10 album da ascoltare in autunno

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musica per l'autunno

Cambia la stagione, cambia il tempo, e con essi anche la musica. Oggi proponiamo dieci album che si adattano all’atmosfera, alle sensazioni e alle situazioni in cui si può incorrere durante l’autunno. Musica per riflettere, da assaporare di fronte a un fuoco con una tazza di tè, o da cui essere accompagnati durante la routine quotidiana.

Eye To The Telescope – KT Tunstall

Eye To The Telescope, KT Tunstall

Una cantautrice sottovalutata, una chitarra acustica senza fronzoli, una voce profonda e rocciosa, ed ecco il debutto folk-pop di una stella durata troppo poco. Black Horse And The Cherry Tree è la canzone che tutti ricordano dall’album Eye To The Telescope, ed è invecchiata come il buon vino, ma quella che bisognerebbe assolutamente recuperare è Another Place To Fall. La breakup song che è passata in sordina, quella in cui Kate Victoria manda a quel paese un uomo che se la crede troppo e che continua a vedersi come migliore di quanto non sia. Forse la Tunstall viene ricordata soprattutto per un pop rock più ruvido, ma è quando sale l’atmosfera che arriva ai suoi picchi di qualità. Un po’ rock, un po’ radiofonica: sempre impavida e mai intimorita. Come tutti dovremmo sentirci in autunno, all’inizio di un nuovo anno di lavoro. 

Calling All Magicians – Danielle Spencer

Album per l'autunno: Calling All Magicians di Danielle Spencer

La maggioranza la conoscerà forse dal suo altalenante rapporto romantico con Russel Crowe, conclusosi in un divorzio nel 2018, ma Danielle Spencer è anche una capacissima pianista e compositrice. Calling All Magicians esce nel 2010: è una collezione di suoni poderosi e vocalità un po’ distorte, che trasportano in un’atmosfera quasi onirica. Danielle Spencer aggredisce i tasti del pianoforte, li colpisce quasi con furia, come se a tratti parlasse attraverso di quelli. Canta con voce tremula, quasi inquietante, ma non pare mai priva di sicurezza. Non è un album semplice, sicuramente diverso da molte raccolte di ballate pop, ma nella sua stramberia si adatta magnificamente alle atmosfere dell’autunno. Suona meglio a notte fonda – dopotutto non fa tanto rumore, ma quella splendida luna piena in copertina sembrerà di averla accanto. 

Our Version Of Events – Emeli Sandé

Our Version Of Events di Emeli Sandè

L’autunno è spesso un periodo di cambiamento, e con esso di incertezze. Nuovi ambienti, nuove compagnie, situazioni alle quali non si era provveduto. Emeli Sandé è qui per voi, con una tazza di cioccolata calda e un sorriso affettuoso su due guance paffute. Assieme a Nightfall dei Little Big Town – che forse è più adatto alla primavera nella quale è stato rilasciato – il debutto della signorina Sandé è l’album di conforto per eccellenza. La vocalist inglese dalla voce sottile e carezzevole si presentava come un’amica fedele, disposta a starti accanto nei momenti di difficoltà e sollevare la tua voce quando ne hai bisogno. Un porto sicuro per le brutte giornate d’autunno, una voce sempre vicina alla quale affidarsi. La carriera di Emeli Sandé meritava molto più di quanto non ha avuto, e per un attimo si può tornare a farla brillare. 

9 – Damien Rice

9 di Damien Rice

Il vecchio re del folk-pop cantautoriale ha forse completato il suo magnum opus con 9, un album che si rende necessario ascoltare in qualunque momento difficile. Un must have per tutti gli appassionati del genere, con tutta l’allegria decadente di un pub irlandese in un giorno di pioggia. Un lavoro melanconico, ma anche accogliente, che riesce ad essere profondamente personale senza lasciarsi indietro un sapore universale. Indimenticabile 9 Crimes: la voce roca e graffiata di Rice è accompagnata da quella delicata ed eterea di Lisa Hannigan, protetta dell’epoca e storia compagna di lavoro. E come dimenticare il ritornello di Rootless Tree, una mitraglia di improperi volgari che precedono sia Lily Allen che CeeLo Green. Per testimoniare che, nelle mani giuste, anche il cantautorato può essere vicino all’uomo comune…

The Family Jewels – Marina & The Diamonds

Album per l'autunno: The Family Jewels di Marina & The Diamonds

È spesso triste quando l’album di debutto di un artista è anche il più bello che abbia mai fatto, ma nel caso della popstar anglo-greca si tratta di uno standard alto pure per colleghe più stagionate. The Family Jewels è la sorella cattiva di Our Version Of Events: anzi, in qualche maniera sembra raccontato dalla persona alla quale l’album della Sandé è dedicato. E la Diamandis di jewels, di un’amica affettuosa e pronta all’ascolto, ha un bisogno disperato. Una giovane donna dalle idee confuse, su di sé e sul mondo, che ha tanto da dire ma non sa come e a chi dirlo. Tutte le pessime abitudini, i dubbi, le gelosie meschine in cui tutti si possono ritrovare, cantati da una voce inconfondibile, profonda e fredda. The Family Jewels è un album dal sapore di calzini pesanti sui cuscini del letto, pensieri segreti e piccole malelingue – il lato dell’autunno meno simpatico ma più umano, quello che forse non vogliamo far vedere.

Back To Basics – Christina Aguilera 

Back To Basics di Christina Aguilera

Durante i suoi anni d’oro, la Voce della Generazione realizzò un lavoro che riportava agli anni venti – quelli precedenti, s’intende, non quelli iniziati qualche mese fa. L‘album è stato pubblicato in agosto, prima dell’autunno, ma i classici che contiene li ricordano tutti. L’eleganza dell’Aguilera che calca il palcoscenico in abiti da flapper rimane uno dei punti più alti della musica di due decenni fa, e le immagini che porta con sé sono a dir poco iconiche. Back To Basic evoca locali caldi, abiti eleganti e divertimento smodato, anche con la consapevolezza che il viaggio di ritorno a casa sarà in un’automobile fredda. E per chi in autunno supera delle ricorrenze difficili, magari delle perdite, la situazione narrata in Hurt non può non colpire e sembrare vicina. La canzone è forse la più bella, oggettivamente, della ricca discografia della Aguilera, con una messa in mostra vocale di primissimo livello. 

Everytime We Touch – Cascada 

Everytime We Touch dei Cascada

Forse l’unica “eccezione” al tema di fondo di questa lista. L’album europop per eccellenza, quello che contiene la loro canzone più iconica e amata: anche in un autunno dove ballare diventa sempre più difficile e pericoloso, i Cascada permettono di portarsi a casa un po’ di luci stroboscopiche. Il gruppo di Bonn è ormai in fase di iato dal 2011, ma un periodo di grande nostalgia per gli anni 2000 come questo li accoglie sempre con grande affetto. Natalie Hought e i suoi collaboratori sapevano far ballare con poco: un beat travolgente, un’atmosfera quasi fiabesca e una vocalist pungente e forte, ma mai ostica. Everytime We Touch è ottimo anche per i pomeriggi di fitness, in una palestra circondata dalla pioggia o in un semplice salotto di casa. L’energia dei Cascada è l’antidoto ideale per l’intorpidimento stagionale, ed offre un dolce sollievo col ricominciare della routine. 

Have You Lost Your Mind Yet? – Fantastic Negrito 

Album per l'autunno: Have You Lost Your Mind Yet? di Fantastic Negrito

Doveva esserci almeno un album uscito nel 2020, e tra i tanti emerge un lavoro molto particolare rilasciato proprio un mese prima dell’autunno. Have You Lost Your Mind Yet è un lavoro agghiacciante, una sorta di sperimentazione di rock classico e hip hop che guarda al mondo contemporaneo a tinte fosche. Fantastic Negrito è lo pseudonimo di Xavier Amin Dphrepaulezz (pron. “deefrepahlez”), che nel 2020 ha rilasciato il suo quinto album Have You Lost Your Mind Yet?. Un lavoro rock e blues freddo, forte, con un senso di sconforto e di rabbia alla radice. Un sentimento condiviso universalmente in America e anche fuori, in risposta alle situazioni politiche e sociali in corso. Comunicato con uno stile rock forte, brutale e autoriale, che lascia letteralmente i brividi quando viene concluso. Chi è fortunato potrà trovare alla radio il singolo How Long, e lasciarsi guidare dalla voce rauca dell’autore mentre esprime tutta la sua rabbia sfrenata e giusta. 

Sound & Color – Alabama Shakes 

Sound & Color degli Alabama Shakes

Per alcuni l’album più bello del 2015, il debutto della band di Brittany Howard è stato descritto dal critico online Crash Thompson come “se Aretha Franklin fosse a capo dei Commodores e strimpellasse una Stratocaster come una professionista”. E non ci potrebbe essere descrizione più adatta, per un lavoro che sembra percorrere simultaneamente tutti i generi. Un album che prende la musica vintage e non si limita a rielaborarla con ottica moderna: vi gioca, la piega a suo piacimento, la scolpisce e la imbottisce di steroidi. Un album per tutti i target, per tutte le emozioni: e non perché blando, come si direbbe per altri, ma perché completo di ogni sfaccettatura. Le sue atmosfere famigliari ed energetiche e la poderosa voce della frontman fanno di Sound & Color un lavoro da recuperare, sempre, anche per chi lo conosce già e l’ha consumato avidamente negli anni. In attesa, forse futile, del grande ritorno degli Alabama Shakes.  

Nightmare Revisited – Artisti Vari 

Album per l'autunno: Nightmare Revisited

Non si può dire autunno senza dire Halloween, e non c’è Halloween senza The Nightmare Before Christmas. Il film d’animazione è un classico senza tempo, e la colonna sonora di Danny Elfmann è uno dei suoi elementi più amati. L’album Nightmare Revisited è stato rilasciato nel 2008 e sente un po’ il peso degli anni, soprattutto per la lineup degli artisti scelti. Ma le cover sono splendide, ciascuna diversa dall’altra, e trasmettono un’atmosfera da horror pacchiano cui è difficile resistere. Si segnalano per eccellenza This Is Halloween cantata da un Marilyn Manson dal ringhio sfrenato, e la già struggente Sally’s Song ancora più dolorosa dalla melanconica voce di Amy Lee. È tuttavia molto più soddisfacente ascoltare il lavoro già completo, senza prendersi eccessivamente sul serio. E se si ha tempo, naturalmente, tirare fuori dallo scaffale il film da cui hanno origine. 

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