Oggi, 17 settembre 2019. Ottantotto anni fa, 17 settembre del 1931. Tantissimi anni, un unico mito in un nome: Anne Bancroft. Il 17 Settembre del 1981 nacque quella bambina che presto diventò una meravigliosa donna, una donna degna di calcare le scene di quei film che allora facevano l’America, film che la videro in veste d’attrice in moltissimi ruoli; nella maturazione della sua carriera, l’indipendenza e le conoscenze raggiunte la portarono alla regia e alla sceneggiatura di Pastasciutta… amore mio (1980).
Le origini
Anne Bancroft, un nome dal sapore estero, un nome che potrebbe benissimo sapere di america Difficilmente si potrebbe pensare altrimenti. E invece quella famiglia aveva origini italiane. Sì. Precisamente veniva da Muro Lucano, un comune della provincia di Potenza. I genitori di Anne erano quindi lucani, immigrati italiani nel Nuovo Continente.
Anne, dal vero nome di battesimo di Anna Maria Louise Italiano, una ragazza che prese lezioni di danza e recitazione, seguendo quella che sarebbe stata la sua passione e la sua fortuna.
Anne, la giovanissima, la diciassettenne che superò le selezioni per la storica American Academy of Dramatic Arts di New York . Una carriera artistica fresca che già cominciava a prendere il volo. E un nome d’arte che già probabilmente si distingueva: Anne Marno.
La carriera
1952: a soli ventun anni, esordì a Hollywood a fianco di nientepopodi meno che Marylin Monroe e Richard Widmark col film La tua bocca brucia, di Roy Ward Baker. Ma Anne era una personalità molto particolare: il cinema non le bastava, non la soddisfava. Tormentata da questa sensazione, decise di ritornare al teatro. Frequentò l’Actors studio esordendo poi a Broadway nel 1952, con lo spettacolo Due sull’altalena di William Gibson (famoso drammaturgo e scrittore statunitense), al fianco di Henry Fonda; lo show ebbe enorme successo, tanto da farle ottenere un Tony Award.
Con la trasposizione cinematografica della pièce Anna dei miracoli, la nostra attrice si guadagnò un premio Oscar e un BAFTA come attrice internazionale dell’anno. Il volo che la Bancroft prese già diversi anni prima era ormai diventato un volo a complete ali spiegate, un volo di successi uno dietro l’altro: Frenesia e piacere di Jack Clayton (che le fa vincere un secondo BAFTA), La vita scorre sul filo di Sydney Pollack, Missione in Manciuria di John Ford, Il laureato di Mike Nichols.
1964, il matrimonio con lui: Mel Brooks. Un’unione sentimentale ma anche artistica, che la vede attrice nei film del marito, come L’ultima follia (1975) e Essere o non essere(1983).
E ancora le sue interpretazioni in questi film: Prigioniero della seconda strada di Melvin Frank; Due vite, una svolta di Herbert Ross; The Elephant Man di David Lynch; Cercando la Garbo di Sidney Lumet; Agnese di Dio di Norman Jewison; 84 Charing Cross Road di David Hugh Jones; Amici, complici, amanti di Paul Bogart; Malice – Il sospetto di Harold Becker; Gli anni dei ricordi di Jocelyn Moorhouse; Soldato Jane di Ridley Scott;Tentazioni d’amore di Edward Norton e molti altri.
Ricordiamola
Anne morirà di cancro a New York, il 6 Giugno del 2005. Anne ha vissuto pienamente quella sua America, quell’America del Bronx che è stata la sua infanzia, quell’America di Hollywood che è stata la sua vita e che l’ha resa un’icona.
Sicuramente è stata una donna che ha amato la sua carriera ma che forse, ancor di più, ha amato la sua famiglia.
Concludiamo con una delle frasi della Bancroft: