Torino Film Festival, il programma completo

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Torino Film Festival

il Direttore artistico Stefano Francia di Celle, parlando del 39mo Torino Film Festival ha detto: “La complessità del cinema come motore di miglioramento della società, elemento di inclusione e valorizzazione delle eccellenze della società”, questo la linea guida di questo festival.

Qual è il programma del Torino Film Festival?

“Più di 180 film, fra cui molti corti, e 12 titoli in concorso, dieci dei quali opere prime”, prosegue Francia di Celle durante la presentazione alla stampa di un’edizione che torna orgogliosamente in sala, anche se – dopo lo straordinario successo dello scorso anno – molti titoli saranno visibili anche in streaming nella Sala Web di MYmovies.

Il titolo di apertura

Il titolo di apertura sarà Sing 2 – Sempre più forte di Garth Jennings, sèguito del film di animazione su un gruppo di animali desiderosi di mostrare il loro talento musicale, che verrà accompagnato a Torino dal cast dei doppiatori italiani, fra cui Zucchero Fornaciari e Frank Matano.

Trama

In Sing 2 i protagonisti dovranno abbandonare il Moon Theatre per esibirsi sul palco di una grande città. Il film segue sempre le imprese del koala Buster Moon e del suo cast, che ora deve concentrarsi sul debutto di un nuovo spettacolo al Crystal Tower Theatre nella luccicante Redshore City. I protagonisti dovranno anche intraprendere una missione per trovare la leggenda del rock Clay Calloway e convincerlo a tornare sul palco. Riusciranno i personaggi di Sing 2 – Sempre più forte a tirarlo fuori dal suo isolamento?

Torino Film Festival: Film di chiusura

In chiusura invece ci sarà Aline di Valérie Lemercier, ambientato nel Quebec di fine anni Sessanta, nelle parole di Francia di Celle “un biopic sfrenato che dialoga in modo intelligente e fortemente alternativo con il mito della cantante Céline Dion”.

Il manifesto

Un manifesto strappato su un muro della città racconta il cinema del passato, del presente e del futuro e diventa un invito al Torino Film Festival pieno di entusiasmo per il ritorno in sala. L’immagine del 39° Torino Film Festival è un art-work di grafica urbana scritta con la plastilina e realizzata con il collage, il décollage e il collage digitale. Uno strappo, un rapido movimento, una scossa, un’emozione, uno squarcio su un futuro tutto da ripensare e da re-immaginare.

I film in concorso
ALONERS di Hong Seong-eun (Corea del Sud, 2021, DCP, 91′) 

Jina, giovane impiegata modello, lavora in un call-centre per conto di una società bancaria. Due  episodi sconvolgono l’equilibrio delle sue giornate: il vicino di casa viene ritrovato morto dopo una  settimana e la madre muore lasciando un dubbio testamento. Jina utilizza la camera che era stata  installata a casa della madre per osservare le giornate del padre rimasto solo in casa. 

BETWEEN TWO DAWNS di Selman Nacar (Turchia / Romania / Francia / Spagna, 2021, DCO, 91’) 

Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si  ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema  sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le  sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo. 

LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′) 

Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una  studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno  strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad  opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati. 

LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′) 

Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande.  Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui  appartenere. 

CLARA SOLA di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′)

In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla  madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza  della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione. 

THE DAY IS OVER di Rui Qi (Cina, 2021, DCP, 103′) 

In un villaggio rurale della Cina, tra le case povere e la scuola, quattro giovani ragazzine formano un  gruppetto inseparabile: insieme vagabondano per i campi e le strade, nella natura verdeggiante e  rigogliosa tra i fiumi e i boschi, mentre affrontano i drammi del loro quotidiano. Un’opera prima di  struggente bellezza e semplicità. 

FEATHERS di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′) 

Una donna totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre affronta un cambiamento radicale  dopo che, alla festa di compleanno del figlio, un prestigiatore trasforma suo marito in un pollo.  Costretta ad assumere il ruolo di capofamiglia e nonostante gli sforzi per ripristinare la situazione, la  donna comincia ad assaporare il gusto nuovo della libertà. Le conseguenze saranno eclatanti. Il film  sarà distribuito in Italia da Wanted. 

GROSSE FREIHEIT / GREAT FREEDOM di Sebastian Meise (Austria / Germania, 2021, DCP, 117′) 

Dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni ’60, Hans Hoffman viene ripetutamente  condannato per omosessualità. Trascorrono, così, vent’anni, fatti di silenzi, sguardi, dolore e  speranza, dove i gesti si ripetono tragicamente sempre uguali. Quasi un melodramma sull’ostinata  ricerca di libertà e amore. 

UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN / A RADIANT GIRL di Sandrine Kiberlain (Francia, 2021, DCP, 98′) – Anteprima Internazionale 

Parigi, 1942. Irène, giovane ebrea francese, studia recitazione e vive con la famiglia. Sogna un futuro  in teatro, ma tutto cambia con l’inizio della persecuzione degli ebrei. L’attrice Sandrine Kiberlain  esordisce come regista trattando un tema storico con assoluta modernità di sguardo che colpisce al  cuore. 

IL MUTO DI GALLURA di Matteo Fresi (Italia, 2021, DCP, 103′) 

Quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856 si consumò  una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa che causò decine di morti. Tra gli artefici c’era  Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel  mistero. Il film sarà distribuito da Fandango. 

Torino Film Festival: EL PLANETA di Amalia Ulman (USA, 2021, DCP, 79′) 

Leonor torna a Gijon per stare con la madre dopo la morte del padre. L’opera prima della regista e  attrice, in bianconero, è ambientata negli anni recenti della crisi economica e, con i toni della  commedia stralunata e malinconica e di un umorismo amaro, descrive la deriva sociale e esistenziale  di due donne. 

LA TRAVERSÉE / THE CROSSING di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′) 

Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare  dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema  d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per  trovare una vita migliore.


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