The haunting of Bly Manor, la nuova serie horror di Netflix

The hauntinf of Bly Manor è la nuova serie horror di Netflix, seconda stagione di The haunting of Hill House. La serie è ispirata al racconto "Il giro di vite", di Henry James.

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The haunting of Bly Manor

Dopo una lunga attesa, è finalmente disponibile su Netflix The haunting of Bly Manor. La seria si configura come ideale seconda stagione di The haunting of Hill House, la terrificante serie horror che ha cinquistato il cuore degli appassionati nel 2018.

Questa seconda stagione non segue le vicende di Hill House, già concluse nella prima, ma ne replica lo schema. Entrambe le stagioni, infatti, traggono ispirazione da classici del genere gotico e li reinterpretano liberamente, ambientandoli ai giorni nostri (o comunque in epoca recente). Anche l’autore della serie, Mike Flanagan, è lo stesso della prima stagione. Vi ritroviamo anche alcuni attori, tra cui la bravissima Victoria Pedretti nel ruolo della protagonista, l’istitutrice Danielle.

The haunting of Hill House era ispirato al romanzo Hill House, di Sherley Jackson. Nel caso di The haunting of Bly Manor, il libro di riferimento è Il giro di vite, di Henry James, un classico del genere risalente al 1898.

The haunting of Bly Manor

Chi sono i fantasmi di Bly Manor?

The haunting of Bly Manor non è una serie che punta allo spavento facile. Espedienti come quello del jumpscare sono praticamente assenti, e la trama mira a suscitare inquietudine e angoscia piuttosto che istintiva paura. I veri fantasmi di Bly Manor non vagano avvolti da un lenzuolo, ma sono i ricordi, le angosce personali dei protagonisti, il senso di colpa. “Spettri” con cui ciascuno di noi ha avuto a che fare almeno una volta. Pertanto, è particolarmente facile immedesimarsi nei personaggi che popolano la serie, anche quelli secondari.

Certo, i “fantasmi” nel senso più classico del termine non mancano. Ma, a Bly Manor, il confine tra la vita e la morte è talmente sottile che talvolta risulta difficile distinguere gli spettri dai viventi. Vivi e morti camminao insieme, le loro esistenze s’intrecciano e s’influenzano a vicenda.

Un classico del genere

Sebbene punti più ad inquietare che a spaventare, The haunting of Bly Manor non teme di adoperare molti cliché del genere horror. L’intramontabile archetipo della casa infestata, i bambini dallo strano comportamento, l’aspetto sovrannaturale dei sogni. Sono tutti elementi il cui abuso rischierebbe facilmente di dare allo spettatore navigato una fastidiosa sensazione di dejà-vu. Tuttavia, Bly Manor mescola sapientemente gli elementi più classici con una dose di novità e sorpresa, che tiene lo spettatore incollato allo schermo, ansioso di conoscere il finale della storia.

Sentimenti immortali

Sebbene la morte sia un elemento ricorrente in The haunting of Bly Manor, i sentimenti, nella serie, sembrano al contrario essere immortali. L’intensità delle relazioni tra i personaggi conferisce alla serie un’atmosfera a tratti più drammatica che orrorifica.

Interessante anche la scelta di inserire all’interno della storia una coppia omosessuale. Già in Hill House, il personaggio di Theo non nascondeva la propria relazione con un’altra ragazza. In Bly Manor, Flanagan ripropone con successo questa scelta inclusiva.

Lo spettro nascosto

Chi ha già visto la serie, forse avrà notato le spettrali figure che spesso si nascondono sullo sfondo delle scene. L’immagine che appare più di frequente è quella del medico della peste, ma la ragione della sua presenza si scopre soltanto nell’episodio 8.

Provare a individuarli tutti potrebbe essere un buon motivo per riguardare la serie. Basti dire che alcuni spettatori sono riusciti a scoprire ben 82 fantasmi nascosti a Bly Manor.

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