Vinicio Capossela: “Bestiario d’amore” piano e voce

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Vinicio Capossela:

Da Vinicio Capossela, dopo aver ascoltato per decine e decine di volte: Canzoni a manovella, pensavo di aver veramente ascoltato tutto. Lui invece queste cose non le fa, quindi decide di sbalordire ogni volta e in modo totalmente inaspettato.

Vinicio Capossela è il top della musica italiana?

Dal mio personale punto di vista direi proprio di sì. Capossella è in grado di usare tutti i generi musicali a suo piacimento, con totale disinvoltura e originalità. Un album denso di significato che si apre al suo mondo, con una visione dello stesso originale e un po’ sofferente. Vinicio colpisce ancora mi verrebbe da dire, ma purtroppo non posso parlare per tutti, in quanto, come tutti i geni ribelli, Capossela va amato. Per parlare d’amore ai tempi del grande distanziamento, Vinicio Capossela ha diffuso sui propri canali social una serie di dialoghi a partire dal suo ultimo progetto discografico Bestiario d’amore. È una piccola opera composta di 4 brani di ambientazione trobadorica. Hanno preso parte a questa piccola rassegna virtuale la grande medievalista Chiara Frugoni, l’artista Elisa Seitzinger, il filologo Francesco Zambon e lo storico Alessandro Barbero.

Vinicio racconta

Un anno fa, mentre il virus dell’infelicità andava annunciandosi, pubblicavamo uno scrigno musicale miniato, la cui materia poetica era tratta da alcuni trovatori duecenteschi. Bestiario d’amore di R. de Fournival è una trattato sull’amore, l’estremo bando di un innamorato che convocando le leggi stesse della natura cerca di convincere l’amata. E’ un concertato che parla a tutte le cinque porte dei sensi, in maniera assolutamente attuale. Forse perché l’amore è l’unico tema sul quale non siamo mai davvero cambiati. Dove continuiamo a ragliare, covare, volare, fornirci di unghia, di corna e di coda, e siamo corvo, cigno e balena. Per parlare d’amore, ai tempi del grande distanziamento, abbiamo organizzato tre incontri con tre grandi studiosi e un’ artista, Elisa Seitzinger. Con Chiara Frugoni, Francesco Zambon e Alessandro Barbero parleremo di immagine e testo. Medioevo e postmoderno, scienza e credenza, poesi e storia. Del resto questo anno San Valentino coincide con la domenica di Carnevale e, se pure a distanza, buttiamoci insieme nella grande mascherata del bestiario dell’amore“.

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