Woodstock: basta questo nome per far capire di cosa stiamo parlando anche ai più giovanissimi. Il festival di Woodstock è stato un evento leggendario che oggi festeggia i suoi onorati 50 anni. Tra il 15 e 18 agosto del 1969 si svolsero tre giorni dedicati alla pace e alla musica rock che attirarono circa un milione di spettatori, una quantità veramente impressionante sebbene le fonti sul numero esatto di persone presenti non siano certe.
Erano i tempi della cultura hippie, dei figli dei fiori, del “pace e amore”, erano tempi di rivoluzione musicale. Woodstock è il nome della città vicina al luogo del festival, nella contea di Ulster, stato di New York; in realtà l’evento era stato programmato fino al 17 ma a causa del suo successo fu prolungato di un giorno.
L’idea di organizzare questa iniziativa fu di John Roberts e Joel Rosenman che pubblicarono un annuncio sul New York Times e furono successivamente contattati da Michael Lang e Artie Kornfeld.
Altoparlanti, tende, teli, musica, persone: questo fu Woodstock. Tra gli artisti si esibirono alcuni tra i più famosi degli anni ’60, basti citare Richie Havens, John Sebastian, Joan Baez e Jimi Hendrix che si esibì per ultimo, il 18 mattina, quando molti spettatori erano già stati costretti a lasciare il festival.
Ci furono anche numerosi rifiuti importanti come: i Beatles che si sciolsero ufficialmente un anno dopo, nel 1970; Bob Dylan; i Doors recentemente accusati per le presunte esibizioni oscene di Jim Morrison e i Led Zeppelin che non volevano essere solo un’altra “band in scaletta”.
Per il primo giorno e mezzo di festival l’unico reporter presente era Barnard Collier del New York Times che sottolineò quanto i suoi capo redattori volessero che lui raccontasse i disagi dell’evento: l’alcol, la droga, la mancanza di servizi igienici e di pronto soccorso, la presunta violenza tra i giovani presenti.
Collier si oppose e riuscì finalmente a raccontare la storia di Woodstock dal suo punto di vista, da persona che realmente era lì e voleva esprimere quel concetto di pace e amore che era l’anima del festival.