Silly Sam torna con la nuova power ballad pop punk di “PVC”. Andiamo a scoprirne di più anche attraverso il testo della canzone.
“PVC” di Silly Sam
PVC racconta dei sacrifici, delle cadute e delle botte prese per portare avanti un sogno. Il PVC è la più resiliente tra le plastiche: nella stessa maniera Silly Sam affronta i problemi e gli ostacoli con il sorriso e la serenità di chi ama ciò che fa, senza spezzarsi. Il testo si nutre di esperienze del suo vissuto e utilizza la metafora pioggia-tristezza per convincersi che le difficoltà non dureranno in eterno: il sereno torna sempre, anche dopo la peggiore delle tempeste, perché la felicità si può raggiungere solo attraversando sentieri impervi.
La strumentale, affidata a Luca Incerti dei WEL, si rifà alle power ballad pop punk, mescolando la potenza di batterie e chitarre reali alla produzione digitale e ai synth elettronici, che legano il suono rendendolo ancora più suggestivo.
Il testo di “PVC” di Silly Sam
I primi cinque mesi
Che ho passato a Milano
Non parlavo con nessuno
E ho pianto in un supermercato
Ma mamma mi diceva
“O parti ora, o non parti più”
(O non parti più)
Ed ero a Padova
Con un euro sul conto
E vestiti sporchi addosso
Tre ore passate nel bagno di un treno
Con papà che mi guarda da lassù
E chissà quanto se la sta ridendo
Piove sulla mia città
Piove sul mio quaderno
E tu me lo dicevi sempre
Che non può piovere in eterno
In fondo, potrebbe andare peggio
Mi trovi sempre fuori
Perché a casa c’è l’inferno
Piove sulla mia città
Ma potrebbe andare peggio
Per tre mesi
Dormivo in mezzo a una rotonda
Ma era meglio di casa
Con mamma che è sempre sbronza
E io le voglio bene
Ma poi beve e se la prende con me
(Se la prende con me)
Ho dato il cuore
Ad una stronza che in cambio
Mi dava la colpa quando scopava un altro
Come tendermi la mano
Mentre io sto affogando
Solo per tirarmi pugni
E farmi andare più in basso
Piove sulla mia città
Piove sul mio quaderno
E tu me lo dicevi sempre
Che non può piovere in eterno
In fondo, potrebbe andare peggio
Mi trovi sempre fuori
Perché a casa c’è l’inferno
Piove sulla mia città
Ma potrebbe andare peggio
Quando non c’era nessuno
La testa contro il muro
Lottando col destino
quando il gioco si fa duro
Io, che ho perso amici per fare questo
Che ho perso chi amavo per fare questo
Contro il mondo a mani nude e fare a botte
In strada più di qualche notte
Ma col sorriso tatuato come joker
Perché più mi butti giù
Più divento forte
Piove sulla mia città
Piove sul mio quaderno
E tu me lo dicevi
Che non può piovere,
Non può piovere in eterno
In fondo, potrebbe andare peggio
Mi trovi sempre fuori
Perché a casa c’è l’inferno
Piove sulla mia città
Ma potrebbe andare peggio.
CREDITS
Testo di Samuele Buchsbaum
Musica di Luca Incerti
Prodotto da Luca Incerti
Copertina di Manuel Calisti
Distribuito da Maionese Project/Matilda Dischi
Biografia
Silly Sam, nome d’arte di Samuele Buchsbaum, si forma all’interno della scena hip hop udinese, per poi esordire a Milano nel 2020 unendo le metriche del rap alle nuove sonorità pop punk: il suo sound è stato definito da http://RockIt come «pop punk californiano che si mescola allo stile paninaro di una Milano old style che si catapulta nel revival […] in un ibrido che suona tantissimo anni Novanta». Attraverso testi affilati come rasoi si muove tra temi socialmente scomodi, cercando di portare positività e ottimismo a coloro che si sentono sbagliati, facendo la guerra ai pregiudizi, alla polemica e alle critiche. Negli anni ha macinato date tra il Nord e il Centro Italia, partecipando a varie serate (Emo Night, That’s so Emo!, FestivalPark, Bloc Freaks, All The Punx Kids) e aprendo ad artisti come Il Pagante, Eyes Set to Kill, Psycho Village, Logan17 e WEL. Conduce il programma “Punk it Up” su Radio Tausia.
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