In occasione della 80° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, Genova viene portata in laguna da “Vite non calcolate”.
“Vite non cacolate”
Vite non calcolate è presentato nell’ambito dell’evento di premiazione della 2a edizione del Premio collaterale ufficiale “Cinema&Arts”, ideato da Alessio Nardin e ancora, curato da Teatro Kalambur, Ateatro ed Accademia Eleonora Duse-Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative, giovedì 7 settembre 2023.
In quale location?
L’evento si svolgerà dalle 16.30 alle 18.30, presso il Venice Production Bridge Meeting Space all’Excelsior Hotel del Lido di Venezia.
Trama
Vite non calcolate” – che prende il suo titolo da un verso della poesia Una vita all’istante di Wisława Szymborska, letta da Maddalena Crippa nel finale del film – accende i riflettori su un angolo di Genova incantevole ma ancora poco conosciuto, e sui suoi singolari abitanti: una città invisibile abitata da invisibili.
L’ Abbazia
L’ Abbazia di San Nicolò al Boschetto, che ora ospita un centro di accoglienza, è infatti, un gioiello di architettura medievale e rinascimentale nascosto nel cuore della Val Polcevera, l’area industriale della città colpita dal crollo di Ponte Morandi. Alla storia di questo luogo e alle storie di chi oggi ci vive è dedicato il film, che approda al Lido di Venezia dopo la presentazione in concorso al Biografilm Festival di Bologna lo scorso giugno.
Vite non calcolate: il protagonista
Protagonista e voce narrante del film è lo scrittore Ermanno Cavazzoni.
Marco Bucci (Sindaco di Genova)
Genova sarà protagonista a Venezia grazie all’opera realizzata da Ermanno Cavazzoni e Sergio Maifredi , “Vite non calcolate” esamina infatti, le storie e le emozioni vissute al Boschetto, una storica realtà della nostra città. Il centro di accoglienza sorge nell’antica Abbazia di San Nicolò del Boschetto, un edificio infatti, risalente addirittura al XV secolo”.
I ringraziamenti
Complimenti inoltre a Cavazzoni e Maifredi per la realizzazione di questo film che descrive in modo emozionante le vite di tutte le persone che hanno frequentato questo luogo, con un occhio attento alla storia e alla bellezza della nostra Genova. Un’opera che merita un palcoscenico prestigioso come quello di Venezia”..