Stranger Minds: fuori con l’EP d’esordio King and Fool

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È passato qualche mese dall’ultima volte che sono riuscito a scrivere di musica. Ci sono novità sicuramente in arrivo e tante esperienze in più che vanno ad aumentare il peso del bagaglio che mi porto dietro. Ed è la somiglianza del mio bagaglio e quello di questa band nascente, gli Stranger Minds, che mi ha fatto decidere di parlare di loro.

King and Fool

Gli Stranger Minds sono una band giovane, i quali membri hanno incrociato le loro vie solo nel Novembre 2016. Oisin Mccormack, che si cimenta alla voce e al piano; Alessandro Cimini, alla chitarra; Charlie Cope, alla batteria; Alice Saracini al Synth, e Alberto Masetto al basso; questi i nomi dei componenti di questa band. Non lasciatevi ingannare dal loro giovane passato però. Quando gli ho chiesto i progetti per il futuro, “un tour per i maggiori locali di Milano” è ben lontano da quello che hanno in mente. 

“Il nostro progetto è quello di organizzare un tour in Europa a supporto del nostro EP e affidare la nostra musica ad una casa discografica importante.”

Stranger Minds

E forse ora riuscite a capire perché dico che siamo vicini nell’esperienze passate. Nel loro cuore e nella loro storia hanno l’idea di internazionale.I ragazzi vengono un po’ da tutta Europa, e l’inizio della band nel garage di casa di uno dei componenti degli Stranger Minds non è proprio quello che è successo. Tuttavia, preferiscono mantenere un velo di segreto su come il gruppo si è formato, ma alla domanda su cosa li tiene ancora insieme mi dicono:

Il fatto di riuscire a comporre musica insieme grazie e nonostante le nostre diversità ci stimola continuamente a creare; ciò per noi conferisce un valore aggiunto alla nostra musica, qualcosa di cui siamo molto orgogliosi.”

Stranger Minds

Che musica faranno poi gli Stranger Minds insomma? Per quelli di voi che erano soliti leggere i miei pezzi, sapete bene che le etichette di rockettaro, trapper o chi più ne ha più ne metta, non sono il mio genere. Vero, purtroppo, che spesso aiutano a darci un’idea di cosa aspettarsi ad un loro concerto. L’alternative rock è forse lo stile che più si addice loro. Ed iniziare una carriera in un panorama che ogni giorno continua ad essere più ricco di elementi non è di sicuro facile. Quindi un po’ di innovazione ci deve essere. Secondo gli Stranger Minds, però

Se qualcuno però ascolta le nostre canzoni, capisce che identificarci sul piano del genere è molto difficile, per via delle scelte che pratichiamo durante la creazione delle nostre canzoni. Uno dei nostri aspetti innovativi consiste nell’unire suoni provenienti da generi differenti, come per esempio una chitarra new wave ed un organetto blues.”

Stranger Minds

Eppure, ascoltando il loro EP d’esordio, King and Fool, io non ho potuto fare a meno di rivederci tante influenze anche dell’Irlanda, patria di quella cultura di storie cantate e pezzi musicali narrati. Hanno la capacità sia di riuscire a far sentire la musica come un accompagnamento alle parole piene di significato di un pezzo, sia di farti distogliere l’attenzione dal testo per poter entrare più in sintonia con la musica. Degli Stranger Minds ho ascoltato l’EP, ovviamente, un paio di volte. Ed una canzone, Monster, è quella che personalmente mi ha colpito più di tutte. 

Il pezzo che mi ha fatto decidere di scrivere di questo gruppo è stato proprio questa canzone, e ciò che mi ha piacevolmente colpito è stato proprio la base musicale di questo pezzo. Con un’apertura dolce di chitarra, gli strumenti dal suono più importante entrano in scena quasi in punta di piedi, facendoti però venir voglia di scatenarti, immaginandoti di essere sotto un grande palco, con un gruppo di amici e un sogno nel cassetto. Gli Stranger Minds possono avere davvero un futuro. 

Tutto sta a loro adesso. Farsi strada all’interno del mondo della musica italiana – affinché voi lettori lo sappiate, è oggi molto diverso rispetto a quello che avevo lasciato la scorsa estate – è una scommessa. Io però una puntata su questo gruppo la farei. Hanno delle buone basi sulle quali devono sicuramente ancora lavorare tanto, ma che fanno intuire una cosa che oggi come oggi vedo perdere sempre meno: la passione per la musica. 

Detto questo, il loro album lo potete trovare già sulle principali piattaforme streaming, quindi dargli un ascolto non costa nulla. Fatemi sapere però cosa ne pesate anche voi. E fatelo qui, nei commenti, o su FaceBook o Instagram. Sapete bene che rendermi conto di quello che voi pensate è uno dei motivi per cui scrivo. 

In attesa della conferma per gli Eurovision Song Contest di TelAviv 2019, vi saluto. 

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