Svegliati amore mio: la polemica come polvere sottile

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svegliati amore mio

La miniserie Svegliati amore mio ha creato polemica e non poco scalpore da parte dell’acciaieria di Taranto. I registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi sono indignati dalla notizia che degli operai dell’azienda ArcelorMittal sono stati sospesi. Il motivo? Hanno suggerito, sui loro profili Facebook, di guardare la serie! Assurdo vero?

Dove è finita la libertà di parola?

Si rimane sconcertati dalla notizia che alcuni operai dell’azienda ArcelorMittal sono stati sospesi con nota disciplinare dal responsabile delle risorse umane Arturo Ferrucci. Secondo quest’ultimo, l’azienda rispetta i limiti di legge delle emissioni. La dirigenza si è sentita denigrata e messa in cattiva luce vedendo pubblicato sui profili di questi operai l’invito a guardare la serie. Ma è mai possibile che la serie Svegliati amore mio crei polemica? Dove è finita la libertà di parola? Forse non si ricordano la costituzione della Repubblica Italiana?

L’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana parla chiaro sulla libertà di manifestazione del pensiero.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione“.


Svegliati amore mio: trama penultima puntata

Trama “Svegliati amore mio”: prima puntata


Svegliati amore mio: la polemica

I registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi sono stati chiari fin dall’inizio. La serie è stata girata a Roma e non a Taranto perché non intendevano concentrarsi solo sull’azienda Ilva. La miniserie, che ha come protagonista Sabrina Ferilli, parla di un dramma che ancora oggi purtroppo è silente come la polvere sottile di cui parlano nella trama. A quanto pare la verità fa male e a pagarne sono gli indifesi, ma che in realtà indifesi non sono.

La dirigenza con questo atto di punizione ha confermato ciò che i registi hanno mostrato in queste due puntate. L’intenzione di mettere il bavaglio a chi vuole parlare. Simona Izzo e Ricky Tognazzi sono vicini agli operai e lo dimostrano anche sui social. Anche USB di Taranto (Unione Sindacale di Base) è al fianco degli operai e pubblica sul profilo Facebook il proprio pensiero e invita ad intervenire in questa situazione i ministri Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Invitalia cacciando la Morselli.

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