Tutti lo conoscono, o lo hanno anche soltanto sentito nominare. Qualcuno lo mal sopportava, molti lo idolatravano. È stato cantante ma anche ballerino, occasionalmente attore. Per i suoi fan, era semplicemente il Re del Pop.
Michael Joseph Jackson nacque a Gary, nell’Indiana, il 29 agosto di sessantuno anni fa. Settimo dei nove figli di Joseph e Katherine Jackson, dimostrò fin da subito attitudine per la musica, il ballo e il canto.
Il padre, ritenuto un uomo duro e autoritario, intravide presto il talento del figlio e decise di riunirlo con quattro dei fratelli in un gruppo chiamato The Jackson Five. Anche se i cinque si esibivano insieme, però, il punto focale della band era proprio Michael, con la sua voce ancora da bambino e i suoi vivaci passi di danza.
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La carriera dei Jackson Five terminò nel 1978, e Michael decise di tentare la strada solista, come anche alcuni dei fratelli (compresa Janet, la più giovane di tutti). La vera spinta fu però l’incontro con Quincy Jones, ed è del 1979 il primo disco di Michael Jackson, Off the wall. Da allora è tutto un crescendo: nel 1982 vede la luce Thriller, che resterà l’album più venduto di tutti i tempi. Trascinato dal singolo omonimo, il successo divenne planetario, anche merito del videoclip della durata di quindici minuti, diretto da John Landis.
Inframezzando alla sua carriera solista alcuni tour coi fratelli, Michael era ormai lanciatissimo nel suo successo. Nel 1985, insieme a Lionel Richie lanciò il progetto We are the world, incidendo la canzone omonima accompagnato da un nutrito gruppo di star dell’epoca (Dionne Warwick, Cindy Lauper, Tina Turner, giusto per fare qualche nome). Il ricavato era destinato a raccogliere fondi per l’Africa.
Altri album seguirono, tutti consacrati dall’apprezzamento del pubblico. Eccellente ballerino, Michael perfezionò il famoso moonwalk, il passo che consiste nello scivolare all’indietro come pattinando su una lastra di ghiaccio. I suoi videoclip erano sempre ricchi di straordinarie coreografie, e in alcuni (ad esempio Bad, del 1987) comparve anche il nostro Luca Tommassini.
Parallelamente alla carriera musicale, sulla sua vita privata si addensavano pesanti ombre. Michael era sempre molto riservato sulla sua privacy, e la sua predilezione per i bambini fece fiorire malignità e accuse di pedofilia. Nel suo ranch, chiamato Neverland, sovente ospitava piccoli fan, ma quasi sempre i processi seguiti alle denunce si concludevano con la piena assoluzione. Anni dopo, gli stessi bambini confessarono di non avere in realtà subito alcuna molestia dal cantante, ma di essere stati spinti ad accusarlo da terzi, spesso per intascare eventuali risarcimenti.
Nel 1994 sposò Lisa Marie Priesley, ma divorziò presto e si sposò di nuovo. In totale ebbe tre figli, di cui due dalla seconda moglie e uno da una madre surrogata. La fama continuava ad accompagnarlo, album dopo album.
Nel 2005 venne chiamato nuovamente a rispondere delle accuse di molestie, uscendone ancora assolto. Chiuso Neverland, anche la sua stella cominciò ad appannarsi.
Infine, nel 2009 annunciò il suo ritorno con un progetto ambizioso, un nuovo tour chiamato This is it. Non riuscì però a completare il suo sogno, e ricordiamo tutti la sua triste fine.
Ma qui, oggi, vogliamo festeggiare il suo compleanno, e celebrare una volta di più il suo talento. Piaccia o no, Michael Jackson rimane indubbiamente il Re del Pop, al quale moltissimi artisti ancora si ispirano. Dunque tanti auguri, Michael, dovunque tu sia.