The Life Ahead: Sophia Loren: Il corpo cambia, la mente no

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Sophia Loren
Sophia Loren

The Life Ahead: Sophia Loren: “Il corpo cambia, la mente no

L’86enne, protagonista del dramma Netflix The Life Ahead (film per il quale potrebbe avere la candidatura come miglior attrice agli Oscar), ripercorre la propria vita, dallo squallore della Napoli in tempo di guerra al glamour della fama internazionale. sofia ha già vinto l’Oscar nel 1962 come miglior attrice, per la sua magistrale interpretazione nel film la Ciociara, nel 1991 gli viene assegnato Il secondo oscar alla carriera.

Sophia Loren
Sophia Loren in the life Ahead

Trama (The Life Ahead)

Nella colorata città portuale italiana di Bari, l’orfano senegalese di 12 anni Momo (Ibrahima Gueye) ha l’ambizione di fare fortuna nel mondo sommerso dei vicoli scuri della città. Un giorno, ruba una borsa borsa all’anziana Madame Rosa (Loren). Rosa è una sopravvissuta all’Olocausto che si guadagna da vivere crescendo i figli delle prostitute con cui un tempo divideva le strade. Quando Momo è costretto a scusarsi con Rosa, lei accetta con riluttanza di accoglierlo temporaneamente. Le due persone sole cosi trovano una famiglia improbabile l’una nell’altra attraverso un legame profondo e non convenzionale.

Ma in sostanza, in fondo, è una lussuosa vetrina per l’86enne Sophia Loren, che cammina a grandi passi nell’azione con i capelli grigi sciolti e gli orecchini a cerchio che oscillano; una Madre Coraggio per secoli, ammaccata ma indomita.

Diretto da suo figlio, Edoardo Ponti, il film riprende la sua colorata storia di vita e suscita ricordi dei personaggi combattivi che ha interpretato nel suo periodo di massimo splendore, in film come Ieri, oggi e domani (1963) e Il matrimonio italiano Stile (1964).

Sofia Loren

“Le cose non cambiano troppo”, dice. “Il corpo cambia. La mente no. “

la produzione voleva presentare il film in anteprima a Roma. Ma poi è intervenuta la pandemia, motivo per cui devono lanciarla dal soggiorno della casa di Loren a Ginevra, madre e figlio seduti fianco a fianco. L’immagine continua a congelarsi. Ponti è divertito, ma Loren è al limite dell’esasperazione, struggendosi per i vecchi fasti e cerimonie. È ancora grande; sono solo le immagini che sono diventate piccole.

Location

Il romanzo originale di Romain Gary ha ambientato la storia a Parigi. Ponti, tuttavia, lo trasferisce nella città portuale adriatica di Bari, che descrive come un turbolento trambusto di musulmani ed ebrei, santi e peccatori e migranti di ogni tipo. Il posto mi ha fatto pensare a Cannery Row di John Steinbeck ma non è dissimile da Pozzuoli, città natale di Loren, vicino Napoli. E questo deve essere almeno in parte intenzionale.


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