Il Brasile sul palco di Sanremo

Due artisti brasiliani di grande calibro ospiti a Sanremo nella serata dedicata ai duetti: Ana Carolina e Daniel Jobim. Bossa nova e musica leggera italiana, si incontrano in un sodalizio magico.

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Serata dei duetti a Sanremo. Probabilmente in molti si sono chiesti chi fossero gli artisti scelti da Mario Biondi per interpretare la sua canzone: Rivederti. Biondi ha portato sul palco dell’Ariston il Brasile e venerdì lo hanno accompagnato due artisti che in quella terra ci sono nati. Perché “Brasil” è  il centro della ricerca musicale che lo ha impegnato in questo ultimo anno. I frutti di questo lavoro potranno essere apprezzati nell’album in uscita il 9 marzo.

E se per le serate canoniche del festival il testo era italiano ma la melodia straniera, nella serata dei duetti  ci  è sembrato di assistere ad un festival internazionale. Un ritmo travolgente che non solo emulava il ritmo brasiliano, ma lo incarnava nei due interpreti: Ana Carolina e Daniel Jobim.

Daniel Jobim ha il jazz nel sangue. Nipote di un capostipite del jazz brasiliano, Tom Jobim, che nel 1960 ha trasformato un genere musicale di origine americana in un nuovo genere genuinamente brasiliano: Bossa Nova. Con il suo pianoforte incanta l’Ariston,solo l’eco dei suoi tasti. Per un momento ci spostiamo con il cuore e le orecchie, al carnevale di Rio de Janeiro. Ana Carolina è una cantante dalla voce profonda,un timbro graffiato e un carisma travolgente. Un’artista che ha la capacità di riempire ogni spazio vuoto con la sua tessitura vocale da contralto. Famosa per le sue collaborazioni con Seu Jorge, uno dei più grandi cantanti brasiliani di questo secolo e dello scorso. Ha collaborato anche con Chiara Civello, cantante apprezzatissima nel mondo del jazz, che proprio qualche anno fa aveva calcato il palco di Sanremo. Due interpreti che dunque, possono vantare un lungo curriculum internazionale. Capaci di portare il Brasile in giro per il mondo e farlo sposare perfettamente con altre nazioni in un’inscindibile connubio di “multiritmicità” e “multiculturalità”.

Su quel palco quella sera erano tre i cantanti di calibro internazionale. Il curriculum di Mario Biondi infatti, è ricco di tour oltreoceano di grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. Una scelta coraggiosa quella di Biondi al festival. Canta in italiano il sound brasiliano. Ma soprattutto canta in portoghese nella sera dei duetti, in un festival che tiene alla propria marca italiana. Forse che Biondi ha inaugurato un nuovo sodalizio tra musica italiana e brasiliana? Un nuovo festival  fatto di ricerche tra i sound stranieri e il testo italiano?

Attendiamo il nuovo album e soprattutto i prossimi festival.

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