Nek canta “Mi farò trovare pronto” ispirandosi alla poesia di Jorge Luis Borges
Il Teatro Ariston ha visto più volte la presenza di Nek, all’anagrafe Filippo Neviani, il quale ritorna a Sanremo 2019 con un brano che elogia nuovamente l’amore. L’ultima edizione alla quale ha partecipato, prima dell’attuale, è stata quella del 2015 con “Fatti avanti amore“, sebbene egli abbia ottenuto il massimo del successo nel 1997, vincendo con “Laura non c’è”.
Il sentimento amoroso è dunque un perno attorno al quale non solo gira il mondo, ma anche la musica, l’arte e la poesia. Ma quanto è difficili farsi trovare pronti dall’amore? Quale scudo potrebbe proteggere l’umanità dalla sua potenza immensa? E’ l’interrogativo di Nek, è la domanda che si pone Borges in “E’ l’amore“. E’ a quest’ultima che Nek, Paolo Antonacci e Luca Chiaravalli si sono ispirati per la stesura del brano.
“E’ l’amore”: fonte d’ispirazione
Datata 1972, la poesia di Jorge Luis Borges, tra le preferite di Nek, è sempre più attuale per il suo concetto universale: la centralità dell’amore. La ripresa della poesia non è stata solo dettata dalla preferenza di Nek: un grande contributo è stato dato da Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci e Marianna Morandi, nipote di Gianni Morandi, il cui nome è già noto per le canzoni scritte con altri cantanti italiani: Eros Ramazzotti (“Due volontà”), Annalisa (“Dov’è che si va”), Alessandra Amoroso (“La Stessa”) e Irama (“Sceglimi”).
Paolo Antonacci ha raccontato: “Ci siamo trovati tramite Luca Chiaravalli, il produttore, e abbiamo scritto assieme questo pezzo. Sin da subito in studio è nata una bella chimica: lui mi ha raccontato tanto di sé e si è instaurato un rapporto umano. Quando si è ventilata l’ipotesi di presentare proprio quel brano al Festival, mi sono sentito onorato. Non me l’aspettavo.” Ha continuato: “Più parlavo con Filippo e più mi tornava in mente quella poesia. L’ho sentita adatta alla sua storia. Poi, è ovvio, non ci siamo basati solo su quella per scrivere il brano, ma ci ha dato un input importante.”
Nek ha dichiarato che l’amore di cui racconta è quello per la figlia: ” Sono credente e nell’ambito della fede ho sperimentato quell’amore totale. Credo che chiunque sia genitore mi capisca. E dopo quell’esperienza l’ho ritrovato negli occhi di altri.”
Ed al Corriere Della Sera ha rilasciato un’intervista per spiegare il senso di ogni scelta musicale e lessicale:
“Questa canzone è la conseguenza nei suoni e nei temi di ‘Fatti avanti amore’ – racconta – Da allora credo di aver trovato un giusto bilanciamento sonoro fra rock ed elettronica che adesso mi identifica. Spero che la gente dica ‘è un pezzo alla Nek’, vorrebbe dire che 26 anni di percorso sono serviti. E anche a livello concettuale c’è un legame: quella era la consapevolezza dell’amore, qui il fatto che è l’energia più forte che un essere umano può provare, è una rivoluzione interiore”.
L’Amore è il criterio per misurare il tempo
Borges scrive di un amore lontano e proprio per questo così vicino. Il desiderio che non smette di essere tale solo perché la presenza fisica viene a mancare, ma l’assenza dell’oggetto d’amore rende ogni giorno un po’ più lungo. “L’esercizio delle lettere, la vaga erudizione, la galleria delle Biblioteche” ogni azione perde d’importanza, “le abitudini, il piacere della notte e il sapore del sonno” il piacere di qualsiasi cosa svanisce quando la persona amata è distante.
Lo scrittore argentino esprime, grazie alla capacità artistica che lo ha reso famoso, una certezza semplice, provata da chiunque: a misurare il tempo non sono gli orologi, ma la persona con cui lo condividiamo. Lo scorrere dei giorni, delle ore e dei minuti, scanditi dalla voce rassicurante che porta il nome di chi amiamo: una vita dura un secondo quando si è insieme. I calendari non finiscono mai, quando l’attesa è quotidianità: un secondo dura una vita quando si è distanti.
Il tema che lega “Mi farò trovare pronto” al testo di Borges è la perdita di utilità di tutto ciò che non corrisponde al proprio amato: nani confronto al gigante Amore.