Valentina Cortese, ricordando l’ultima divina

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Valentina Cortese, il saluto di Milano

Valentina Cortese e il saluto di Milano e di chi l’amava. L’ultima delle divine si è spenta pochi giorni fa a Milano, all’età di 96 anni. L’artista ha avuto l’onore di ricevere l’ultimo saluto al teatro Piccolo Grassi di Milano, onore che è toccato solo a pochi artisti.

Valentina Cortese

Sergio Escobar, direttore del Piccolo ha ricordato l’attrice con queste parole affettuose e sincere: «Valentina Cortese era il Piccolo, era il Teatro e tanto di più. Raffinata e impetuosa. Ipnotica per me, che quando la incontrai per la prima volta, nel 1979, avevo poco meno di trent’anni. Era una donna elegante, ironica, un’attrice immensa. Anima e corpo, voce e occhi di una scena senza fine». Valentina Cortese riposa ora al cimitero Monumentale di Milano, come  tutti i grandi artisti della città meneghina.

Valentina Cortese, una vita per l’arte

Forse chi è più giovane di Valentina Cortese ha poca memoria, ma lei è stata una grande attrice italiana, famosissima in tutto il mondo, dai tempi dei telefoni bianchi a Hollywood. Un’attrice completa sia di cinema e soprattutto dell’amato teatro.

Valentina nasce a Stresa 1° gennaio 1923. Debutta a 17 anni nel ’40 nel cinema. il primo ruolo importante lo ottiene in La cena delle beffe (1942) di Alessandro Blasetti, ma il successo arriva con  Caccia all’uomo (1948) e Tempesta su Parigi (1948).

Valentina Cortese
Valentina Cortese, La cena delle beffe: una scena

La sua vita è stata una lunga e affascinante salita. Valentina Cortese era infatti figlia di un legame illegittimo; piccola, la giovane mamma l’aveva affidata a una contadina, vicino Cremona. Da adolescente torna a vivere con i nonni materni a Torino. Ricordava che il suo immancabile foulard sul capo era un gesto d’affetto alle donne contadine che l’avevano cresciuta e che lo indossavano d’abitudine.

Carriera e vita privata

Valentina Cortese ha lavorato con i più grandi del cinema e del teatro italiano. Ricordiamo che François Truffaut la fa recitare in Effetto notte (1973) grazie al quale ottiene la nomination all’Oscar, come attrice non protagonista. Molti registi famosi l’hanno voluta nelle loro opere come Zeffirelli, Dassin, Mankiewicz, il già citato Truffaut, Fellini, Antonioni.  

Valentina Cortese
Valentina Cortese, Effetto notte: una scena

L’ultima sua apparizione al cinema è del 2017 dove recita nel film Diva. Non dimentichiamo il sodalizio artistico e sentimentale con il fondatore del Piccolo teatro e rimpianto attore e regista teatrale Giorgio Strehler, con cui ha una storia tumultuosa e passionale durata 15 anni. Ljuba nel Giardino dei ciliegi diretto a teatro da Strehler resta un cult della drammaturgia.

Giorgio Strehler e Valentina Cortese

Valentina Cortese, la divina

Oltre all’indiscutibile talento dell’attrice, bisogna ricordare l’immagine, da vera divina, molto glamour e sempre così affascinante. Bellissima, la voce cadenzata e armoniosa, come se l’essere attrice non fosse un mestiere ma un modo di essere; la sua vera anima. Certo erano altri tempi, e l’attrice a 25 anni, nel 1948, era già a Hollywood, con un contratto con la 20th Century Fox.

Valentina Cortese, un’immagine giovanile in tutto il suo splendore

Era l’attrice italiana più famosa, e la prima attrice italiana popolare a Hollywood.

La bellezza non le mancava: occhi verdi da gatta, pelle bianca perlacea, ma neanche il carattere e la determinazione. Era amica e collega dei più grandi attori di Hollywood dei tempi d’oro, come: Gregory Peck, James Stewart, Spencer Tracy, Paul Newman, Cary Grant, Ingrid Bergman (le dedica il suo Oscar perché riteneva che a meritarlo quell’anno fosse proprio lei con Effetto notte)Charlie Chaplin. Il successo internazionale arriva grazie al regista Robert Wise con cui gira Ho paura di lui.

Nel ’51 sposa Richard Baseheart, un attore americano da cui divorzia nel 1960, e da cui ha l’unico figlio Jackie, morto nel 2015. Un dolore immenso e inconsolabile per l’attrice. Nel 2012 pubblica la sua biografia Quanti sono i domani passati dove racconta della sua incredibile vita.

Valentina Cortese e il figlio Jackie

Di Valentina Cortese ci restano 69 film e tanto, tanto teatro. Oltre al fondamentale incontro con Giorgio Strehler, l’attrice non lascerà mai il teatro, (indimenticabile il Magnificant di Alda Merini) fino all’applauso, nel 2014, dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al teatro Argentina di Roma, dove recita Testori, simbolo di Milano.   

Salutiamo una grande diva, l’ultima divina, ma soprattutto una donna che ha saputo vivere la sua vita pienamente e con un’intensità invidiabile.    

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