzonato cantante di musica folk che suona la fisarmonica, ma con uno spiccato senso dello humor. Quello humor che ricorda i nostri “Elio e le storie tese”, con il loro sarcasmo e la loro schiettezza. Una musica che esplicita i desideri nascosti, che dipinge il mondo come è dietro le maschere.
E non solo Barreiros ma anche Emanuel, che scrive “Pimba, pimba”. Riconosciuto come il re della musica popolare, porta questo genere anche oltreoceano, in Brasile. Grazie a lui il genere diventa famosissimo. Non esiste queima, una festa universitaria famosissima in Portogallo, senza pimba. Ogni anno la line-up del festival si riempie di artisti pimba: Nel Monteiro, Maria Lisboa, Belito Campos e molti altri. Una musica folk che non ha smesso di avere eco in Portogallo. Una semplicità quasi rurale ma che diverte e alleggerisce la classica “nostalgia alla portoghese”.
La pimba è il controcanto del fado portoghese. Il Portogallo è un paese che sa ridere e soffrire allo stesso tempo.