Sam Smith, “Love Goes” – Recensione Album

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Dopo il successo di “The Thrill of It All’‘ del 2017, sembrava incerto dove Sam Smith avrebbe preso le cose con il loro prossimo album in studio.

La risposta a questa domanda è arrivata presto con la canzone ‘Dancing With A Stranger‘ nel 2019, in duetto con Normani dando al via alla prima incursione da solista di Smith nella musica dance-pop.

Quasi due anni da allora, dopo molti altri singoli e uno sfortunato ritardo dell’album, il terzo album in studio dell’artista britannico “Love Goes” finalmente oggi 30 ottobre è arrivato. Con undici canzoni incluse nella versione standard, l’album vede Smith mescolare le ballate che noi tutti conosciamo insieme a brani più allegri.

Nel precedente “Diamonds”, Smith mette la propria interpretazione su un suono pop caratterizzato da artisti come The Weeknd, con un piccolo aiuto dai produttori Shellback e OzGo. La lenta masterizzazione “Another One”, prodotta da Guy Lawrence è una lussureggiante ballata che vede Smith augurare ogni bene a un amante del passato.

La “Dance (Til You Love Someone Else) pronta per le discoteche è uno dei momenti musicali più straordinari dell’album. L’artista ha dimostrato di avere quello che serve per comandare la pista da ballo e “Dance” rafforza ulteriormente questo nuovo viaggio musicale di Smith.

Gran parte dell’album, tuttavia, vede Sam Smith ricadere su un territorio familiare. Un trio di canzoni, “For The Lover That I Lost”, “Breaking Hearts” e “Forgive Myself”, è tratto dalla precedente discografia di Smith. Che Sam Smith interpreti i suoi punti di forza è ben accetto, ma le canzoni suonano poco ispirate in un album che inizia con una parvenza di nuove direzioni. 

L’album si chiude con “Kids Again” brano che offre uno sguardo avvincente in quale direzione potrebbe dirigersi Smith ovvero sulla brevità della giovinezza e dell’innocenza.

Se in apertura “Young” Sam Smith desiderava tornare ai giorni dell’innocenza, in “Kids Again” sembra che l’artista abbia fatto i conti con il passato. È chiaro che “Love Goes” è pensato per essere un album sull’innocenza persa a causa dell’amore e d Sam Smith ha sempre eccelso nel rendere tali esperienze universali per un grande pubblico.

In conclusione sia dal punto di vista dei testi ma ancor di più dal punto di vista musicale “Love Goes” soffre di una mancanza di coerenza, che è purtroppo incapace di mascherarsi come un semplice caso di sperimentazione. Voto 3/5

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