“Mutande” è il nuovo singolo di SUPERTELE, in uscita venerdì 11 ottobre con distribuzione Artist First che descrive come accogliere il disordine delle proprie emozioni, prendendosi sul serio solo in parte. L’artista esplora la banalità degli episodi quotidiani, arricchendoli con un tocco di ironia.
“Mutande” è Il Nuovo Singolo di SUPERTELE
Con il suo nuovo singolo “Mutande”, SUPERTELE trae ispirazione dalla semplicità degli imprevisti quotidiani, trasformandoli in esplosioni di colore attraverso l’ironia. Il brano è caratterizzato da un pop leggero, pur non essendo del tutto privo di preoccupazioni. Il mondo musicale che crea è una fusione perfetta tra cantautorato contemporaneo e campioni di vecchia data, risultando in un pezzo coinvolgente e fresco che riesce a conquistare sin dal primo ascolto.
L’Essenza di “Mutande”
La traccia affronta il caos pratico ed emotivo che una persona può provare quando si sente sopraffatta dalle complessità della vita. In mezzo a questa confusione, trova rifugio nell’intimità, sia fisica che emotiva. La canzone esplora il profondo bisogno umano di connettersi con qualcun altro in momenti di incomprensione. Nonostante il “casino” generale, emerge la speranza di trovare conforto e rinnovamento nell’amore, anche nelle sue espressioni più semplici e corporee.
Le mutande, simbolo centrale della canzone, rappresentano l’intimità e la protezione. Si cerca un rifugio tra le “mutande” dell’altro, un luogo in cui sentirsi al sicuro e rinascere.
Testo – “Mutande”
Scusa c’è un po’ di casino
Scusa la casa è un disastro
ho fatto un pensiero cattivo
vorrei farlo volare via
scusa mi sento un cretino
alla fine non ti ho più richiamato
Scusa non ho l’accendino
forse me l’hanno rubato che importa
l’avevo rubato anch’io
Scusa c’è un po’ di casino
passo la vita a fare nodi alla gola
Scusa c’è un po’ di casino
c’è un film di guerra sotto le lenzuola
E scusa c’è un po’ di casino
Ma siamo soli in questo mondo gigante
Scusa c’è un po’ di casino
Tienimi stretto nelle tue mutande (x3)
E mi nascondo nelle tue mutande
E poi rinasco tra le tue gambe
E sono giorni che mi sento libero
ed emotivamente instabile
e ho un dolore fisico
ed esistenziale
che si può curare
solo con le cose chimiche, ma
la vita è un casino
Tu stammi vicino
Sopra queste nuvole
e poi stai attenta a ciò che dici
Sono cicatrici le parole
che non vuoi sentirti dire
Scusa c’è un po’ di casino
passo la vita a fare nodi alla gola
Scusa c’è un po’ di casino
c’è un film di guerra sotto le lenzuola
E scusa
C’è un po’ di casino
Ma siamo soli in questo mondo gigante
Scusa c’è un po’ di casino
Tienimi stretto nelle tue mutande (x3)
E mi nascondo nelle tue mutande
E poi rinasco tra le tue gambe.
“Mutande”, tra Pop Leggero e Cantautorato Contemporaneo
Il brano, caratterizzato da un pop leggero ma non completamente spensierato, riflette un perfetto connubio tra cantautorato contemporaneo e campionamenti vintage. Ne scaturisce una canzone gradevole e leggera, che rappresenta un modo per evadere dai piccoli e grandi problemi della vita, evocando il desiderio di “cercare rifugio nelle mutande altrui”. Un pezzo intimo, ma vivace, capace di colpire già al primo ascolto.
Mescola ironia e introspezione, riflettendo sulla confusione e il caos della vita moderna, sia a livello emotivo che pratico. Il ripetuto “scusa, c’è un po’ di casino” diventa un mantra, rappresentando un’ammissione di vulnerabilità e la difficoltà di affrontare le situazioni complesse.
Il protagonista sembra sconvolto dalla propria esistenza, con immagini che evocano disordine, insicurezze e relazioni complicate. La cucina e la casa disordinate simboleggiano uno stato interno di confusione, mentre l’ammissione di “pensieri cattivi” e mancanza di contatto interpersonale suggerisce una lotta con le aspettative e le incertezze relazionali.
La ripetizione di “Tienimi stretto nelle tue mutande” è un’immagine che, sebbene possa sembrare ludica o leggera, potrebbe richiamare un desiderio profondo di connessione e protezione. Qui, la vulnerabilità si trasforma in un bisogno di intimità, mentre le “mutande” diventano un simbolo di rifugio e sicurezza.
La canzone affronta temi più profondi come l’isolamento (“Ma siamo soli in questo mondo gigante”) e la ricerca di stabilità in mezzo al caos personale. Le “cicatrici” delle parole e le emozioni instabili parlano di un processo di guarigione che è complesso e che richiede attenzione e sensibilità.
Così “Mutande” è un brano che, attraverso il suo linguaggio semplice e le sue immagini evocative, riesce a catturare l’intreccio di emozioni che caratterizza la vita, rendendolo accessibile e profondamente umano.
Crediti
Produzione: SUPERTELE + Andrea Ravasio
Mix e master: Andrea Ravasio
Testo: SUPERTELE
SUPERTELE ci accompagna in un Viaggio Musicale tra Emozioni e Sperimentazione
SUPERTELE, un giovane artista con un’innata passione per la musica, inizia a suonare a soli dieci anni. Da quando ha tredici anni, si dedica alla scrittura di canzoni, esprimendo il suo mondo interiore attraverso le note. Durante l’adolescenza si innamora del punk e del grunge, entrando a far parte di diverse band che si esibiscono in Brianza, a Milano e in altre località del nord Italia.
Espansione Musicale e Nuove Influenze
Con il tempo, SUPERTELE amplia i suoi orizzonti musicali, esplorando sonorità più psichedeliche e sperimentali. Le sue composizioni iniziano a fondere questi stili con un approccio cantautorale, arricchendo i testi di una profondità unica. La pandemia segna un punto di svolta. Così l’artista si dedica alla produzione musicale, gettando le fondamenta per il suo progetto da solista.
Un Progetto Solista Unico
In questa nuova fase della sua carriera, SUPERTELE combina campionamenti, suoni catturati dalla vita quotidiana e strumenti vintage. Mantiene vivo lo spirito DIY che ha segnato le sue origini, creando un sound ibrido che oscilla tra alternative pop e lo-fi, con influenze elettroniche e momenti dance. Ogni aspetto della sua musica è gestito in autonomia: dalla scrittura alla produzione, fino alla componente visiva.
Un Sound Distintivo per SUPERTELE in “Mutande”
Dal punto di vista musicale, “Mutande” si sviluppa come un pop dalle tonalità urban, arricchito da campionamenti presi da vecchi vinili. Questo approccio conferisce al brano un gusto lo-fi e un’atmosfera instabile, rispecchiando l’umore dell’artista. La canzone non solo rappresenta un viaggio emotivo, ma diventa anche un invito a rifugiarsi nella semplicità delle relazioni e a trovare la propria serenità tra le sfide quotidiane.
In conclusione, SUPERTELE si conferma un artista originale e poliedrico, capace di catturare l’ascoltatore e di trasformare le sue emozioni in musica di grande impatto.
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