A inizio 2018, il giovanissimo rapper Tekashi 6ix9ine ottenne un notevole successo con il brano “Fefe”, duetto con l’ormai veterana del rap Nicki Minaj. Lo stile del ragazzo, particolare a livello sonoro e molto frivolo a livello lirico, non piaceva proprio a tutti, eppure il brano ottenne un successo molto forte che l’ha reso addirittura una delle principali hit di Nicki Minaj, artista che proprio in quel periodo iniziava per il resto a faticare nelle classifiche. In quel periodo, l’attesa per il primo album di Tekashi “Dummy Boy” era moltissima, e sembrava di essere sull’orlo di una carriera destinata ad essere molto chiacchierata ed a portare anni di successo. Ma proprio alla vigilia della pubblicazione del disco tutto è radicalmente cambiato.
Tekashi 6ix9ine: un criminale prima che un artista
Già appena prima della pubblicazione di “Fefe”, Tekashi 6ix9ine aveva fatto discutere per via delle accuse di un ragazzino minorenne, che sosteneva di essere stato quasi ucciso per strangolamento dal rapper. Proprio in concomitanza a ciò, quello che fino ad allora era stato un fenomeno rilegato più o meno solo a pochi ascoltatori del rap era esploso a livello esponenziale in USA, portando poi la collaborazione con Nicki Minaj a brillare in classifica. L’esposizione mediatica di Tekashi ha probabilmente spinto chi di dovere ad accelerare le indagini sul suo conto, e ciò che è venuto fuori ha lasciato tutti sotto shock: non solo l’episodio denunciato non era un caso isolato, ma il rapper faceva parte di una gang criminale che aveva commesso nel suo complesso svariati reati, tra cui per l’appunto risse, violenze di varia sorta e spaccio di droga.
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A poco sono servite sia le scuse immediate dell’artista, che ha rinnegato il suo (recente) passato, che le parole di Nicki Minaj, che nonostante tutto in quel periodo ha continuato a professare amore per il suo collaboratore: Tekashi 61x9ine fu immediatamente rimandato a giudizio, gli fu negata la possibilità di avere una cauzione e fu quindi messo subito in galera. La legge americana, infatti, prevede il carcere preventivo mentre il processo in corso: si tratta di una misura che spesso viene presa per molti VIP, persone che hanno chiaramente molti mezzi per eludere la giustizia una volta liberi. Tante volte, anche per altri VIP, sono state comunque fissate delle cauzioni alte che gli individui ricchi sono disposti a pagare, ma per la lunga serie di reati per cui era sospettato Tekashi ciò non è avvenuto.
La condanna definitiva dopo 13 mesi
Oltre un anno dopo l’arresto di Tekashi (e la pubblicazione di un album che, nonostante tutto, ha pure riscosso successo), ieri è arrivata la condanna definitiva al ragazzo. Nonostante le voci di corridoio parlassero di una condanna detentiva pari al periodo trascorso già in carcere, e quindi il suo rilascio immediato appena dopo la sentenza, il giudice incaricato di esaminare il caso è stato più severo del previsto: Tekashi 6ix9ine è stato quindi condannato a 2 anni di detenzione, e dovrà quindi restare in carcere più o meno fino a ottobre 2020. I reati per i quali è stato condannato sono spaccio di droga, vendita illegale di armi da fuoco, violenze fisiche, estorsioni.
In seguito al suo rilascio dalla galera, inoltre, Tekashi 6ix9ine dovrà svolgere 300 ore di lavori socialmente utili, pagare una multa di 35 mila dollari e vivere per 5 anni in regime di libertà vigilata. Nonostante tutto, nel pronunciare la sentenza il giudice ha chiarito che il comportamento di Tekashi negli ultimi mesi è stato molto apprezzato, che ha dimostrato di avere davvero intenzione di chiudere i ponti col passato criminoso, e che il peggio è sicuramente passato. Il giudice conclude la sua sentenza augurando ogni bene al condannato, e personalmente sento di unirmi a questo appello, affinché in seguito al suo rilascio non porti per sempre addosso il marchio di criminale e possa rifarsi una vita. Starà a lui scegliere se continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo o cercare un futuro in una sfera privata.