Winx Club, le fate moderne parlano italiano

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Salve! Oggi voglio parlarvi di un cartone animato nostrano, anche se il titolo potrebbe far pensare il contrario.

Winx Club è nato dalla fantasia di Iginio Straffi, che replicò in parte l’enorme successo con Monster Allergy (2003) e altre serie come Mia and Me (2011).

Ma partiamo dal titolo: che cosa significa Winx?

In verità non c’è un vero e proprio significato, ma più una semplice contrazione del termine inglese “wings”, ossia “ali”, come quelle di farfalla che decorano il logo.

Il primo personaggio che incontriamo è Bloom, la vera protagonista. Sedici anni, capelli rosso fiamma, Bloom vive a Gardenia con i suoi genitori Mike e Vanessa, proprietari di un negozio di fiori. Il suo incontro con Stella, fata del sole e principessa di Solaria, le apre un mondo nuovo di cui non aveva mai sospettato l’esistenza: Bloom scopre infatti di possedere il potere della Fiamma del Drago, e per aiutarla ad esercitarlo Stella la porta con sé ad Alfea, la scuola di fate della Dimensione Magica. Qui le due ragazze fanno la conoscenza di quelle che diventeranno le loro migliori amiche e membri del Winx Club.

Flora di Linphea, fata dei fiori; Musa di Melody, fata della musica; e Tecna di Zenith, fata della tecnologia.

Naturalmente il cast non sarebbe completo senza le antagoniste, che in questo caso rispondono ai nomi di Icy (strega del ghiaccio), Darcy (strega dell’oscurità) e Stormy (strega dei fulmini); le Trix, studentesse nella scuola di streghe di Torrenuvola. Per non parlare della controparte maschile, gli Specialisti di Fonterossa, nelle persone di Sky, Brandon, Riven e Timmy. Nel corso delle stagioni si aggiungono poi Aisha di Andros, fata dei fluidi, e Roxy, fata degli animali. Fra gli Specialisti fanno invece il loro ingresso Helia e Nobu, insieme a nuovi nemici.

Al suo esordio nel 2004 la serie riscosse subito un enorme successo. Sì, forse la contrapposizione bene e male, fate e streghe non è nulla di originale, visto e rivisto in parecchie opere precedenti: ma ciò che Iginio Straffi ha creato è ben più di questo. Nessuno dei personaggi è solo buono o solo cattivo; sbagliano, fanno errori, tentano di rimediare; Darcy, una delle Trix, ha in sé qualcosa di positivo come Riven, uno dei “buoni”, può cedere alle debolezze del “lato oscuro”.

Ogni Winx ha tratti distintivi nei quali le bambine potevano e possono immedesimarsi, e a farla da padroni più che la magia o le battaglie sono i sentimenti, l’amicizia e le storie d’amore, il sentirsi sempre unite nonostante le differenze e un certo tipo di integrazione (Musa è di ascendenze cinesi mentre Aisha e Nobu sono di colore).

Con l’avvicendarsi delle stagioni la storia si tinge anche di contenuti più adulti: un caso emblematico è la morte di uno dei personaggi più importanti nella quarta, o il divorzio dei genitori di Stella.

Esploso come fenomeno di costume e ormai giunto all’ottava stagione (più due film e un musical), Winx Club ha naturalmente prodotto un notevole merchandise, e anche se può avere perso un po’ di smalto nel tempo, rimane una delle serie più emblematiche degli ultimi anni. La prova che anche nel nostro Paese possono nascere ottime idee.

https://www.youtube.com/watch?v=COeeb-dMdls

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