Ruggero Ricci presenta La forma delle nuvole

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La nostra Italia è ricca di talenti, anche e soprattutto in questi ultimi anni. Il talento di oggi, cantautore e docente di canto a Cesena, viene da Lugo, provincia di Ravenna, e si chiama Ruggero Ricci.

Classe 1989, annovera tra i suoi idoli Janis Joplin, Amy Winehouse e Billy Holiday. La sua predisposizione per il soul e l’R&B svolta presto anche nel Brit pop.

La sua carriera inizia già nel 2013, con la partecipazione al Contest Sanremo Music Awards (dove si aggiudica il Premio Futura come Miglior Cantautore) e alla fase Bootcamp di X Factor, in onda su Sky 1. Nello stesso anno firma già il contratto con la casa discografica indie PSM Studio, con la quale si trova tuttora. Inoltre è finalista al talent show The Talent, condotto da Francesco Facchinetti, e vince il Premio della Critica al Solarolo Festival, evento ideato dal padre di Laura Pausini.

Nel 2014 affina le sue tecniche vocali, principalmente sul genere Gospel, sotto la guida di Cheryl Porter, corista di Zucchero. E’ pronto dunque per far uscire il suo primo album, Contrasti, costituito di undici tracce inedite.

Tra il 2014 e il 2017 una fervida attività: numerosi premi vinti o sfiorati (Wave Music Awards nel 2015, Premio Penna d’Argento nel 2016, all’interno dei Video Music Awards), tour di promozione del primo disco e esibizioni con artisti prestigiosi. Nel 2015 riesce a piazzarsi fra i quaranta finalisti di Area Sanremo, e l’anno seguente fra i primi sessanta.

In mezzo a tutto questo, esperienze con vari corsi, tour e diverse partecipazioni come giurato o vocal coach, come il Disconnected Music Contest nel 2016 (membro della giuria) e il talent show Tanti Talenti Dei Castelli sempre nello stesso anno (vocal coach).

E alla fine del 2017 ecco il secondo album, dal titolo La forma delle nuvole, contenente sedici pezzi inediti e trainato dal singolo Distratta-mente. Come si evince anche dal video di questo pezzo, ciò che l’artista ha voluto sottolineare è la desolazione di questa nostra quotidianità: persone sole, sempre e soltanto preoccupate di apparire, di essere perfetti agli occhi degli altri, e soprattutto di essere uguali gli uni agli altri, senza tracce di originalità, di individualità.

Un po’ Giuliano Sangiorgi, un po’ Federico Zampaglione, un po’ Marco Mengoni: questo è Ruggero Ricci. Il senso di questo disco è in generale l’idea di libertà: libertà di scegliere, certo, ma anche libertà di imparare, di interpretare la realtà, tornando bambini e ricercando la semplicità. E ancora, come dichiarato da lui stesso, tracce di contaminazione: pop melodico mescolato a tratti con l’elettronica, per un sound decisamente attuale.

In conclusione, questo album si presta all’interpretazione di ognuno: del resto, anche nelle nuvole sopra la nostra testa ogni persona può vedere quello che vuole.

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