Al via da marzo la nuova edizione del Trieste Film Festival in Tour, iniziativa nata dalla collaborazione tra Lo Scrittoio e il Trieste Film Festival che quest’anno porta nelle sale italiane ben 7 titoli inediti, alcuni dei quali provenienti dai principali festival internazionali.
Che tipo di cinematografia proprone il “Trieste Film Festival in tour” ?
Dalla selezione dei film del #TSFFinTour 2024 emerge una società in profonda trasformazione in cui le ferite fisiche e psicologiche dei conflitti che si sono succeduti nel corso degli anni 90 del Novecento sono ancora aperte e dolorose. Ne risulta il ritratto di un’Europa centro orientale in cui le tensioni e le complessità politiche e sociali si riverberano sul quotidiano delle persone. Uno spaccato sociale che la cinematografia proposta dal Trieste Film Festival riesce a cogliere pienamente e con lucidità attraverso l’obiettivo di autori e autrici, siano essi giovani all’opera prima o affermati maestri.
Nicoletta Romeo
Come evidenzia la direttrice artistica Nicoletta Romeo si tratta di […] un festival che si è notevolmente consolidato e ampliato negli anni, affinando le proprie capacità di cogliere segnali, talenti, tendenze originali e innovative, includendo sempre anche gli autori più difficili e controversi, coloro i quali si pongono le domande fondamentali sulla vita e sull’arte, rimanendo spesso ai margini del mercato, sempre affamato di “storie” e “contenuti” dalle formule più facili, dal successo più immediato… ma forse lontane dall’immortalità e dalla verità della ricerca artistica.
La selezione dei film
La selezione dei film di quest’anno comprende quattro pellicole provenienti dal Concorso lungometraggi, una Fuori concorso e due dalla sezione Fuori dagli Sche[r]mi.
Arthur & Diana
Arthur & Diana, di Sara Summa, presentato in anteprima al Festival di Toronto nel 2023, è la storia di due fratelli che si mettono in viaggio, insieme al figlio piccolo della donna, partendo da Berlino alla volta di Parigi per la revisione annuale della loro vecchia auto. Ma il viaggio non sarà affatto rilassante e tra continue soste, intoppi, amori inaspettati e persino una caccia al tesoro i due avranno occasione di riallacciare i rapporti.
Blaga’s Lessons
Blaga’s Lessons (Urotcite na Blaga), di Stephan Komandarev, miglior film all’ultimo festival di Karlovy Vary, Premio Darko Bratina 2023 a Gorizia ed è scelto per rappresentare la Bulgaria agli Oscar. Protagonista è Blaga, un’insegnate in pensione che, vittima di una truffa telefonica, viene derubata dei risparmi di una vita e per questo, spinta dallo stato di necessità, inizia a sacrificare tutti i suoi principi.
Cherry Juice
Cherry Juice, di Mersiha Husagic, presentato in anteprima al Festival di Sarajevo nel 2023. Cosa rimane quando la guerra finisce? È questa la domanda a cui la regista cerca di trovare una risposta nel suo doppio ruolo di autrice e attrice protagonista e lo fa mettendo in scena una notte folle e selvaggia tra le strade di Sarajevo dove Selma (il suo personaggio) si trova a fare la conoscenza del giovane attore tedesco del film che lei stessa ha scritto ma che è annullato senza che nessuno glielo comunicasse.
Hotel Pula
Hotel Pula, di Andrej Korovljev, lungometraggio d’esordio del regista, presentato in anteprima al Pula Film Festival e successivamente in diversi festival internazionali, fra cui quelli di Sarajevo e Tallinn. È la storia di un amore impossibile nella Croazia del 1995 tra una giovane studentessa liceale di Pola e un profugo bosniaco molto più adulto di lei che vive in uno stato di sospensione e attesa nell’Hotel Pula, un albergo riconvertito a centro per rifugiati.
Libertate
Libertate, di Tudor Giurgiu, presentato all’ultimo Transilvania Film Festival e in altri festival internazionali tra cui quello di Sarajevo, è ambientato durante il caos della rivoluzione di dicembre 1989 quando la città di Sibiu (in Transilvania) diventa teatro di uno scontro tra soldati, poliziotti, civili e rappresentanti della polizia segreta. Nella speranza di far tornare tutto alla tranquillità il comandante della polizia viene gettato dall’esercito in una piscina vuota insieme ad un altro centinaio di prigionieri accusati di terrorismo, portando tutti a dubitare di tutti.
Lost Country
Lost Country, di Vladimir Perišić, è ispirato a fatti autobiografici, presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2023, dove Jovan Ginić ha vinto il premio come Miglior attore emergente (così come anche a Trieste). È la storia del dramma morale che il quindicenne Stefan deve affrontare durante le proteste contro il regime di Milošević, di cui la madre è portavoce, nella Serbia del 1996.
Stepne
Stepne, di Maryna Vroda, vincitore del premio per la Miglior regia al Festival di Locarno nel 2023, e vincitore del Premio Trieste (per il miglior lungometraggio in concorso) al Trieste Film Festival. Racconta la storia di Anatoliy, del suo ritorno a casa per prendersi cura della madre e dell’incontro con il fratello e una donna che ama, che diventano occasione per riflettere sulla propria vita e sulle scelte compiute; sullo sfondo un emergente sentimento di alienazione tra le persone in una società post-sovietica.
Lingua originale
Tutti i film, come nelle migliori tradizioni di qualsiasi festival internazionale, saranno presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
Per saperne di più
Consultare il sito https://scrittoio.net/tsffintour/tsffintour-2024/ in cui sono presenti le schede complete i ciascun film.