Tilda Swinton a Venezia 79 con The Eternal Daughter

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Tilda Swinton:

E’ una presenza costante e piacevole alla Mostra del Cinema di Venezia, e anche quest’anno ci delizia con la sua presenza. Ovviamente stiamo parlando di Tilda Swinton che presenta oggi al Lido THE ETERNAL DAUGHTER di Joanna Hogg, in concorso a Venezia 79.

Cosa ha detto in conferenza stampa Tilda Swinton?

Io cerco sempre le stesse cose, l’amicizia, la comunanza, è il modo in cui ho cominciato a lavorare fin dall’inizio, con Jarman con cui in 9 anni abbiamo fatto 7 film, con Luca Guadagnino, e anche con Joanna. Sono consapevole che per me la molla è lavorare con le persone che si amano, poi ci sono i nuovi incontri come per Memoria di Apichatpong Weerasethakul. Sono di nuovo pronta, ho avuto dei figli, sapevo di non voler viaggiare, allontanarmi da loro ora che sono grandi sono pronta ad immergermi in nuove avventure“.

Il lutto

Tutti i miei film sono personali ma… questo, lo ammetto – ha proseguito la Swinton, lo è più di altri“. Ha perso sua madre nel 2012, mentre alla Hogg è capitato durante le riprese, “c’è stata una elaborazione del lutto, il coraggio di liberarsi, lasciare andare“.

Tilda Swinton: il red carpet

Tilda indossa un lungo abito luccicante color glicine, sfoggia testa rasata rasata sulla nuca e color giallo canarino. L’attrice ha percorso il tappeto rosso insieme al cast del film, per entrare alla proiezione ufficiale della pellicola in Sala Grande.

Joanna Hogg

Nel 2008 decisi di scrivere la sceneggiatura di un film che potesse cogliere, almeno in parte, il legame che ho con la mia anziana madre. Cresciuta durante la Seconda guerra mondiale, lei appartiene a una generazione di donne che teneva nascosti i sentimenti, aveva sperimentato la perdita senza sapere come trasformare il dolore, e a volte viveva tra rimpianti e sensi di colpa. Alla fine ho scoperto che il mio personale senso di colpa, naturalmente legato a quello di mia madre, mi impediva di creare una storia simile. Quando però, due anni fa, ho deciso di ambientarla in un hotel inquietante e misterioso, qualcosa è cambiato: ho capito che i fantasmi possono intrecciarsi alle nostre emozioni più profonde e intime.


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