Titanic: quanto c’è di vero nella vicenda del film?

Che quella del Titanic sia una storia vera è chiaro a tutti, ma vale lo stesso per i personaggi dell'opera? La risposta sembra scontata, ma non lo è affatto

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“Titanic”, il grandissimo kolossal di fine anni ’90, è uno dei film più apprezzati ed idolatrati della storia del cinema. Diretto da James Cameron e con protagonisti Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, il film ambienta una storia d’amore ed uno spaccato della società dei primi del Novecento in un contesto molto particolare: la tragedia del Titanic. Chiaramente, che una nave con quel nome così particolare (assegnato proprio perché il suo creatore la considerava inaffondabile) affondò dopo una tremenda collisione con un iceberg non è un’invenzione, ed allo stesso modo non sono inventate nemmeno le dinamiche sociali che possiamo osservare nel film. Molto altro, tuttavia, è frutto di pura fantasia.

Titanic: una tragedia reale con personaggi realistici?

Jack e Rose, così come quasi tutti gli altri personaggi che si avvicendano nella pellicola, non sono davvero esistiti ma sono comunque riconducibili a tante tipologie di persone reali che hanno probabilmente popolato la famigerata nave e sono morte insieme a lei. Di nobili decaduti dopo non aver saputo gestire bene le loro ricchezze ne sono esistiti fin troppi nei primi del Novecento, così come di popolani che riuscivano a diventare borghesi, di ragazzi che dovevano ammazzarsi di lavoro per vivere, di nobili contenti del loro status e di altri che (proprio come Rose) avrebbero tanto voluto vivere come persone normali.

La realtà

I documenti dell’epoca sottolineano come il Titanic includesse davvero al suo interno varie tipologie di alloggi, varie classi destinate a viaggiatori con condizioni economiche completamente diverse. A questo si sommano le camere riservate ai dipendenti dell’imbarcazione, ed il gioco è fatto: un simile assortimento di persone decedute nel disastro è sicuramente possibile. Allo stesso modo, Cameron è stato attento a riprodurre la società che vigeva poco meno di un secolo prima dall’uscita del film: qualche figura femminile che continua ad emanciparsi ed altre che non lo fanno, uomini padroni che cercano in ogni modo di mantenere il controllo della situazione, persone austere e tradizionaliste che si scontrano con quelle progressiste.

Anche i personaggi sono reali

Allo stesso modo, i riferimenti a varie figure artistico-culturali come Picasso e Freud sono assolutamente compatibili con l’epoca in cui Titanic è ambientato: siamo in anni in cui personalità di questa portata erano già attive, ma siamo ancora molto lontani dal momento in cui il mondo sarà finalmente pronto a riconoscerne la grandezza. L’intero film è dunque una lotta fra conservatori e progressisti, persone dalla mentalità ottocentesca ed altre che sono invece pronte a tutto il nuovo che sarebbe arrivato (nel bene e nel male) nei decenni successivi. Forse anche per questo, e non solo per l’ossimoro fra amore e tragedia che include, il film fu un successo storico: la battaglia fra chi ha la mente ancorata nel passato e chi vuole andare avanti è da sempre un tema che appassiona molto, e in “Titanic” ci sono idee molto chiare su chi sia dalla parte giusta della storia.

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