Guardando il terzo episodio di Rosy Abate 2 sembra di entrare dentro quel vortice di ansie e paure che attirano la Regina di Palermo ogni minuto che passa. Quella spaventosa necessità di proteggere a tutti i costi il figlio Leonardo dal male del mondo, che sembra portare Rosy Abate su una strada di buche dove basta poco per cadere giù.
Ieri sera, 27 settembre 2019, è andata in onda la terza puntata di Rosy Abate 2. Come sempre, la narrazione è stata delle più movimentate, caratterizzata in modo prevalente rispetto alle due puntate precedenti, da un insieme frenetico di suspense.
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Cos’è accaduto nel terzo episodio di Rosy Abate 2
Avevamo lasciato Rosy in una delle situazioni per lei più brutte. Dopo aver tradito Costello è stata rinnegata anche dal figlio Leonardo diventando automaticamente bersaglio per il re del porto di Napoli.
Con l’aiuto di Regina però, Rosy non si lascia abbattere e continua la sua lotta per il figlio. Dopo un primo istante di tensione – al porto, in una trappola messa in atto dal Barone perde la vita Ciro, l’amico di Leonardo – le carte in tavola si capovolgono. Ora ad essere bramata è la testa di Antonio Costello, e a portarla alla Santa Alleanza deve essere proprio Rosy Abate.
Parallelamente, Luca – il poliziotto ex amante di Rosy – porta avanti delle indagini private per scoprire la vera identità del padre di Leonardo. Dopo una dichiarazione di Rosy infatti, viene alla luce che Leo potrebbe essere figlio di un poliziotto, più precisamente di Ivan di Meo, ucciso dalla stessa Rosy nella stagione precedente. Il segreto più grande di Rosy ora è nelle mani di Luca.
Lo scontro tra Rosy e Costello
Nel frattempo Nina, fidanzata di Leonardo, organizza una festa per il suo diciottesimo compleanno. Un momento di allegria interrotto dal tentativo di Rosy di uccidere il padre Antonio. Per un attimo il pubblico ha la sensazione di rivedere la Rosy Abate di un tempo, la regina capace di tutto per il proprio volere. Eppure, proprio nel momento in cui sembra pronta a sparare, Costello la anticipa e la ferisce.
Per salvarle la vita servirà il comune aiuto di Regina e Leonardo, che la nasconderà da Antonio. Questo teatrino avrà però vita breve. Costello infatti, non appena scopre del tradimento di Leonardo lo costringere a prendere una volta per tutte una posizione e ad uccidere per lui sua madre.
Dopo un primo istante di esitazione, Leo prende la sua decisione e decide di difendere Rosy in un vano tentativo di scappare da Napoli. Ad anticiparlo è sempre lui: Costello, che per chiudere i giochi di questa puntata lo denuncia alla polizia – da sempre sul suo libro paga – e lo fa arrestare.
Resta ancora un ultimo colpo di scena: ad uccidere Nadia non è stato Leonardo bensì Costello. L’unica a sapere la verità è Rosy, almeno fino a quando uno dei seguaci di Costello non ritrova i video e scopre la realtà.
Una linea temporale turbolenta
Tutto si può dire di Rosy Abate 2 ma non che non ci siano abbastanza colpi di scena. Dopo tre puntate l’idea è quella di esere su una montagna russa con continui alti e bassi che non lasciano nemmeno il tempo per respirare. Si ha quella costante sensazione che stia per succedere qualcosa di grande, di rilevante, ma poi il tutto viene infranto da misere e normali lotte di quartiere. Una trama forse fin troppo movimentata che in alcuni istanti avrebbe dovuto lasciare più tempo per la creazione della storia stessa.
Anche il passare del tempo non risulta sempre chiaro, come se vi fosse un’accellerazione del giorno e della notte per far passare il tempo più velocemente possibile. Basti infatti pensare a quanto tempo passa dallo sparo inflitto a Rosy al momento in cui si riprendere. Se è notte fonda quando rimane di vittima di Costello, è già giorno quando Leo torna con il medico per curarla, e infine la trasfusione avverrà solo la notte seguente. Un passaggio di tempo non del tutto impossibile ma possiamo dire improbabile.