Si balla sulle note di “Hangover” di Zak. Andiamo a saperne di più del brano d’esordio di Zak e dell’artista.
Zak pubblica “Hangover”
Il cantautore bresciano Zak esordisce come solista con il brano “Hangover” pubblicato per Indie Box/ADA Music Italy.
Come nasce la canzone?
Hangover – spiega – è nata un sabato mattina da un forte mal di testa e da qualche crampo allo stomaco. Stavo passando un periodo non proprio eccezionale, ma di fatto in quel periodo non mi ero accorto che stavo vivendo a pieno e senza regole. Probabilmente nel mio disagio ero terribilmente libero, di sbagliare, cadere, rialzarmi e ricadere. Alcuni giorni ero apatico, altri euforico, in altri lunatico e la mia unica costante era la musica. Mi sveglio sul divano, ho subito pensieri in testa che corrono come un criceto sulla ruota e comincio ad appuntarmi su un block notes parole come “disagio”, “locale”, “divertimento”, “amore”, “solitudine”, “festa”, “venerdì”. In mezzo a questi presunti hashtag senza accorgermi era nato questo brano e nel corso della giornata, presa in mano la chitarra, prendeva forma la melodia.
Cosa descrive la canzone?
La canzone racconta in modo ironico e non banale le vicissitudini e le conseguenze inevitabili della fine di una relazione e di come ci si possa sentire un “pesce fuor d’acqua”. Il brano affronta il tema della “mancanza” con la leggerezza dell’inciso “L’Hangover è soltanto un altro giorno senza te”. Ma con la volontà di reagire a un disagio che notte dopo notte ci porta, nel bene e nel male, a vivere e affrontare situazioni e momenti contrastanti. Hangover è una storia di tante storie, ma è soprattutto un messaggio positivo sul non arrendersi mai e sul non lasciarsi andare.
Chi è Zak?
Nato a Brescia e cresciuto sulle rive del Lago di Garda, Zak prende tra le mani la sua prima chitarra all’età di 10 anni.
In epoca non sospetta dove la musica per essere scoperta necessitava non delle moderne piattaforme digitali ma piuttosto di supporti fisici, tra un vecchio giradischi, musicassette e CD, passa la sua adolescenza a scoprire, capire, ascoltare e innamorarsi della musica stessa.
Negli stessi anni forma il suo primo gruppo per poi arrivare nel 2003 a creare e suonare nella garage band “The Oranges” come bassista. Successivamente nasceranno gli Speedliner. E chiusa questa parentesi, nel 2018 sarà la volta de “Gli Animali Notturni” (band in attività della quale è attualmente cantante). La necessità di scrivere e esplorare nuove dinamiche lo porta nel 2022 a iniziare il suo progetto parallelo solista utilizzando lo pseudonimo che da tutta la vita lo accompagna.
Oltre a essere il suo nome, Zak è un suono onomatopeico, un taglio, un colpo, un’idea. Le sue principali influenze musicali, trovano ispirazione nel cantautorato di Battisti, passando per Vasco Rossi, gli Afterhours, i Verdena e i Negrita per citarne alcuni. I suoi miti sono e rimangono David Bowie e Lou Reed. Per Zak la musica è un viaggio in divenire, qualcosa di disordinatamente Punk e delicatamente Pop.
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https://spettacolo.periodicodaily.com/ave-rico-torna-con-tonno/