Noah Baumbach ha realizzato storie meravigliosamente oneste sulle famiglie da sempre, ma questa è davvero speciale. Sembra decisamente un po’ personale, qualcosa che ha attraversato, ma è in grado di trasferire questa onestà sul grande schermo e raccontarci una storia emotiva, mostrarci come l’amore rimane, anche dopo il divorzio. La storia del matrimonio è in realtà una storia di divorzio, “una storia d’amore che si rivela all’interno della crisi”.
Marriage Story di Noah Baumbach parla di un matrimonio disintegrato tra Nicole, interpretato da Johansson, un’attrice di talento di Los Angeles, e Charlie, interpretato da Driver, un talentuoso regista teatrale di New York City. I due hanno un figlio piccolo di nome Henry, e vivono a New York City da molti anni organizzando produzioni. Ma mentre iniziano a divorziare, Nicole ritorna a Los Angeles per vivere con sua madre e recitare in una serie TV. Oltre ad essere un film sul divorzio, Marriage Story è anche l’epitome di un film tra New York e Los Angeles. È una battaglia costante tra il motivo per cui una città è migliore dell’altra e quanto sia difficile passare il tempo viaggiando verso entrambi. Il film si apre con le lettere che ognuno ha scritto spiegando ciò che amano l’uno dell’altro, che è un quadro importante in quanto scorre da una scena all’altra una volta che le loro vite iniziano a separarsi. Questo rende triste e frustrante, ma avvincente guardare comunque.
[ngg src=”galleries” ids=”9″ display=”basic_imagebrowser”]Ci sono due scene fantastiche in Marriage Story. Una è una grande battaglia e funziona in modo eccellente grazie al montaggio. Il modo in cui si interseca è così perfettamente fluido e mantiene lo slancio in moto, senza mai portarci fuori dalla scena o farla crollare. È una master class per il montaggio di film e sembra perfetta perché è necessario per far funzionare la scena così come funziona. Ed è una scena intensa. Brutalmente onesto, difficile da guardare, ma necessario e importante. E un altro momento musicale a sorpresa alla fine.