Tiziano Ferro – Accetto Miracoli | Recensione Album

Tiziano Ferro ha appena pubblicato "Accetto Miracoli", un album positivo e dedicato alla sua vita sentimentale. Ecco la nostra recensione del progetto...

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Tiziano Ferro ha iniziato da pochi mesi un percorso musicale molto variegato, fatto sia di brani spiccatamente urban che di canzoni pop tipicamente italiane: tutto ciò ha portato alla pubblicazione del nuovo album “Accetto Miracoli”. Un progetto che l’ha portato sia ad un forte impegno di interprete ed autore ma anche a collaborare con altri artisti, tra cui Giordana Angi che ha partecipato alla composizione di alcuni brani prima ancora che il suo successo commerciale esplodesse. Ma qual è il risultato finale di questo progetto? Scopriamolo insieme.

“Accetto Miracoli” è un album principalmente d’amore, un disco positivo con un concept forte che vuole celebrare il recente matrimonio dell’artista. Dal punto di vista lirico, dunque, il messaggio dell’album è forte e chiaro ed arriva in tutta la sua potenza all’ascoltatore. Dal punto di vista musicale, invece, si passa da brani tipicamente pop all’italiana (ballad dimesse) a canzoni frizzanti che pur afferendo comunque al pop traggono ispirazione da stili internazionali. Proprio in questi ultimi brani, Tiziano qui risulta più a suo agio ed ispirato, volenteroso nel portare a casa un buon risultato a livello interpretativo; nella prima tipologia di brani, invece, si passa da un livello interpretativo altissimo a (pochi) brani che somigliano più a semplici esercizi di stile che a brani cantati per trasmettere emozioni reali.

Il livello è dunque abbastanza alto, sebbene scenda in alcune singole tracce: tra queste si inseriscono il duetto con Jovanotti (che vocalmente non si può proprio paragonare a Ferro, cosa che spero sua chiara a tutti) e proprio il secondo singolo “Accetto Miracoli”, brano che non rispetta lo stile generalmente allegro e permeato di passione amorosa del disco – o almeno non lo fa per quel che riguarda l’interpretazione. Un errore è sicuramente mettere questa traccia subito dopo la scatenatissima “Buona Cattiva Sorte”: mentre nelle tracce precedenti c’è un graduale velocizzarsi del ritmo che esplode infine nel primo singolo del disco, il passaggio al secondo estratto è troppo secco e stranisce l’ascoltatore.

Tolto ciò, però, il disco è un progetto ben strutturato, coeso, con un concept coerente e ben congegnato: non possiamo dunque complimentarmi con Tiziano per l’ennesimo buon lavoro pubblicato nelle sua carriera. Di seguito l’audio del disco.

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