Non è facile adattare un videogioco. Craig Mazin, showrunner di The Last of Us, lo sa bene. L’uomo ha avuto un’enorme pressione sulle spalle per l’adattamento televisivo del franchise di culto, ma fortunatamente è andato tutto bene! La serie ha ricevuto recensioni entusiastiche e molti attendono con ansia la seconda stagione, che è stata scritta prima dello sciopero.
Craig Mazin è stato intervistato da THR (via ScreenRant) in merito alla seconda stagione. Ha confermato che si prenderà delle libertà e che “chiunque può morire in qualsiasi momento”.
Nella seconda stagione di The Last of Us saranno tolte le libertà
Come la prima stagione, anche la seconda di The Last of Us si prenderà delle libertà rispetto al gioco. Ciò significa che ogni personaggio potrà morire. Ecco cosa ha da dire Craig Mazin al riguardo.
Sono molto attento a non confermare nulla […] Chiunque abbia giocato e guardato la prima stagione sa che a volte ci atteniamo alla trama, ma a volte facciamo qualcosa di completamente diverso. Non facciamo le cose nello stesso ordine o nello stesso momento.
Nella prima stagione ci sono cose sconvolgenti. Tutti muoiono tranne Joel ed Ellie. Le persone si rendono conto, guardando lo show, che nessuno è al sicuro. Se si vuole mandare avanti uno show, si mette un’armatura di trama [ndr, una frase che significa che i personaggi evitano inspiegabilmente le disgrazie] sui personaggi principali finché gli attori non chiedono troppi soldi o la loro popolarità non cala. Poi li si uccide.
Non è quello che facciamo noi o che fa la HBO. Quindi chiunque può morire in qualsiasi momento, per quanto mi riguarda […] Abbiamo visto Ellie e Joel legare poco a poco. Gli spettatori pensavano che fosse fastidiosa e io dicevo: “Sì, lo è e non ti piace, proprio come Joel a quel punto. Ora ucciderebbe tutti per lei. Lo si sente alla fine perché Bella Ramsey è brava.